Capitolo 29

1.3K 42 15
                                    

Mi svegliai come ogni mattina ma questa era diversa, avevo gli occhi rossi e gonfi e andai in bagno per sciaquarmeli.
Appena mi alzai dal letto trovai un biglietto di papà

"Ei piccolina, non ci voleva proprio quella litigata di ieri,
Io e mamma siamo partiti per un po' di giorni di vacanza
e in teoria dovevi stare da Ney ma siccome é successo quel che
é successo ho avvisato Dani. So quanto ci tieni a lui e penso
sia la persona adatta a te in questo momento.
Comportati bene piccola, ti vogliamo bene"

Risposi il biglietto e andai in cucina

Oggi bella calazione. Pane e nutella, succo e un frutto.
Ma si esageriamo, anche una ciambella.

Quando sto male mangio é inevitabile

Mi apri o devo suonare più forte?

Non avevo sentito minimamente il campanello di casa così corsi ad aprire la porta a Dani.
Lo avvolsi in un abbraccio perché ne avevo tanto bisogno.

-Mi hai sporcato tutta la faccia di nutella disse pulendosi con la mano
-é nutella non é mica merda eh gli dissi scherzando
-che parole carine eh. Sai che in questi 6 giorni ci divertiremo tanto vero? Dissi facendomi l'occhiolino
-ascolta, apprezzo tantissimo il fatto che papà abbia chiamato proprio te, ma tu hai Luce, devi stare con lei e fare divertire lei. Io sto bene anche se sto a casa tua da sola
-no no, ascoltami bene. Sei tu quella che ora ha bisogno di me e io non ti lascio a casa da sola. A me e a Luce non da fastidio se ci sei anche tu rispose sedendosi a fare colazione con me
-ma... io
-so cosa vuoi dire, e no... non sei un intralcio rispose

Mi legge nel pensiero questo ragazzo

Papà mi aveva accennato che quando sarebbe andato via, avrei dovuto allenare la squadra insieme ai suoi collaboratori, ma sinceramente non avevo nè voglia nè forza.

-oggi l'allenamento quand'é? Gli chiesi versandogli ancora del succo
-sei sicura di volerlo fare? Mi Chiese fermandomi il braccio

Lo guardai e non riuscii a trattenere le lacrime e lui subito mi abbracciò

-ei ei se non vuoi non venire, nessuno ti obbliga. So che fa male vederlo ma credo che questa volta Bruna abbia esagerato. Sappiamo tutti com'é fatta noh disse accarezzandomi la testa dolcemente

Volevo sapere la verità su questa storia e l'unico modo era parlare faccia a faccia con lui

-vengo. Voglio sapere la verità dalla sua bocca e non da quell"ochetta risposi asciugandomi le lacrime

A quel punto finimmo di fare colazione e andai in camera a prendere i vestiti che mi sarebbero serviti, e tutte le cose necessarie per quei pochi giorni a casa di Dani.
Ovviamente non volevo lasciare la casa sola, perché con quello che si sente in giro sicuramente sarebbero entrati dei ladri. Ma papà ha pensato a tutto e fuori c'é già una pattuglia di polizziotti.

-andiamo? Mi chiese mentre prendevo le ultime cose

Scesi giù, dopo aver chiuso le ultime tapparelle e infine chiusi a chiave la casa.
Mi portó prima a casa sua per posare tutte le cose e sistemarmi, poi andammo a prendere Luce e infine ci dirigemmo al Camp Nou.
La mia espressione era tutt altro che felice e subito Dani la notó

-coraggio disse strofinando la sua mano contro il mio braccio

Lo guardai dritto negli occhi come se volessi farmi forza.
Entrai nel campo e i miei occhi si incrociarono con i suoi, subito abbassai lo sguardo.
Per ora non avevo voglia di parlargli, l'avrei fatto alla fine.
Per tutto l'allenamento ci scambiavamo gli sguardi come se ci volessimo parlare e nessuno dei due si azzardava a fare la prima mossa, anzi era così.
Tutti stavano andando a farsi la doccia mentre io, sempre con lo sguardo basso, gli afferrai il braccio.

~Forte fino a cambiarti l'anima~Donde viven las historias. Descúbrelo ahora