Capitolo 18

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Paulo's pov.
«Ero io?» spalancai gli occhi per lo stupore. Tutto ciò era positivo no? Voleva dire che iniziava a ricordare qualcosa?
Mia mamma mi guardò più sorpresa di quanto lo fossi io. Rosie prese la foto e venne a sedersi a tavola.
«Questa foto.» me la porse e la guardai.
«Questa sono io, ne sono sicura. E questo sei tu, si vede.» continuò indicando la foto.
«Rosie, ricordi il giorno che l'abbiamo scattata?» chiesi e lei guardò attentamente la foto, per poi scuotere la testa delusa.
«Non so perché. Ma non riesco a ricordare nulla del mio passato! È come se avessi avuto un vuoto di memoria, cosa mi è successo.» si strattonò i capelli dal nervoso e tornò con lo sguardo su di me.
«Paulo dimmi la verità. Perché ero in ospedale?» chiese ancora. E non riuscii a mentirle di nuovo.
«Hai avuto un incidente Rosie.» disse e lei si alzò dal tavolo, le strinsi la mano, che lei prese.
«Dimmi qualcos'altro.» guardai mia mamma e lei annuì, invitandomi a continuare.
«Okay, Ros hai avuto un incidente. E sei stata in coma per quasi due mesi. Due giorni fa ti sei svegliata, e purtroppo, la botta è stata talmente forte da farti perdere la memoria.» spiegai e lei si mise le mani sulla bocca. Delle lacrime scesero lungo il suo viso.
Si avvicinò a me di scatto e mi abbracciò. Rimasi pietrificato davanti a quel suo gesto, era già la seconda volta che mi abbracciava. Non che la cosa mi dispiacesse, per carità.
«Scusate. Io proverò a ricordare tutto. Aiutami tu ti prego.» mi pregò lei e io annuii.
«Ti voglio bene.» mise la sua testa nell'incavo del mio collo e a quelle parole il mio cervello andò in tilt. Sentire quelle parole, scatenò in me un tornado di emozioni. Non era un ti amo, e lo so, ma era già un traguardo.
Ricambiai l'abbraccio e le lasciai un bacio tra i capelli.
«Anche io te ne voglio Rosie.» le dissi. Lei sorrise e si alzò, rimettendosi al suo posto.
«Mi accompagni a casa ora?» chiese.
«Ma non hai neanche mangiato?» indicai il suo piatto di pasta. Lei lo guardò e poi annuì sedendosi a tavola, vicino a me.
«Dopo mi accompagni?» ridacchiò e mangiò il cibo presente nel suo piatto. Risi anche io e feci lo stesso.

Aiutò mia madre a sparecchiare e infine si sedette di nuovo a tavola.
«Possiamo andare?» mi sussurrò all'orecchio e io annuii.
Per tutto il tragitto in macchina guardò con occhi incantati le strade circostanti, sembrava una bambina.
«Ciao Paulo, grazie per la giornata di oggi!» mi salutò e scese dalla macchina. Prima che potesse entrare in casa la richiamai vicino a me. Scesi dall'auto e mi misi di fronte a lei. L'abbracciai e le lasciai un bacio sulla guancia, a quel gesto lei rimase a bocca aperta ed arrossì violentemente.
Agitò la sua mano salutandomi e poi entrò in casa.

