Empire. H.S. [italian translation]

Questioning Investments

Samantha Anderson

Potrei pensare ad un milione di cose che dovrei fare in questo momento.

Ma niente si può comparare al tempo passato con Harry. È andato tutto così velocemente tra di noi. Nel giro di qualche settimana mi sono innamorata di lui e non c'è più via d'uscita. Neanche stare con un uomo come Luke può cambiare il fatto che io sia innamorata di Harry. È difficile e intenso. Una sfida.

È tutto ciò che non ho mai pensato di volere, ma di cui apparentemente ho bisogno.

Lo voglio. Dannazione, lo voglio così tanto.

Lo desidero, anche se è stato un completo stronzo, cosa per niente sorprendente da parte sua.

"Odio New York di notte," ammetto, sospirando. Mi guarda sorpreso.

"Davvero? È l'unico momento in cui mi piace," dice, prendendo un profondo respiro. Stiamo entrambi a guardare fuori dal finestrino, in silenzio.

"Una volta mi piaceva," gli dico, prima di te, vorrei aggiungere, ma non posso. Prima di Harry, la città di notte mi sembrava confortevole. Non solitaria come invece lo è ora, "È solo che è buia e vuota in confronto a com'è di giorno. Il movimento mi fa sentire al sicuro."

Harry sorride leggermente accanto a me, "A me piace la tranquillità. Sono sempre stato un tipo solitario."

"Mi ha sempre stupito vedere quanto tu sia solitario," ammetto, "Sei più, non so, sembri più un playboy."

"Quello stile di vita non mi ha mai soddisfatto. L'ho provato circa due anni fa e non è sembrato andar bene per me o per i miei affari. Mi piace bere qualche birra ogni tanto e assolutamente mi piace qualche ragazza occasionale, ma mi annoia un po' ora," dice, guardando la strada, "E i miei colleghi poi hanno un motivo in più per controllarmi e per non credere in me."

"È incredibile quanto le vite personali abbiano effetto sugli affari," dico, "Voglio dire, guarda tutti i famosi uomini d'affari, atleti, o cantanti. Vengono sempre fottuti dai giornalisti per le persone con cui escono. Voglio dire, pensa alla prima volta che ci hanno visto insieme. Certo, tu eri conosciuto per non essere mai andato a più d'un evento con la stessa ragazza, ma non sei un pazzo assetato di sesso. Ma loro comunque l'hanno fatto sembrare come un enorme affare amoroso. Si comportano come se la tua vita privata sia più importante degli incredibili investimenti che fai. Mi fa imbestialire."

Ridacchia al mio piccolo sfogo, sorridendo, "Mi ricordo quando uscì la notizia, sclerasti."

"Perché avevo un fidanzato!" rido, scuotendo la testa.

"Non sembra averti fermato però," mormora, guadagnandosi un'occhiataccia da parte mia.

"Hai appena rovinato tutto," dico, roteando gli occhi.

"Dannazione," dice Harry, battendo una mano sul ginocchio e lanciandomi un ghigno.

Sospiro, "Sei il peggiore."

"Me l'hanno già detto."

Continuiamo a parlare, quasi come fossimo amici. È strano quello che sta succedendo, sotterrare i miei sentimenti è tutto ciò che posso fare al momento. Mi piace, tanto, ma lui non mi vuole.

Ma comunque ho bisogno di lui nella mia vita, che sia come solo un amico o qualcos'altro. La sua presenza è diventata troppo importante per me.

Finalmente la macchina si ferma, di fronte all'enorme palazzo con su scritto 'Styles.'

Harry adora questa scritta, ogni volta che entra nell'edificio si ferma a guardarla. Come se fosse la cosa di cui va più fiero.

Appena Bruno ci aiuta a scendere dall'auto, io e Harry entriamo nell'edificio. Proprio come avevo predetto, sorride leggermente alla vista del suo cognome.