Parte 30

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ALEC'S POV

"Susan? Sono tornato"

Chissà perchè ma da un po' di tempo non c'è più lo stesso tono felice di essere tornato a casa dalla propria ragazza di una volta.
Ah no, lo so benissimo perchè.
Perchè quella ragazza non solo mi ha mentito per mesi, ma non mi ha nemmeno detto ancora cos'era tutta quella roba che ho visto.

Una mezza idea me la sono fatta.
Probabilmente anche lei sa e sapeva del Mondo Invisibile, ma perchè non mi ha mai detto niente?

"Susan? Puoi venire qui? Dobbiamo parlare"

Ho provato tante volte a cominciare questo discorso, ma lei riesce sempre a tirarsene fuori con una scusa.

Ma sta volta no.
Sta volta andrò fino in fondo e se la cena deve bruciarsi perchè è sul fuoco, allora che sia.
Io devo sapere.

Sento dei rumori provenire dalla camera da letto.
Probabilmente è Susan che sta sistemando e che intanto sta preparando una scusa per svignarsela come le altre volte.

Aspetto qualche secondo.
Però che strano che non mi abbia risposto quando l'ho salutata.
Per quanto sia in crisi la nostra relazione, lei mi saluta sempre.

Decido di andare a controllare, ma non appena mi alzo dal divano dove mi ero seduto pronto per affrontare quel discorso, sento un urlo.
È Susan.

Mi precipito di corsa da lei.
Penso sia in camera da letto.
Appena apro la porta della camera non trovo nessuno.
Solo un gran disordine e la finestra aperta.
Senza pensarci due volte mi affaccio alla finestra per cercare di vedere se per caso è caduta, ma nel vicolo sottostante non c'é nessuno a terra.
E comunque se fosse caduta, perchè fare tutto questo casino in camera.
No, qui deve essere successo qualcosa.

Come se fosse un gesto normalissimo, prendo il cellulare e faccio una chiamata.

"Pronto?"
"Ehm, ciao Magnus.."
"Ah fiorellino, sei tu"
"S-si.."

Non so perchè ma parlare con lui mi fa sempre un certo effetto.
E come al solito sono diventato rosso come un pomodoro.

"A-ascolta.. È molto importante. Potresti venire a casa mia subito?"
"Certo tesoro, ma che succede? Così mi spaventi"
"Ti spiegherò tutto, ma ora vieni qui"

Gli do l'indirizzo e mi siedo sul divano per aspettarlo.

*una decina di minuti dopo*

Suona il campanello.
Vado ad aprire e lo spettacolo che mi trovo davanti è un Magnus con il fiatone appoggiato alla parete di fianco alla porta.

"Alec! -dice, interrompendosi dopo ogni parola per il fiatone, deve aver fatto le corse per arrivare qui da me il prima possibile.. Che carino!- Vos'è successo?"
"Magnus? Non c'era bisogno di correre.. Insomma, mi fa piacere che ti sei preoccupato tanto per me, ma non ti preoccupare che io sto benissimo"
"Ah.."

Ha un espressione sorpresa.
Come si fosse aspettato di trovarmi in chissà quale stato.

"Vieni, entra. Vuoi darti una rinfrescata? Quello che ho da dirti può aspettare"
"Si, grazie"

Lo faccio accomodare.
Gli indico il bagno e gli porto degli asciugamani puliti.

"Ok, fai come se fossi a casa tua"

Senza dire una parola, ma con il sorriso sulle labbra, entra in bagno.

Dopo pochi minuti mi viene in mente che non ha niente da mettersi addosso quando ha finito..
Vado subito in camera mia e gli prendo una maglietta, nera, perchè non ho altri colori nel mio armadio, e un paio di pantaloni di una tuta.

Ok, non è il massimo ma tanto non dobbiamo uscire e se poi vuole qualcos'altro da mettersi basta che chieda.

Apro la porta del bagno, non pensando a quello che vi avrei trovato dentro.
Un Magnus senza maglietta e con solo un asciugamano legato attorno alla vita.
Divento rossissimo in volto.
Almeno credo.
Insomma..
Mi sento bollente all'improvviso..

"Oh.. S-scusa -dico, senza riuscire a togliere gli occhi dal suo petto- M-mi dispiace, avrei dovuto bussare.."
"Nessun problema"

Ha un sorriso beffardo e divertito in volto.

"Ti ho portato dei vestiti puliti.. Sai, nel caso volessi cambiarti.."

Ma che dico?
Certo che si vuole cambiare!
Si deve cambiare!
Abbasso la testa appena mi accorgo dell'errore.

"Tutto bene fiorellino"

Si avvicina a me e mi da un leggero bacio a stampo.

Quando mi richiudo la porta alle spalle ho un sorriso che va da un orecchio all'altro.

*poco dopo*

Sento la porta del bagno aprirsi e chiudersi subito dopo.
Magnus deve essere uscito.
Quando arriva in salotto ha indosso i vestiti che gli avevo portato.
Al ricordo di poco fa arrossisco.

"Be, diciamo che non è il mio solito abbigliamento ma... è comodo"

Dice sorridendo.
Sorrido anche io.
Lui viene a sedersi accanto a me e mi prende le mani.
Io divento se possibile ancora più rosso.

"Allora dolcezza? Cos'è successo?"
"Ecco.. Si tratta di Susan. Quando oggi sono tornato a casa penso fosse in camera da letto. L'ho chiamata ma non mi ha risposto. Quando mi sono alzato dal divano per andare a vedere dov'era ho sentito un urlo ma quando sono arrivato in camera lei non c'era più. Solo un gran casino, come dopo una rissa, e la finestra spalancata"
"Pensi.. Che l'abbiano rapita?"

Non dico niente.
È un ipotesi che avevo già in mente ma non l'avevo ancora detto ad alta voce.
Ora che Magnus l'ha detto mi sembra così reale.
Non riesco quasi a sopportarlo.

"Hei, vedrai che la troveremo"

Sorrido lievemente.
Lui mi stringe dolcemente le mani per darmi conforto.

"Grazie Magnus"
"Quando vuoi"

~ANGOLINO DI UNA SCRITTRICE.. O QUASI~

Ehi!!
Salve a tutti!
Allora, spero tanto che questo capitolo vi sia piaciuto, c'è stata della Malec eee ok.. Basta questo.

Lunedì ricomincio la scuola..
Non mi sento pronta per ricominciare..
Luneì poi devo andarci dalle 10 alle 11 e non ho voglia di andare là solo per un'ora, però vabbè..

Non ho molte novità..
Sto continuando a leggere Kafka sulla spiaggia e continuo ad amarlo.

Bene, vado a mangiare ora.
Buona cena
E buona notte a tutti!
😘

AKU CINTA KAMUWhere stories live. Discover now