Capitolo 3

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Ci riprendiamo dalle risate e poi ci guardiamo per qualche secondo negli occhi finché non distoglie lo sguardo.

-Fame?- chiede mentre lei si gira per prendere una banana.

-Si- ammetto avvicinandomi a lei.

-Vediamo- dice aprendo le dispense, nel farlo emette un piccolo gemito di dolore che maschera con un colpo di tosse.

Addocchio subito la Nutella e la afferro portandola sul tavolo.

-Immagino pane e Nutella?- dice mentre ride.

Io annuisco e lei tira fuori il pane che era nel ripiano alto.

Nel farlo le si alza la maglietta e noto il suo busto completamente fasciato.

Abbasso lo sguardo e mi passo una mano tra i capelli, possibile esista gente del genere?!

-Cosa?- chiede lei, probabilmente ho parlato ad alta voce senza volerlo.

-Avvicinati un attimo- dico e lei ubbidisce.

-Alzati leggermente la maglietta- dico e lei guarda confusa ma, titubante, alza la maglietta fin dove dovrebbe esserci l'ombelico.

-Stai sanguinando- rispondo mostrandole la fasciatura leggermente tinta di rosso.

La sento sbuffare e passarsi una mano tra i capelli.

-Sei andata in ospedale vero?- chiedo.

-No, non potevo. Mia mamma non sa niente di tutto questo- dice e si morde il labbro inferiore facendolo sbiancare.

-Cazzo, ti si sarà aperta una ferita, andiamo in ospedale- dico mentre prendo uno straccio pulito e glielo poggio delicatamente sulla ferita.

Le dico di tenerlo li e, prendendola per mano, la trascino in ospedale.

Una volta arrivate ci viene indicato il reparto dove curavano le ferita da taglio profondo.

Arriviamo da un medico e subito controlla le ferite di Camila.

Quando le toglie le fasciature lasciando la ragazza in reggiseno noto che è piena di lividi violacei.

-Ci vogliono sette punti per quello sul fianco e cinque per quello sulla spalla- dice il medico.

-Per fortuna non ci sono infezioni, le ha disinfettate bene, ma la prossima volta vada in ospedale. Questa pomata deve metterla ogni sera se non vuole che restino cicatrici. Non è sicuro al cento per cento che se ne andranno, probabilmente potrebbe restare quella sul fianco- aggiunge mentre comincia a mettere i punti a Camila che trattiene le lacrime per il dolore.

-Sente male da qualche altra parte? L'hanno pestata per bene quei coglioni- dice il medico.

-Scusate per il linguaggio- aggiunge una volta che si è reso conto della parola utilizzata.

-No- risponde Camila.

Il medico finisce di mettere i punti e poi osserva la ragazza.

-Direi di fare una tac per sicurezza se non ti spiace- aggiunge.

Camila annuisce e scende piano dal lettino.

-I punti cadranno da soli, nel frattempo non faccia movimenti bruschi per far aprire le ferite, okay?- dice il medico.

Lei annuisce.

Per tutto quel tempo cercavo di calmare la mia rabbia interiore.

-Potrà cantare vero?- chiedo.

-Si, solo... non fatele fare coreografie o qualcosa di complicato- risponde lui.

Annuisco e poi ci dice di aspettare cinque minuti per la tac.

You Are My X-Factor (sospesa)Where stories live. Discover now