Capitolo 4

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Mentre gli altri vanno io cammino un po' e mi fermo su una panchina ad ascoltare la musica, poi...
Lorenzo's pov
Io: Ehi primina figa, te l'ho già detto, quella è la mia panchina, cavati! Ehi! Ehi primina figa!!! Ma allora, mi ascolti se ti chiamo per nome! Martina cavati dalla panchina!!!!!!!! Martina mi sto incazzando cavati!!!
Non mi sente ha le cuffiette
Martina's pov
Qualcuno mi strappa violentemente gli auricolari dalle orecchie
Io: Ma che cazz...
Alzo la testa di scatto e mi ritrovo Ostuni davanti con la faccia più incazzata che avessi mai mai visto fin ora. Deglutisco, sta volta è davvero incazzato non la passerò liscia, che cazzo gli ho fatto ora?!
L: Ti avevo avvertito di non sederti più sulla mia panchina ma non mi hai dato retta, ora non la passi liscia!
Cazzo, è vero, quella è la "sua panchina".
Mi prende per un braccio e mi trascina con se
Io: Lasciami andare Ostuni mi fai male mollami!!!!
Perché a quest'ora non c'è mai nessuno qua dentro, e se qualcuno è nei guai?! Ora nessuno mi sentirà ed io morirò.
Sentita la mia esclamazione Ostuni molla un po la presa e io ne approfitto dando un colpo secco liberandomi dalla sua presa e scappo via entrando "nell'ingressino" dei bagni e voltando a sinistra quando c'è il bivio e mi rifugio nel bagno delle donne. Non ostante il suo carattere non penso che Ostuni entrerebbe nel bagno della donne. Sento dei passi avvicinarsi e poi dei pugni battere sulla porta
L: Martina!!! Martina esci subito da lì dentro!!! Martina! Okay, ma sappi che la prossima volta non esiterò ad entrare anche lì dentro!
Poi lo sento allontanarsi. Esco timidamente dal bagno e controllo, non c'è nessuna sua traccia, attraverso il corridoio fino ad arrivare al bivio che divide il bagno delle femmine da quello dei maschi, entro nel corridoio principale, e appena faccio un passo fuori dalla porta mi volto, e lo vedo ancora più incazzato di prima, ma prima che io possa realizzare lui mi prende i polsi e mi spinge indietro, fino a farmi sbattere contro al muro del bivio dei bagni.
Faccio una smorfia di dolore chiudendo gli occhi e quando li riapro mi ritrovo il viso di quel ragazzo a a pochissimi centimetri dal mio, e con il suo sguardo incazzato mi mi dice
L: Perchè cazzo sei scappata?! Lo sai che così hai soltanto peggiorato le cose?! Ora sono sempre più arrabbiato e sempre più attratto de te, sei così bella.
E inizia a spingermi sempre di più contro il muro iniziando a darmi dei piccoli baci sul collo per poi arrivare fino al punto fra la mascella e il collo, dove inizia a mordicchiare facendomi sussultare.
Ora ti porta in camera sua e ti stupra, però ammetti che fino ad adesso non ti sta dispiacendo più di tanto
Oh, ma ciao subconscio! Malo sai che sei più inopportuno di Davide?! Guarda mi stai veramente simpatico quanto un gatto attaccato alle palle! Vattene, non è il momento.
Ok a domani sono stanco
Lorenzo mi spinge sempre più, più e più contro il muro e faccio fatica a respirare, ma non mi importa.
Aspetta, da quando lo chiamo Lorenzo, e da quando lui è così dannatamente irresistibile?! Ma è uno stronzo, pervertito e puttaniere del cazzo, non mi può piacere uno come lui, io lo odio.
Una volta che OSTUNI finisce di mordicchiarmi torna sul collo, iniziando a limonarselo e iniziando a succhiare. Sussultai di nuovo, era una strana sensazione, diversa da quella che provavo quando me lo facevano i miei ex
Io: Lorenzo fermati, basta!
Sussurrai
L: Mhhhh sentirti dire il mio nome in questo modo mi eccita un sacco!
Io: Lory, veramente basta, fermati, me l'hai già fatta pagare abbastanza, lasciami andare!
Dissi con più voce
L: Mhhh facciamo progressi, da Ostuni a Lorenzo e ora... a Lory!
Io: Ostuni mollami! Mollami ho chiamo la polizia!
Lui finalmente mi molla lasciandomi respirare, poi mi sussurra all'orecchio
L: La prossima volta non potrai chiedere aiuto!
Io: Maniaco! Stammi lontana
L: Altrimenti?
Mi disse avvicinandosi a me e prendendomi il mento fra le dita di una mano
Io: Lasciami o ti tiro un ceffone!
L: Non ne hai il coraggio
Ghigna, poi si avvicina a me provando a baciarmi ma io gli stampo tutte e cinque le mie dita sulla guancia, poi mi molla per massaggiarsi la guancia, poi, all'improvviso, mi riprende per i polsi sbattendomi di nuovo contro al muro tornando nuovamente arrabbiato e mi dice
L: Non azzardarti mai più a fare una cosa del genere
Poi mi molle e mi dice
L: A domani primina figa
Mi avvio in camera assicurandomi che non mi segua e arrivata vado subito a dormire.
La mattina mi sveglio, mi faccio la doccia, mi preparo, e insieme a Giulia passiamo da Davide e facciamo colazione insieme alle altre due ragazze. Per tutto il tempo io non parlo sapendo che presto avrei rivisto Ostuni dopo quello che è successo ieri sera, fortuna che non sono vicina a lui in classe.
La lezione comincia, mi riprendo ed io Greta e Sofia non la finiamo di parlare, poi la prof
P: Menchi, Montanari, Viscardi, mi avete stufata!! Ora vi divido!!
Cazzo!
P: Montanari, in piedi, Di Francesco, in piedi!!
A (A sta per Antonio): Chi, io?
P: Si, tu, quali altri Di Francesco conosci che siedono di fianco ad Ostuni!!
Merda, no, non dirmi che ...

Uno stronzo dannatamente irresistibile ||Lorenzo Ostuni ||Where stories live. Discover now