Capitolo 21

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Lorenzo's pov
Viglio anche io un cuginetto cosi!!
Quando Martina ha finito
Io: Bene, cosa bisogna fare, come posso aiutare?
M: Veramente!! Mamma mia non ci credo, quindi vuoi veramente aiutare?! Pensavo che saresti rimasto tutto il tempo seduto a vedermi sgobbare!!
Io: Ah ah ah, che simpatica, guarda, ti vorrebbero tutti per la tua simpatia
M: Si lo so, grazie grazie, ma per favore, adesso basta, mhmhmh, basta veramente, cosi mi fate arrossire, HO DETTO BASTAAAAAAA!!!!!!!
Faccio una faccia sarcasticamente paralizzata dall'ultima parte che ha detto e ridacchio.
Io: Dai, serio, che devo fare?
M: Dobbiamo mettere a posto un trattore e mi devi passare gli attrezzi
Io: OK
Ci dirigiamo verso un enorme John Deer dal colore verde sgargiante, molto bello e sul davanti delle strane linee che insieme ai fanali formano una specie di faccia arrabbiata.
Siamo dentro al capannone di prima e le voci rimbombano un sacco. Lei fa una corsetta, sale la scaletta del trattore, apre lo sportello ed entra nella cabina, la vedo che manovra con una specie di radio e con il suo telefono, all'improvviso parte la musica, Martina blocca il telefono e alza il volume al massimo. La musica risuona ovunque con un acustica pazzesca, lei scende dal trattore mentre cammina ballando e muovendo la testa a ritmo della musica
Io: Tutto qui quello che sai fare?
E ballo all ritmo della musica. Per ripicca balla ancora lei, è brava. E io le rispondo con pan per focaccia, facendo le migliori mosse che so fare. Cosí lei incrocia le braccia sotto al suo bellissimo seno e mi guarda con uno sguardo misto "tutto qui quello che sai fare?""ah, e quindi la metti cosi?!", con fare di superiorità
M: Vuoi la guerra?! E guera sia!
Muove le braccia, e gira su se stessa girovagando per il capannonne come una ballerina con le punte, prende la rincorsa e fa la spaccata in aria, in seguito la rovesciata, si afferra il tallone del piede destro con la mano e porta la gamba in alto in alto, di fianco all'orecchio, prende il suo piede ed inarcando la schiena se lo mette sopra la testa, si rialza voltandosi verso di me intendendo con lo sgurdo "Ora arriva il pezzo forte", lancia la gamba in aria facendola toccare con la punta del naso e scivola in spaccata. Io faccio una faccia "minchia che male, come cazzo fai?!"  Mi avvicino a lei, le afferro le mani e la aiuto a rialzarsi. Le nostre faccie sono pericolosamente vicine, ci fissiamo negli occhi ansimando, specilamente lei
M: Grazie
E si stacca da me, non allontanandosi molto. Parte una canzone lenta
Io: Mi concede l'onore di questo ballo?
Chiedo facendo l'inchino. Mi sorride amorevolmente e ci avviciniamo. Abbiamo una mano intrecciata e l'altra, io sul suo fianco, e lei sulla mia schiena. Improvvisamente si scioglie dalla presa e mi abbraccia forte forte.  Si stacca da me asciugando una lacrima impercettibile e non dico niente per non rovinare niente.
M: Torniamo al lavoro
Passa un po' dall'accaduto e noi stiamo lavorando, cioè, lei, io le passo gli oggetti. D'un tratto... Cazzo, no, perché lo fa?!

Ciao sorry se Nn ho pubblicato, ero depressissima ed avevo solo voglia di piangere tutta la notte insieme ad una scatola da un chilo di gelato alla nocciola guardando ripetutamente game therpy e video di Lorenzino, ed é quello che ho fatto.
#sadsongforme

Uno stronzo dannatamente irresistibile ||Lorenzo Ostuni ||Where stories live. Discover now