[01]: exceptions

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scarlett

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scarlett.

ugh, odio il liceo.

mi guardo attorno e vedo tante facce che ridono. parole scambiate. sorrisi sforzati. false gentilezze fondate sull'interesse e sulla noia. conosco questa gente da quasi quattro anni, ormai, e non una sola volta mi sono sentita a casa tra questi visi pieni di falsità. ma è l'ultimo anno. il mio ultimo anno da passare in questa scuola, in questa città, tra questa gente. devo resistere solo qualche mese e arrivare al diploma, poi potrò essere al college. addio stratford, addio clima umido e piovoso, addio freddo, addio canada, benvenuta libertà. non vedo l'ora di dimenticarmi di questi visi, questi nomi, questa gente e questa città. con qualche eccezione.

- ugh, odio il liceo. -

cassidy thompson, eccezione numero uno. meglio conosciuta come la mia anima gemella. credo onestamente di essere collegata al suo sistema nervoso tramite un sofisticato sistema di telepatia empatica a livelli sovrannaturali, perché, maledizione, mi toglie sempre le parole di bocca.

- a chi lo dici. questi mondani fanno schifo. -

timothy west. eccezione numero due. probabilmente l'essere più gay che vi capiterà di incontrare in tutta la vostra esistenza. il suo sguardo di puro disgusto scannerizza ogni singolo volto nel corridoio, mentre sfrecciamo verso l'uscita, e so che si sta trattenendo dal fare una lista completa e dettagliata di difetti che si trova sotto il naso. lo apprezzo, dopo l'ennesima giornata di scuola non sarei in grado di sostenere la sua voce acuta ancora per molto.

- qualcuno mi spieghi perché rosalie lynn si ostina a mettere quel maglioncino orrendo. -

borbotta cassie, storcendo il naso. tommy la segue a ruota.

- possiamo parlare di quelle scarpe? oh mio dio no, meglio di no, avrei un'infinità di cose da ridire su quelle scarpe. -

scuoto la testa e alzo gli occhi al cielo.

- vi voglio bene, ragazzi, ma vi prego, chiudete la bocca. -

so che non mi hanno ascoltato perché continuo a sentirli brontolare, ma decido di non seguirli. finalmente vedo la porta d'ingresso e, d'istinto, accelero il passo. io e gli altri riusciamo ad arrivare al cortile, e il mite tepore di settembre mi colpisce piacevolmente il viso. prendo un respiro, lasciando che il profumo di aghi di pino mi riempia i polmoni e mi faccia dimenticare del tanfo adolescenziale che ho dovuto subire per sei ore.

- oh mio dio, scar, c'è il tuo fratellino sexy. -

dice tommy, dandomi una gomitata al braccio. seguendo il suo sguardo individuo immediatamente il familiare pick up nero appostato appena fuori il cancello della scuola. appoggiato ad esso sta in piedi il mio fratellino. il figlio del fidanzato di mamma, justin bieber. eccezione numero tre. ai piedi ha un paio di vans nere, tiene una gamba piegata, posata contro la fiancata dell'auto. i jeans strappati lasciano vedere entrambe le sue ginocchia, e una t-shirt bianca troppo larga lo copre dal petto alla coscia. la giacca di pelle nera è, come sempre, posata su una spalla, tenuta lì solo con un dito. un paio di occhiali da sole gli coprono gli occhi, mentre si passa una mano tra i capelli.

siblings. ✩ jdbWhere stories live. Discover now