Jessica pov
Più strada fai, più fossi prendi.. Ma se resti a casa sai quanti tramonti perdi?
Ed è proprio vero... Ne ho passate tante, sia belle che brutte ma alla fine sono sempre arrivata dove volevo arrivare.. Nonostante tutto sono riuscita a farcela, nonostante tutto sono qui, e anche se sto aspettando qualcosa di sensato dalla vita, mi perdo in questo tramonto.. Il sole che fa spazio alla luna, la sabbia fredda sotto i miei piedi, le onde del mare, la luce delle prime stelle.. Tutto semplicemente perfetto. Ormai delle lacrime non c'è più nessuna traccia, c'è solo il vuoto dentro di me...
Qualche giorno prima
Oggi è sabato e Alessia come solito fare va da Skylinn mentre io come sempre mi annoio. Avevo pensato di andare da Tristan per passare una giornata insieme a lui come facevamo da piccoli ma credo che stia facendo le prove con la band e sinceramente non mi va di interromperli.. Potrei andare in spiaggia,ma fa troppo caldo.. Nash è con i suoi amici e Cam sta facendo il modello per una marca di cui non ricordo il nome..
Il mio cellulare inizia a squillare
"Pronto?"
"Hey Jess! Come va?" Al telefono è Tris
"Bene grazie.. Tu come stai?"
"Come sempre.. Vieni un attimo a casa ho bisogno di parlarti"
"Ê successo qualcosa di grave?!"
"Si.."
"Arrivo" chiudo la chiamata.
Prendo il giubbotto di pelle ed esco di casa. Faccio il più veloce possibile per arrivare a casa di Tris, ma solo arrivata davanti quella porta mi ricordo che oltre a Tris ci saranno Brad,James e Connor.. Speriamo non mi rompa le scatole..
Suono il campanello e ad aprirmi è James.
-Jess! Da quanto tempo!- mi saluta
-James!- lo saluto -C'è Tris in casa?- chiedo
-È nella sua camera- mi fa entrare e poi mi indica la camera. Percorro il lungo corridoio e dopo aver trovato la porta busso.. Nessuna risposta. Busso di nuovo ma è sempre la stessa cosa allora decido di entrare... Chissà perché il karma mi vuole così male. Infatti appena apro la porta mi ritrovo un Connor molto rock intento a guardarsi allo specchio
-Dov'è Tris?- domando. Lui mi da un occhiata e poi riporta la sua attenzione su di me dopo aver chiuso la porta della camera.
-Non c'è- dice
-Dove posso trovarlo?- chiedo già stanca di stare con lui
-In giro.. Gli ho chiesto io di inventate una scusa per farti venire qui. Dobbiamo parlare- mi spiega
-Io non ho nulla di cui parlare con te- affermo. Lui d'altro canto da il via a una canzone.. La nostra canzone.. Rest your love... Inizia a cantare ma io non mi aggiungo eppure lui non ci rimane male, forse voleva proprio questo: farmi capire tutto da una canzone.. I ricordi riaffiorano e i miei occhi iniziano a pizzicare.. Finisce la canzone e prende parola
-So che forse non mi perdonerai mai, ma io proverò sempre a farmi perdonare perché senza te non so stare. Tutto quello che è successo, si è successo perché forse era già scritto.. Forse due persone devono lasciarsi per capire quanto siano importanti ed è proprio ciò che è successo a noi: ci siamo lasciati per colpo sua e lo sai bene. In quel periodo sono stato male, mi mancavi più dell'aria che respiravo, ti pensavo ogni fottuto secondo e la voglia di cercarti, prenderti e spiegarti tutto era molta, ma non l'ho fatto per paura. Paura di non essere abbastanza, di non essere ciò che volevi, di non essere perdonato, ci tengo tengo a te Jess, non farmi questo.."
Alessia pov
Erano le sei quando finii di badare ad un bambino...il piú odioso dell'intero mondo...presi l'ascensore e mi misi a messaggiare con il telefono. Ad un certo punto l'ascensore si ferma e sale un tizio. Io non curante continuo a giocarellare con il telefono quando sento questi prendermi la mano. Lo guardo e trovo Luke. Mi strattono e lo allontanò,nonostante mi trovassi dentro un fottutissimo ascensore.
Lui si sistema i capelli e mi riprende la mano.
-quale parte di spazio vitale non capisci?-
-da quanto in qua sei cosi acida?-
-da quanto un cretino mi ha fatto del male e ora vattene-
Lui mi prende l'altra mano e mi guarda negli occhi,per pochi secondi mi perdo in quell'azzurro poi scosso la testa e lo allontano.
-Alessia,ti prego-
Stavo per rispondergli a tono ma sento uno scossone e l'ascensore si blocca. Poi si sente una voce mettallica che comunica che l'ascensore si é bloccato.
Sospiro
-perfetto,imprigionata in un cazzo di spazio stretto con un tizio che non sopporto-
-non credevo che mi ritennessi tale,la prima volta che ci siamo visti credevo che ti piacevo...-
-era cosi,ma poi ti sei arrabbiato per il fatto che non ti ho raccontato niente e mi ha disturbato molto-
-Ale...tenta di capirmi-
-no,tenta di capirmi te! Cerca di trovarti al mio posto-
-mi spiace molto-
Si avvicina a me.
-hey,spazio vitale ti dice qualcosa?-
Lui ignora le mie parole e mi passa un braccio intorno al bacino. Io lo allontano. Sbatte contro il muro dell'ascensore. Si riavvicina. Mette una mano vicino al lato destro della mia testa e si avvicina pericolosamente alla mia bocca. L'ascensore riparte.
-Luke,non voglio fare la puttana-
-Perché?-
I nostri respiri si fondono l'uno con l'altro.
-bhé,sei fidanzato-
-no,ci siamo lasciati ieri-
Le porte dell'ascensore si aprono e io esco. Inizio a correre e l'unica cosa che riesco a udire al di sopra dei miei singhiozzi sono le parole di Luke
-Alessia io ti amo-
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•|•Everything is Possible•|•Luke Hamming•|•Shawn Mendes
RomanceDopo la morte dei loro genitori, Alessia e Jessica, due sorelle che hanno in comune solo il loro cognome e l'età, decidono di trasferirsi a San Diego e iniziare una nuova vita. Avranno la fortuna di incontrare due ragazzi disposti a farle sentire a...
