Parte 17

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MAGNUS'S POV

È mattino.
Il sole sta sorgendo.
Vedo la mia camera da letto che si schiarisce mano a mano che passano i minuti.
Non ho dormito.
Non ho chiuso occhio per tutta la notte.
Mi fanno male gli occhi.
Mi bruciano.
Sono rossi.
Non è affatto una cosa carina!
Perchè mai ho pianto tutta la notte?
Non mi interessa affatto Alec, è solo un bel ragazzino con cui spassarmela.
Niente di più.
E allora perchè pensando a lui mi fa così male lo stomaco?
Lui non mi interessa!
Lui non significa niente per me!
Dal momento che, a quanto pare, nemmeno io significo niente per lui...
Ha baciato quella biondina da strapazzo!
Non posso crederci..
Ok, la nostra non è mai stata una relazione definita.
Quando gliel'ho chiesto non era il momento giusto e lui si è arrabbiato.
E aveva ragione.. In quel momento sembrava che lo facessi solo per accontentarlo.
Però lo giuro, non era affatto così per me.
Io volevo davvero stare con lui.
E lo voglio ancora!
Non ci siamo mai messi insieme ufficialmente..
Ma porca puttana come ha potuto baciarla quando sa bene che lui è una mia proprietà?!
Si! Lui è di mia proprietà!
Mio, mio e solo mio!
Ma ora non ha più importanza, perchè ormai è finita.
Ormai lui non significa niente per me.

Mi alzo controvoglia dal letto dove sono rimasto tutta notte a guardare il soffitto e a piangere.
Chissà poi perchè mi mettevo a piangere guardando il soffitto..
Infondo è solo un normalissimo soffitto di un appartamento..
Non ha niente di così emozionante da farmi piangere..

Entro in cucina e cerco di farmi un caffè con quella macchina infernale che viene mondanamente chiamata caffettiera.
Io detesto questo affare!
Non so usarlo e finisco sempre per fare un pasticcio.
Però il mio Alec ci tiene così tanto..
No!
No, no, no!
Cazzo Alexander!
Quanto mi hai condizionato la vita!
Lascerai mai la mia mente?
E il mio cuore?

Smetto subito di farmi il caffè con quell'aggeggio e faccio schioccare le dita.
Subito mi appare in mano una tazza di caffè.
Moolto più comodo!
E allora perchè mi sento così strano?
Così.. sbagliato..

Rimango a fissare la tazza di caffè per qualche minuto.
Come se fossi incantato da quel colore marrone..
No, un momento, non è il marrone del caffè..
È l'azzurro della tazza che sto fissando..
Mi ricorda gli occhi del mio fiorellino.
Così azzurri, così intensi.
Perchè ogni cosa che guardo mi ricorda Alec?
Non è giusto!
Non mi merito questo!

Alla fine mi risveglio dal mio trance e bevo il caffè.

"Cazzo!"

Il caffè è diventato freddo.
Il Presidente Miao corre subito verso di me e mi guarda con aria interrogativa.

"Va tutto bene Charmain. È solo che il caffè è diventato freddo"

Ma lui continua a guardarmi come se non credesse che va tutto bene.

"Sto bene. Sto solo cercando di dimenticare Alexander.."

Solo a pronunciare il suo nome sento le lacrime agli occhi.
Mi giro dall'altra parte, come se non volessi farmi vedere da qualcuno.
Ma da chi?
Qui con me c'è solo Charmain Miao e lui non mi giudica.
Sento qualcosa di morbido strofinarsi sulle mie gambe.
Abbasso lo sguardo e vedo Charmain che mi sta consolando.
O che più facilmente vuole la colazione.
In ogni caso è bello sentire un po' di affetto in questo momento.

Do da mangiare al Presidente e mi metto sul divano con una tazza di latte e cereali.
Ma non la mangio.
No, ovvio.
Non ho fame.
E penso che non ne avrò per molto tempo.
Dio, questa storia mi sta distruggendo!
Avevo promesso a me stesso di non affezionarmi mai più.
Perchè lo sapevo che andava a finire così.
Lo sapevo che ci sarebbe stato qualcosa che sarebbe andato storto.
Me lo ripetevo sempre.
Anche quando ho conosciuto Alexander.
Ma poi.. Dio, i suoi occhi!
Me lo ripetevo ogni giorno ma poi vedevo i suoi occhi.
Così azzurri.
Così limpidi.
Così innocenti.
Mi sono innamorato dei suoi occhi.
E poi, quando l'ho conosciuto, mi sono innamorato di lui.
Di ciò che aveva dentro.
Di tutto il mondo che aveva dentro di lui.
Di tutte le sue paure.
Le sue insicurezze.
Le sue fissazioni.
Il suo amore.
E la sua risata.
Dio, la sua risata.
Nella sua risata rivive il paradiso.
Ogni volta che mi sorrideva io andavo dritto all'inferno.
Perchè una bellezza come la sua non ha il diritto di essere amata.
Ma questo non importa più..
DEVO dimenticarlo. Ma non ce la faccio.

AKU CINTA KAMUWhere stories live. Discover now