Capitolo 43.

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Appena arrivarono a casa di Harry, Matilde si accasciò sul divano e si addormentò fra le braccia sue braccia.
Era esausta,delusa e triste..un po' per tutto. Per essere cresciuta con un pazzo. Per aver creduto a ogni sua bugia. Per aver regalato a lui ogni sorriso e ogni pianto.
Era tutto sbagliato, non si fidava più di nessuno..

"Piccola? Svegliati.." disse Harry accarezzandogli la guancia.
"Mhh" grugnì.
"Piccola è tardi, i tuoi potrebbero preoccuparsi"
"Vabbene.." disse stiracchiandosi e alzandosi.
Vide l'ora e si accorse che erano le 9:30. "Cazzo!"
"Digli che hai mangiato da Amanda e poi sei tornata subito"
"Ok però sbrighiamoci"
Uscirono di casa subito dopo e ci misero 5 minuti per arrivare davanti casa di Matilde. Parcheggiarono davanti il cancello e Matilde spezzò il silenzio che si era creato.
"Dobbiamo smetterla con tutte queste cazzate.. devo dire a mamma la verità"
"Quale verità?" Disse confuso.
"Che non sei solo un amico, ormai è quasi un anno che gli dico solo bugie e mi sono stancata"
"Hai ragione, ora vai e spiegagli come stanno le cose"
Matilde annuì e scese dalla macchina sbattendo lo sportello.
Era pronta, doveva pur dirgli che era fidanzata da quasi un anno.
"Ce la posso fare" fece un sospiro e bussò.
Poco dopo la porta si spalancò e apparve sua madre, e subito dopo anche Amanda..
Amanda?!
Cazzo.
"Emm.. ciao" sussurrò vedendo la faccia furiosa di sua madre.
"Noi due dobbiamo parlare!" Urlò.
"Di c-cosa?"
"Matilde non prendermi in giro! Lo sai benissimo!"
"Devo sapere cosa?! Che ormai ho 17 anni e ho le mie responsabilità?" Urlò irritata.
"Non parlarmi in quel modo! Dove sei stata?!"
"Te l'ho detto.." sussurrò abbassando la testa.
"Con me non funziona dire le cavolate! David mi ha detto che eri al parco con delle amiche, ma guarda caso, tu avevi detto che eri con Amanda.. quindi ha provato a difenderti ma non ci è riuscito neanche lui"
"Lui si deve fare i cazzi suoi infatti!" Disse irritata.
Sua madre spalancò gli occhi e divenne più furiosa di prima. "Cosa stai diventando?! Un uomo?!"
"Forse.."
"Non fare la simpatica con me!" Disse puntandogli il dito. "Ora dimmi con chi e dove sei stata"
Matilde sbuffò "sono stata con un ragazzo al parco"
"E chi è?!" Urlò.
"Il MIO ragazzo" disse evidenziando la penultima parola.
"E quando l'hai conosciuto?"
"Due mesi fa.." disse fingendo. "Però non avevo il coraggio a dirtelo perché avevo paura della tua reazione" continuò.
"Mhh.. vai in camera tua!" Disse.
"E sono in punizione?"
"Si, per una settimana non puoi uscire. E ti tolgo anche il telefono"
"Ma mamma..?" Disse abbassando la testa.
"Vai dritta in camera tua e hai anche la fortuna di stare fino a sta sera con Amanda" disse andandosene verso la cucina.
"Hai combinato un casin-"
"Lo so Amanda.. lo so" disse lei salendo le scale.
"Matii!!" Urlò una vocina mentre correva verso di lei.
"Emily!" Disse Matilde afferrandola e dandogli un bacio sulla guancia.
"Cosa è successo? Perché mamma urlava?" Chiese scendendo dalla presa di Matilde e dando un bacio ad Amanda.
"Niente tranquilla, vai in camera tua adesso" disse Matilde entrando nella sua camera, seguita da Amanda.
Si buttò sul letto e sospirò fissando il soffitto.
"Matilde? Lo so che devi dirmi qualcosa di importante" disse mettendosi vicino a lei.
"Hai ragione" chiuse gli occhi e una lacrima gli rigò la guancia.
"Matilde, perché piangi?!" Chiese preoccupata.
"Hai presente tuo fratello?? Il nostro adorato David?" Disse facendo una faccia schifata.
"S-si?" Balbettò lei.
"Ecco.. non lo conosciamo nessuno delle due"
"Matilde, io lo conosco invece e so ogni cosa del suo passato.. lo so che ti sembrerà strano, ma lui non ha fatto nulla di male"
Matilde spalancò gli occhi e altre lacrime incominciarono ad uscire. Amanda sapeva tutto? E lo aveva tenuto sempre nascosto?
Adesso neanche della sua migliore amica poteva più fidarsi.

Un Incontro casuale. (Ho bisogno di te)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora