Capitolo 13

3.7K 267 53
                                    

"Do una svolta alla mia vita e stasera non esco! Io, voi, film e tante schifezze da mangiare"

Adriel uscì così dalla sua stanza, notando i suoi due migliori amici correre da una parte all'altra dell'appartamento, come a prepararsi per uscire.

"Mi dispiace, devo uscire"  risposero all'unisono gli altri due, bloccandosi poi per guardarsi l'un l'altro.

"Credevo che non uscissi, non possiamo lasciarlo solo!" esclamò Alexis, riferendosi ad Adriel come se quest'ultimo non fosse presente.

"Wyatt mi ha chiesto di vedere un film da lui, capisci è la prima volta che faccio cose del genere!" si difese Ardian.

"Ma io ho appena fatto pace con Carter! Ogni minuto insieme è prezioso!"

Adriel incrociò le braccia al petto e assottigliò lo sguardo, schiarendosi la voce.

"Prima cosa se non vi siete accorti della mia presenza, beh, io sono qui. Secondo sono grande abbastanza da non aver bisogno della baby sitter e per ultimo punto: non avete pensato che magari anche io potrei avere qualcuno da invitare?" buttò lì, mentendo sull'ipotetico ragazzo inesistente.

"Chi?!" sbottarono all'unisono i due, nel solito tono protettivo nei riguardi del più piccolo di casa.

Adriel alzò gli occhi al cielo e sbuffò sonoramente.

"Nessuno! Ma se volessi potrei e ora andate tu dal tuo fidanzato e tu dal tuo non so cosa, su su!" esclamò, indicandoli uno alla volta per poi puntare il dito verso l'uscita.

Alexis e Ardian si guardarono tra loro a lungo, lanciandosi occhiate contrariate, aumentando solo il nervosismo di Adriel che si ritrovò ad urlare per la seconda volta.
"Fuori di qui entrambi!"

Alla fine si arresero, raggiunsero il più piccolo per lasciargli un bacio, ciascuno su ogni guancia e uscirono frettolosamente.

Adriel sospirò una volta rimasto solo, poggiando le mani sui fianchi.

"Dovrò prendermi un gatto" borbottò tra sé dopo pochi minuti, riflettendo sul fatto che passare la serata completamente solo non sarebbe stato il massimo.

E come poteva passare del tempo da solo quando era abituato ad essere l'anima della festa, ovunque?

"Ce la posso fare" disse tra sé, armandosi di telecomando e patatine.

Tre film e due pacchetti di patatine vuoti dopo, era l'una passata e il sonno non ne voleva sapere di farsi vivo.

Lasciò vagare lo sguardo verso l'appartamento vuoto e sospirando, si alzò dal divano per trascinarsi verso la camera da letto.

Ma anche una volta spogliato dei vestiti e tra il calore delle sue coperte, si sentì a disagio.

D'improvviso il telefono sul suo comodino vibrò e di getto, scattò ad afferrarlo.

Trovò due messaggi dei suoi due migliori amici, mandati in contemporanea, quasi ad essersi messi d'accordo.

Buonanotte cucciolo e scusa se ti abbiamo lasciato solo! Sogni d'oro.

Sorrise al messaggio di Ardian e si affrettò a rispondergli, augurandogli buonanotte.

Poi aprì la chat di Alexis e si accigliò nel leggere quel breve messaggio.

Chiudi gli occhi e dormi piuttosto che rimanere sveglio!

Si guardò attorno come se si sentisse osservato e digitò velocemente la risposta.

Come fai a sapere che sono sveglio?

Semplice, ti conosco pulce e ora dormi.

Adriel alzò gli occhi al cielo, davanti all’atteggiamento iperprotettivo che aveva nei suoi confronti.

Six LettersWhere stories live. Discover now