Capitolo 14.

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"Ragazzi andate a pagina 24.."
Era l'ultima ora e tutti i ragazzi erano intenti a giocare con il cellulare o a tirarsi palline.
Matilde invece stava solo aspettando il suono della campanella, oggi sarebbe venuto Harry a prenderla..
Dopo quel giorno davanti scuola, Matilde rideva più spesso, ormai aveva un motivo per essere davvero felice.
La campanella suonò e Matilde si sbrigò ad uscire, non facendo caso alle urla di Amanda che le dicevano di aspettarla.
Appena uscì lo vide appoggiato al grande cancello della scuola, mentre fumava una sigaretta e fissava un punto non preciso.. Harry alzò lo sguardo e la vide, gli fece un sorriso e la salutò con un cenno della mano.
Matilde corse verso di lui e l'abbracciò, Harry all'inizio esitò, ma poi ricambiò.
"Piccola, come stai?" Sorrise Harry.
"Bene, dove mi porta oggi mio principe?" Scherzò Matilde.
"Mia principessa, si ricorda quel posto dove l'avevo portata la prima volta?" Disse Harry..
Matilde si ricordava benissimo quel posto, soprattutto quella casetta sull'albero. Però aveva paura che anche questa volta Harry avrebbe reagito male..
"Emm.. S-si me lo ricordo quel posto, ma.."
"Matilde, questa volta andrà bene. Fidati di me, voglio raccontarti una cosa" concluse Harry.
Matilde salì sulla moto e abbracciò Harry, gli sembrava di ritornare indietro nel tempo.
Appena arrivarono si tolsero i caschi e si guardarono..
"Sei sicuro?" Chiese Matilde in un sussurro, come se avesse paura di dire la cosa sbagliata.
"Stai tranquilla e fidati di me" Harry gli strinse la mano e la portò verso il grande albero.
C'erano delle scalette e poi una piccola casa di legno, Harry aiutò Matilde a salire e si sedettero su un grande telo che era già lì.
"È bellissimo qui, riesco a vedere anche il mare!" Esultò Matilde.
"Sembri una bambina di 5 anni che è stata portata per la prima volta in una casetta su un albero" rise Harry.
"Non mi prendere in giro, è la prima volta che salgo su una cosa del genere!" Urlò Matilde dandogli uno schiaffo sul braccio.
"E questo dovrebbe farmi male?" Rise Harry..
"Stai continuando a prendermi in giro.." Si imbronciò Matilde.
"Sei bellissima.." Disse Harry guardandola.
"Cosa?" Disse Matilde diventando tutta rossa.
"No niente" rise Harry
"Scemo!" Urlò diventando ancora più rossa.
"Sono scemo, ma ti faccio un certo effetto!" Harry gli fece l'occhiolino e lei arrossì ancora di più coprendosi la faccia.
"Smettila ti prego" disse Matilde con le mani sulla faccia..
"Ok ok la smetto" rise Harry.
"Cosa facciamo?" Cambiò discorso Matilde.
"Io avrei una mezza idea" sorrise malizioso Harry.
"Ti odio" rise Matilde.
"Ti va di andare a prendere qualcosa da mangiare e cenare qui?" Propose Harry.
Matilde guardò l'orario, erano già le 6 e aveva molta fame.
"Ok, però fammi avvisare mia madre" Matilde prese il cellulare e mandò un messaggio a sua madre prima di seguire Harry e salire sulla moto.

"Quindi lo vuoi o no il panino con la mortadella?" Chiese Harry esasperato.
Ormai era un'ora che stavano decidendo cosa prendere da mangiare, Matilde cambiava idea ogni secondo.
"E se prendiamo il gelato?" Propose Matilde..
"Matilde per favore sbrigati, non ce la faccio più.. Prima la pizza, poi i biscotti, poi le patatine, poi i panini e ora il gelato!" Urlò Harry..
"Ok hai ragione, e se prendiamo tutto?" Chiese di nuovo.
"Ok basta, ora ti prendo in braccio e ti porto fuori di qui tra 10, 9, 8,.."
"Aspetta aspetta, così mi metti ansia Harry.." Disse Matilde agitata..
"5,4.." Continuò Harry.
"Ok ho deciso, prendiamo la pizza" disse Matilde scegliendo la pizza e avviandosi verso la cassa..
"Grazie dio" disse Harry guardando il soffitto e pregando.

Un Incontro casuale. (Ho bisogno di te)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora