Capitolo 13

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Usci di casa e salii nella macchina di Ney

-perché mi guardi? Gli chiesi dato che stava li imbambolato a guardarmi come se fossi una stella caduta dal cielo
-é che sei bellissima, ti vedo sempre con felpe e tuta e...
-beh qualche volta bisogna cambiare noh?! Allora dove andiamo di bello? Gli chiesi ansiosa di sapere dove stessimo andando
-lo vedrai Mi rispose

Per tutto il viaggio non fecimo altro che ascoltare musica di tutti i tipi, devo dire che Ney non é affatto male a cantare. A un certo punto partì una canzone, quella canzone che riconoscerai tra milioni. Eccola che partì ECHO DI JASON WALKER.
Appena la sentii gli occhi iniziarono a pizzicare, mi girai verso il finestrino, per guardare fuori. Quella canzone era la preferita di mia sorella, la suonavamo insieme al piano.
Cercai di non far capire a Neymar che mi stavo commuovendo ma fu troppo tardi

-ei...perché piangi? mi chiese preoccupato accarezzandomi i capelli

Restai qualche minuti in silenzio, quando mi calmai iniziai a parlare

-quella canzone... era la preferita di mia sorella, ogni volta la suonava al piano. Diceva che le faceva liberare la mente da tutti i pensieri negativi mi fermai e respirai a fondo
-ti manca? Mi chiese senza togliere gli occhi dalla strada
-ogni giorno risposi

Dopo quella chiaccherata fermó la macchina davanti a una bellissima casa, mi sembrava famigliare, forse l'avró vista su qualche rivista.

-vieni mi prese per mano e insieme entrammo al suo interno

Appena aprì la porta un bambino biondo, carnagione chiara sui 5 anni gli venne in contro saltellando

-papà... continuó a gridare il bambino finalmente sei arrivato, ti aspettavo. Lei é la bellissima ragazza di cui mi parlavi? Chiese al padre

A quella parole arrossii un pochino, Ney lo prese in braccio.

-a si.. questo ti ha detto papà? Gli chiesi accarezzandogli quei fantastici capelli biondi mentre lui mi fece un ampio sorriso lasciando vedere i dentini
-si rispose tutto timido

Il bimbo gli diede un bacio e lo fece scendere dalle sue braccia

-Io sono Jasmine gli dissi abbassandomi per essere al suo livello di altezza
-io sono Davi piacere disse stringendo la sua piccola mano alla mia vieni disse trascinandomi a vedere la casa

-Davi sii cortese eh lo raccomandó Neymar
-eh dai Ney é un bambino su gli risposi mentre Davi mi fece fare il giro turistico della casa

Mi fece vedere l'enorme salotto dove quasi al centro c'era un pianoforte e una parete, era stata dipinta con l'immagine di Ney e il piccolo Davi, poi mi portó a vedere la sua stanza dove mi divertii a giocare con lui

Iniziammo a fare battaglia coi cuscini, a giocare a calcio, a giocare a nascondino finché dopo 2 ore Ney non ci chiamó per andare a mangiare.
Un po sudata scesi al piano di sotto dove vidi Neymar che finiva di cucinare, mi avvicinai a lui e finsi di tossire

-Neymar Da Silva Santos Junior che cucina, wow evento epico dissi prendendolo un po' in giro

Tutti sapevano che aveva una cuoca personale per cui non aveva motivo di mettersi a cucinare. Ci sedemmo a tavola

-Jasmine siediti vicino a me mi disse il piccolino attirando la mia attenzione
-certo arrivo Davi dissi dando un piccolo bacio a Ney

Era arrivato il fatidico momento di assaggiare il capolavoro. Un po titubante misi in bocca la prima forchettata. Feci un finto sorriso e mi sforzai di dirgli che fosse buono ma non ci riuscii e così mi ritrovai a ingoiare quella roba, qualsiasi cosa fosse, subito dopo bevetti un bicchiere d'acqua per sciaquare la bocca

-allora com'é? Buono? Mi chiese in attesa della risposta
-oggi la cuoca non c'era? Gli chiesi cercando di non arrivare subito al sodo
-gli avevo detto che cucinavo io, per questo gli ho dato la serata libera mi rispose cspendo subito che stavo sviando il discorso
-Ney scusa ma... non mi piace dissi ridendo dopo aver visto la sua reazione come calciatore sei ok, ma come cuoco no

A sto punto ordinammo una pizza. Dani venne verso di me come se volesse chiedermi qualcosa

-Jasmine ma a te piace papà? Mi chiese come se fosse una domanda semplice

In gamba questo bambino pensai tra me e me

Mi girai verso il suo splendido papà che intanto mi guardava per sapere la risposta

-certo che si, é l'unica persona a cui ho rivelato così tante cose di me, l'unica persona a cui sto riuscendo ad aprire il mio piccolo cuoricino. Disse guardando Ney negli occhi mentre ci sorridevamo a vicenda
-papà disse Dani richiamando l'attenzione del padre e a te piace Jasmine? Gli chiese spudoratamente

Esitò un secondo

-il fatto é questa ragazza mi ha rapito il cuore piccolo. Quando sarai grande ti spiegheró cosa vuol dire essere innamorati

Non me l'aspettavo, io ancora non avevo parlato di amore forse perché era un sentimento che mi spaventava a morte.

Flashback

-nonna che cos'é l'amore?
-figliola... l'amore é un sentimento strano. Un attimo ti fa stare bene e sorridere, l'attimo dopo ti distrugge e ti fa piangere. Quando sarai grande lo capirai meglio
-nonna stai tranquilla che io non mi innamoreró mai
-vedremo bambina mia

Quando sono cresciuta ho capito che l'amore fa schifo. E non parlo dell'amore che si nutre per una persona che ricambia i nostri sentimenti, ma per quell'amore che si prova per la famiglia. Sono sempre stata delusa da chi volevo bene. Mi hanno rapito il cuore e poi lo hanno gettato via come se fosse spazzatura

-a che pensi mi domandò Neymar che intanto aveva appoggiato le pizze calde nel tavolo
-a niente risposi sorridendo

Quando finimmo di mangiare Dani chiese a me e a suo padre di accompagnarlo a dormine e di cantargli la buonanotte

-su ometto é ora di fare la nanna disse mettendolo a letto

Inizió a raccontargli una favola che sicuramente si era inventato, io ero seduta nel letto con Davi mentre Neymar era seduto su una sedia affianco al letto.
Mentre raccontava la storia mi guardava come se volesse assicurarsi che non stessi dormendo. Purtroppo anche io come i bambini crollai nel sonno affianco a Davi.

~Forte fino a cambiarti l'anima~Where stories live. Discover now