Rosie's pov.
Scesi dall'auto e prima che potessi entrare in casa lui mi abbracciò e mi lasciò un bacio sulla guancia.
Non conoscevo bene Paulo, ma ormai gli volevo bene. E poi sicuramente mi conosceva da tanto tempo, quindi era una persona importante per me, anche perché era stato l'unico a starmi accanto dopo essere uscita dall'ospedale.
Non pensavo di aver fatto un incidente, e per di più non pensavo di aver addirittura perso la memoria. Cercai di sforzarmi a ricordare qualche dettaglio in più, ma nella mia testa era come se ci fosse un buco nero.
Entrai in casa e mi guardai attentamente intorno. Non era casa mia, la mia casa di Laguna Larga era molto più piccola. Entrai dentro e cercai mia madre all'interno. Non appena la trovai le chiesi spiegazioni.
«Perchè non siamo più in Argentina?» chiesi entrando in cucina.
«Ciao anche a te amore.» mi lasciò un bacio sulla guancia e mi fece cenno di sedermi a tavola, cosa che feci.
«Comunque,» proseguì «ci siamo trasferiti qua, è normale che tu non te lo ricordi, siamo venuti qua perché tuo zio allena la squadra di Paulo.» ed annuii.
«Perché non sei venuta sta mattina, quando sono stata dimessa?» chiesi.
«Paulo mi aveva avvisato che sarebbe venuto lui, e che poi saresti venuta qua.» spiegò ed annuii.
Perché Paulo passava così tanto tempo con la mia famiglia? Chissà come ci siamo conosciuti io e lui, e chissà quale rapporto avevamo.
«Paulo mi ha detto tutto.» dissi e mia mamma sembrò non capire.
«Dell'incidente.» dissi e lei rabbrividì, poi mi strinse la mano.
«Perché te lo ha detto?» sbuffò lei.
«Gliel'ho chiesto io. Perché, per quanto tempo me lo avresti tenuto nascosto?» chiesi e lei alzò gli occhi al cielo.
«Mamma io non riesco a ricordare assolutamente niente di quello che è successo prima di questi due giorni che sono uscita dall'ospedale. E voglio ricordare, voglio capire meglio quel che è successo, per te, per Paulo, e per tutte le altre persone che mi vogliono bene, di cui ora non ricordo niente.» dissi e lei annuì.
«Lo so tesoro, man mano ricorderai tutto. Devi essere forte e impegnarti tu.» spiegò e io annuii.
«Sta mattina in ospedale, mi sono ricordata di un bambino, che giocava con me da piccola. Secondo me è Paulo, anche perché a casa sua aveva una nostra foto da ragazzini, ma non ne sono sicura.» dissi e lei annuii sorpresa.
«Sei proprio sicura che nella foto foste voi due?» chiese lei e io annuii nuovamente, sicura di me.
«Si mamma, riesco a riconoscermi. E poi quel bambino si vedeva benissimo che era Paulo.»
«È un buon segno, magari.» disse lei e mi prese le mani.
«Spero di ricordare tutto mamma.»
«Lo farai tesoro mio. Lo farai.» mi rassicurò e mi lasciò un bacio sulla guancia.
Subito mi venne in mente il bacio sulla guancia di Paulo, totalmente insignificante ovvio, ma che in un certo senso aveva scatenato qualcosa in me, mi aveva fatto piacere?
D'improvviso mi venne in mente quel che mi aveva detto in ospedale, della sua ragazza.
Aveva detto che aveva avuto un incidente, ed era andata in coma per due settimane circa, e poi aveva perso la memoria.
È successa la stessa identica cosa a me. E se Paulo stesse parlando di me? E se fossi io la sua fidanzata?

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SPAZIO AUTRICE *LEGGETE È IMPORTANTE*
HI people. Come state today? Spero vi piaccia il capitolo. Ci sto mettendo tanto amore a scriverli! Se devo fare una cosa mi piace farla al meglio, e mi voglio impegnare molto in questa storia. Vorrei che sotto questo capitolo scriveste cosa ne pensate di questa storia, le vostre impressoni e i vostri commenti, negativi o positivi che siano. Niente insulti però, accetto le critiche costruttive, ma senza scendere nell'antipatia.
E niente, scrivete qui sotto se vi piace o meno la storia.
Nel mentre volevo dirvi che sto correggendo la storia, spero vi stia piacendo.
Un bacio.
-Fede

Mi Joya //Paulo Dybala Where stories live. Discover now