Parte 5

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E adesso? Lo doveva chiamare? Si certo che doveva. Ma non ne aveva il coraggio...
Magnus era tornato nel suo appartamento, un posticino abbastanza spazioso con quattro o cinque stanze. Era seduto sul divano e stava pensando. Pensava ad Alec naturalmente, avrebbe dato qualsiasi cosa purchè quel ragazzo lo chiamasse, ma infondo gliel'aveva detto proprio lui che era timido.
Ci sarebbe voluto tempo, ma era sicuro che ciò che c'era tra loro potesse funzionare. Alec era stato l'unico in cinquant'anni che era riuscito a fargli dimenticare Camille.
Alec era speciale, di questo Magnus era certo.
Passarono un paio di giorni. Magnus aveva quasi perso la speranza. Ok essere timidi, ma una telefonata poteva fargliela..
Proprio mentre pensava a questo il telefono squillò. Era Un numero sconosciuto.. Magnus rispose :"Pronto?" disse con voce annoiata. Non gli andava di parlare con qualcuno a meno che non fosse Alec e non gli andava nemmeno di tenere il telefono occupato nel caso che lui lo avesse chiamato.
Quando Magnus sentì a chi apparteneva la voce dall'altra parte del telefono gli si illuminarono ancora di più gli occhi già luminosi da gatto ricoperti di glitter. Era Alec! "Buongiorno fiorellino! Ce l'hai fatta a chiamarmi!"."S-si, scusa se ci ho messo tanto..", al telefono non si vedeva, ma Magnus era sicuro che fosse diventato rosso come un pomodoro. "Sai che sei proprio carino quando arrossisci?"."A-ah si? Ehi, aspetta un momento.. e tu come fai a sapere che sono arrossito?"."Arrossisci sempre quando parliamo"."Ah.."."Allora, come stanno i miei occhi blu?". Se possibile, Alec era arrossito ancora di più "B-bene.. ehm.. volevo chiederti.. se per caso tu.. volevi..". Magnus aveva capito benissimo cosa gli voleva chiedere, ma voleva sentirselo dire "sevoleviuscireconme"....
"Come scusa fiorellino?". Alec prese un bel respiro e ricominciò da capo:"Mi chiedevo se volevi uscire con me..". "Oh come sei dolce fiorellino! Pensavo che non me lo avresti più chiesto!"."A-allora è un sì?"."Certo fiorellino! Domani alle 15.00 a casa mia". E riattaccò.
"Magnus aspetta! Ma dove abiti?" Ma non fece in tempo a chiederglielo. E lra come faceva?
Si tolse i pantaloni per mettersi il pigiama e.. c'era un bigliettino! Con si scritto un indirizzo! E firmato M.B.

AKU CINTA KAMUWhere stories live. Discover now