Capitolo 44

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Durante i 7597.4 Km di viaggio mi distrai in qualsiasi maniera.
Giocai al telefono, guardai video su internet e ascoltai musica, ma alla fine mi addormentai comunque.

Mi portarono la cena

-ecco a lei signorina si rivolse a me la hostes
-Grazie mille dissi svegliandomi dal coma

Mi sorrise e se ne andó

Il cibo non era il massimo ma mi accontentai.
Nel frattempo guardi il tramonto dalla finestra e non potei non immortalare quel bellissimo momento.
Amo i tramonti fin da quando sono piccola, mi fanno sentire felice e libera da ogni pensiero.

-tra 9 ore saremo a destinazione affermó il pilota dalla cabina
-finalmente replicó un bambino seduto nei sedili affianco ai miei

-non vedi l'ora di scendere vero? Gli chiesi
-si, sono stanco di stare qui affermó con quella faccina dolce
-anche io sai risposi sorridendo

Aveva a dosso la maglia di Neymar

-sei brasiliano? Gli chiesi
-no, sono spagnolo mi rispose
-e come mai hai la maglia di Neymar ? Gli chiesi
-perché lui è il mio eroe affermó.

A quelle parole i miei occhi diventarono lucidi e riuscii solamente ad accennare un sorriso al bambino che continuava a guardarmi.

Passammo tutto il tempo a parlare di tutto. Almeno ho passato un po' di tempo piacevole.

Dopo le 9 lunghissime ore arrivó la frase che aspettavo da tanto

-si prega ai gentili signori di allacciare le cinture perché tra poco avverrà il decollo affermó il signore dalla cabina

-yeee si scende gridò il bambino spaventandomi
-ce l'abbiamo fatta affermai

Finalmente scendemmo da quell'aereo infernale quando erano ormai le 3 di pomeriggio.  All'uscita mi aspettava un uomo in giacca e cravatta con in mano un cartello con su scritto  il mio nome.
Mi avvicinai a lui

-welcome Mrs. Enrique. I'm Jorge and your  Aide and translator and personal driver. I'll take you where the team are staying  disse il signore

Iniziamo bene con l'inglese

-let's go l'unica cosa che mi sentii di dire

Restai incollata alla finestra tutto il tempo. Mi soffermai a guardare le piccolezze di questa fantastica città di nome Stamford, i palazzi e le piccole case.

-do you like Stamford?  Mi chiese Jorge
-yes risposi

In poco tempo arrivammo alla casa dove alloggiava la squadra.
Qui funziona diversamente, le squadre alloggiano ognuna in una casa diversa e questa cosa mi piace.
È bello il fatto di stare tutte insieme.

-we arrived disse Jorge mentre parcheggiava

Mi aiutó con le valigie e poi se ne andó lasciandomi il suo numero così ogni volta che avevo bisogno di lui lo potevo chiamare

Suonai il campanello di casa e venne ad aprirmi una ragazza con i capelli biondi e un fisico da paura.

-tu dovresti essere quella nuova. Piacere Loren disse porgendomi la mano
-piacere Jasmine dissi stringendola

Mi fece entrare e trovai tutta la squadra sdraiata nei vari divani

-Raga è arrivata la nuova disse Loren al resto delle ragazze
-Ciao a tutte, piacere Jasmine dissi un po' imbarazzata

Una alla  volta vennero per presentarsi, erano tutte molto simpatiche e gentili a primo impatto.

Andai nella camera che dividevo con Fatima , una ragazza di origine marocchina, venuta in America dall'età di 10 anni.

-puoi mettere le tue cose tranquillamente nell'armadio disse preparando la sua  borsa
-Va bene grazie risposi iniziando a sistemare i miei vestiti
-tra 30 minuti dobbiamo andare all'allenamento
-ok, preparo la mia borsa e arrivo risposi

Non ho neanche il tempo per riposare , iniziamo bene.

Mi fecero fare il giro della casa e devo dire che era molto carina, accogliente e spaziosa.

-let's go girls urló Loren dal piano di sotto

Scesi e insieme ci incamminiamo verso lo stadio che distava 10 minuti a piedi.

-quante ore di allenamento fateChiesi al Fatima
-di norma 3 ore e mezza rispose

Una volta arrivate ci andammo a preparare e entrammo nel campo, dove ci aspettava il coach.

-buongiorno pomeriggio ragazze. Tu dovresti essere Jasmine non è vero? Disse fissandomi
-si piacere affermai un po' timida
-piacere mio, io sono il coach Arthur . Come sta Enrique ?Mi chiese avvicinandosi di piú
-si tutto bene grazie risposi per poi raggiungere le altre che stavo correndo

Le tre ore passarono in fretta tra corsa, addominali, qualche tiro e una piccola partita.

-sei forte tipetta affermó una ragazza scusami piacere Cristina
-Grazie risposi bel nome. Sei italiana? Chiesi poi
-si rispose

Tornammo nello spogliatoio per fare una bella doccia

- Raga sta sera tutti all'Hops vero? Prese parola Loren
-che cos'è un ristorante? Chiesi
-no, una discoteca rispose Cristina
-io passo, dopo tutto quelle ore di aereo e tre ore di allenamento sono morta. Andate voi dissi

Il mio corpo era tutto addolenzito, mi faceva male tutto e volevo solo dormire.

Tornammo a casa e tutte si prepararono mentre io passai in ogni stanza per dare qualche consiglio sui vestiti oppure sulle scarpe

-no no, stai scherzando? Quelle scarpe sono uno schiaffo alla moda. Indossa le mie per sta sera dissi rivolgendomi a Michelle
-Grazie,  le tue sono davvero belle disse mettendosele ai piedi

Verso le 9 di sera erano tutte pronte e uscirono prendendo vari taxi, mentre io rimasi in casa, mangiai quello che trovai nel frigo e mi sedette sul divano.

Decisi di chiamare mamma e papà perché sicuramente saranno stati in pensiero .
Provai una, due , tre volte fino a quando mi rispose papà

-ma ti sembra l'orario di telefonare? Quasi urló
-ma se non sono manco le 10:30 dissi ridendo
-peccato che qua sono le 3 di notte signorina. Va beh come stai? Mi chiese
-scusami papà, comunque sono distrutta. Subito dopo essere scesa dall'aereo, sono tornata a casa e sono andata insieme alle altre ragazze a fare l'allenamento, ora mi sto riposando sul divano e tra poco vado a nanna. Risposi e tu che mi dici?
-oggi è venuto Neymar disse rompendo il silenzio
-non mi interessa affermai fredda
-gli ho detto che eri uscita, non so fino a quando potró continuare con questa falsa. Disse
-fai come vuoi. Anche se glielo dici non mi cambia nulla a me. Buonanotte e saluta mamma dissi per poi spegnere la chiamata anche perché si scendevano soldi per chiamare da uno stato all'altro.
-Buonanotte,  ti voglio bene.

Finalmente sono riuscita a pubblicare. Dato che non ho mai tempo ogni giorno scrivo un pezzetto dei capitoli, quindi alla fine ci metto una settimana.
Scusatemi.
Vi voglio bene.

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