24 - I think my Purpose is you

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Morsi un pezzo di pizza, tenendo lo sguardo incollato alla TV. Le braccia di Justin stringevano la mia vita, e di tanto in tanto commentavamo una delle mie serie preferite.
《Lui si sta comportando da bambino》affermai. La margherita era diventata fredda e di gomma, a causa del tempo passato a litigare, durato quasi mezz'ora. Non contando il tempo passato successivamente sui morbidi cuscini del sofà, ovviamente.
Le sue gambe raggiungevano la fine del divano, la mia testa era poggiata sul suo petto. Ogni tanto il suo respiro soffiava sul mio collo, facendomi venire la pelle d'oca.
《Lei ha sbagliato》rispose. Scossi la testa con convinzione, mentre le scene del film andavano avanti senza aspettare le nostre idee.
《Voleva solo proteggerlo》difesi  Bonnie in The Vampire Diaries. Andavo letteralmente pazza per quella serie, e lo avevo pregato di guardarla con me durante la "cena".
《Lui aveva il diritto di saperlo》sbuffai, e in tutta risposta le sue labbra si poggiarono sul mio collo.

Trattenni il respiro mentre lasciava una scia di baci fino alla stoffa della mia maglia, sentii il cuore battere così forte che ebbi paura mi si strappasse dal petto. Numerosi brividi mi attraversarono quando mi leccò la pelle.
《Justin》lo chiamai con voce spezzata. L'effetto che aveva sul mio corpo era incontrollabile. Ridacchiò sulla mia pelle, e poi mi strinse di più a lui.

《Devo mettere il pigiama》mi lamentai. Allungai le braccia e inarcai la schiena per stirarmi, e la sua risposta mi fece stringere gli occhi:《Posso aiutarti》Quel dannato tono.
Ormai aveva capito, mi aveva in pugno. Lo usava come arma per spingermi oltre il limite. Mi ripresi mentalmente dalla mia trance, scuotendo la testa.
《Ce la faccio da sola》sorrisi e cercai di alzarmi. Le sue braccia non accennarono a lasciarmi andare, mi stringevano contro il suo corpo come fossi stata il peluche preferito di un bambino. Mugolai mentre mi mordicchiò il lobo, chiudendo gli occhi. Alzai una mano dietro al suo collo, avvicinando il suo volto al mio. Le nostre labbra si scontrarono, e milioni di sensazioni presero a fare a botte dentro di me, ma prima che potesse capire cosa stesse succedendo, mi alzai di scatto dal divano liberandomi dalla sua presa. Scoppiai a ridere per l'espressione che aveva assunto, e un leggero sorriso si fece spazio anche sul suo volto. Mi scrutò con occhi vispi, quasi come fossi stata una gazzella, e lui il leone.

Corsi su per le scale ridendo a crepapelle, e con il cuore in gola mi chiusi la porta della camera dietro, riprendendo finalmente fiato. Infilai velocemente il pigiama e recuperai un pacchetto di sigarette e l'accendino, prima di aprire di nuovo la porta.
《Stronza》scoppiai di nuovo a ridere quando mi ritrovai Bieber davanti,  feci leva sulle punte dei piedi per lasciargli un casto bacio a stampo sulle labbra.

Scesi le scale, e accesi la sigaretta appena estratta dal pacchetto, sotto lo sguardo contrariato di Justin. Poco dopo me la sfilò dalle dita, portandola alle labbra. Era così fottutamente sexy mentre tirava dal filtro. E poi la sua espressione mentre aspirava il fumo. Lo lasciò uscire sotto il mio sguardo attento, poggiando gli occhi sul mio volto. Alcuni secondi dopo si abbassò verso il tavolo trasparente di fronte a lui, e la spense nel posacenere, facendomi sbuffare pesantemente. Aveva buttato una sigaretta intera.
《Potevi darla a me》affermai incrociando le braccia al petto, con un sospiro quasi affranto. Si voltò quando si sedette sul divano, toccandosi le gambe, facendomi segno di sedermi su di lui.
《Non ti fa bene》alzò le sopracciglia, e mi diressi verso di lui facendo quello che mi aveva indicato.
《A te fa bene, invece?》canzonai. Scosse la testa, prese in mano un pezzo di pizza e me lo portò alle labbra. Ne presi un morso, prima di mettermi più comoda in mezzo alle sue gambe. Ecco. Questa era la serata ideale, la migliore di tutte.

Non seguii il film fino alla fine, mi addormentai con la testa sul suo petto, e le sue braccia attorno, pronte a farmi sentire a casa. Venni svegliata con un dolce bacio, ma tenni le palpebre abbassate. Sorrisi prima che sussurrasse:《Sei fottutamente bella》
I miei occhi si spalancarono come fossi stata appena chiamata dalla regina d'Inghilterra. Mi rigirai dall'altra parte del divano, e non molti istanti dopo Justin mi prese improvvisamente in braccio. Venni portata al piano superiore con estrema facilità, mi sentii quasi una piuma. Portai le mani dietro al suo collo, affondando la testa nel suo petto.
《Sarei salita da sola》parlai con la voce impastata dal sonno. Justin non rispose, mi poggiò sul materasso guardandomi dalla testa ai piedi.

Who We Are - J. B. || #Wattys2018Where stories live. Discover now