Parte 21

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ALEC'S POV

Sono le 10 di mattina e Magnus è ancora a letto che dorme.
Come al solito.
Non si sveglia mai presto e tocca sempre a me fare da mangiare e fare le pulizie.
Naturalmente io non sono assolutamente capace di fare le pulizie, non riesco a capire la differenza tra i vari prodotti per il pavimento.
Quindi poi Magnus si alza, schiocca le dita ed è tutto pulitissimo.
Però non mi sembra giusto.
Io vivo qui, mangio sempre qui e non pago niente, e non faccio niente.
Mi sento abbastanza inutile.
Cosí cerco di fare qualche mestiere in casa, anche se fallisco sempre miseramente.

Vado nella nostra stanza dove lui sta ancora dormendo.
Dio quanto è bello.
Anche quando dorme.

Quando è sveglio è sempre molto attento a tutto ciò che gli succede attorno.
È da tantissimo tempo che ha questo comportamento, perciò è bravo a nasconderlo, ma io lo vedo.
Vedo com'è sempre teso e guardingo anche se non lo da a vedere.
Ma ora.. ora è dolce, rilassato.
Assomiglia a un bambino che non ha ancora tutti i problemi del mondo sulle spalle.

"Tesoro? Dai tesoro, svegliati. Devo dirti una cosa"
"Mmh? Che c'è? Che succede?"

Lo so quanto odia svegliarsi presto..
Si, presto, sono le 10.30, per me è tardi, molto tardi.
Ma per lui no.

"Oggi a pranzo usciamo"
"Si? Bene, e dove andiamo?"

È ancora addormentato.
Sta rispondendo, ma so bene che in realtà non mi sta ascoltando più di tanto.

"All'Istituto. Dai miei genitori"

All'improvviso spalanca gli occhi.

"Cooosa?"
"Si, all'Istituto. Oggi vengono dei miei parenti e amici a mangiare lí. Sai, per stare un po' insieme. E ci andiamo anche noi"
"Perchè? Cos'ho fatto di male?"

Ma non dice sul serio.
Infatti mi rivolge un sorriso.

"Ti sei fatto rubare il cuore da me"
"Mmh.. sicuro? Non è il contrario?"
"Sicurissimo"

Mi avvicino a lui con un sorriso sulle labbra.

"E adesso alzati e preparati altrimenti faremo tardi"

Gli dico e mi avvicino ancora di più.
Ora le nostre labbra sono a un soffio di distanza.
Lui copre quella distanza in un attimo e le nostre labbra si toccano.
È un bacio casto, pieno d'amore e di complicità.

Senza che se ne accorga allungo una mano a cercare un cuscino.
All'improvviso mi stacco da quel bacio e gli sbatto in faccia il cuscino.
Il tutto è successo cosí velocemente che ora lui sta baciando il cuscino.

"Che schifo! Questo cuscino è pieno dei peli di Charmain Miao!"

Io sorrido e vado a prepararmi.
Oddio, e adesso cosa mi metto?
Di solito non mi importa di cosa mi metto in queste occasioni, tanto nessuno sembra notarmi.
Ma questa volta c'è Magnus con me.
I miei amici e i miei parenti non sono abituati a vederci insieme o addirittura ancora non lo sanno.
Devo fare una buona impressione.

Dopo aver passato un'ora a rovistare nell'armadio, a tirare fuori tutti i vestiti dai cassetti e a provare tutte le combinazioni di vestiti possibili, sento una risata provenire dalla porta della stanza.

"Allora fiorellino? Cosa ti metti?"
"Molto divertente.. sono in una piena crisi e tu scherzi.."
"Oh, ma io non sto scherzando.."

Se, come no.
Sta ridendo sotto i baffi..
Anche se non ha i baffi..
Che strano modo di dire..

"E allora non ridere di me!"
"Io non sto ridendo di te, ma con te"

E scoppia in una fragorosa risata.

AKU CINTA KAMUDonde viven las historias. Descúbrelo ahora