Personality Dissection

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Harry Styles

Non sono sicuro se sia stata una buona idea portare una ragazza a casa, ma non m'interessa. È Samantha e non farò sesso con lei. Primo, è una dipendente. Secondo, è Samantha. E Samantha non è sicuramente il mio tipo.

"Signor Styles, seriamente, voglio solo andare a casa. Chiamerò un taxi," dice Samantha, i suoi occhi abbassati per la stanchezza. Le sue parole non sono del tutto vere, vorrebbe solo dormire. Non importa dove.

"Samantha, zitta ed esci dalla macchina," dico, spingendola leggermente fuori. Siamo fermi davanti all'edificio dov'è collocato il mio loft. I piedi di Samantha finalmente escono fuori e mi segue in casa, senza neanche litigare. Non sono il tipo giusto con cui litigare alle 3 del mattino.

Non è nella posizione giusta per dirmi di mandarla a casa, comunque. È stata lei a chiamarmi, non il contrario.

Il mio portiere apre la porta, dicendo il suo educato 'ciao.' Io, come sempre, lo ignoro.

Samantha no.

"Grazie mille," dice sorridendo al portiere. "Buonanotte."

Lui sembra scandalizzato dalle parole di Samantha e ricambia il sorriso con uno entusiasmo.

"Grazie, cara, anche a te," dice, chinando la testa. Ruoto gli occhi e la trascino nell'edificio.

"Devi fermarti e parlare con tutti?" Dico bruscamente, entrando nell'ascensore.

Samantha si lamenta, "Harry, mi sono fermata a parlare con una persona..difficilmente la definirei tutti."

La sua costante insolenza ed il suo bisogno di avere sempre l'ultima parola su tutto mi sta portando all'esasperazione. Non che a lei sembri importare. Non definirei il nostro rapporto strettamente d'affari, è diventato un po' più di questo.

Non le rispondo, resto in piedi nell'ascensore picchiettando il mio piede ed aspettando che arrivi al mio piano.

"Ignorarmi non risolverà nessun problema," Samantha dice. Non la guardo, ma posso immaginare il sorriso sarcastico che è sulla sua faccia in questo momento.

"Innervosire il tuo capo non ti porterà lontana," dico, finalmente dandole una risposta.

Lei sbuffa, "Sì, perché il nostro 'rapporto'," dice facendo delle virgolette nell'aria, "non è del tutto strettamente d'affari a questo punto."

"Perché dici così? Che ne sai se non passo a prendere tutti i miei impiegati alle tre del mattino?" Dico, aggrottando le sopracciglia.

"Perché sei Harry Styles e non fai niente per nessuno, nemmeno per i tuoi impiegati," Samantha dice, incrociando le braccia e mettendosi accanto a me.

Inizio a parlare, il mio sguardo furioso piantato nel suo, ma mi interrompe.

"Non sto dicendo che è una brutta cosa, Harry. Sto solo dicendo che non sembri il tipo di persona che mette gli altri prima di se stesso. È la tua personalità," dice scrollando le spalle.

Questa ragazza non sa niente. Non sa niente su di me. O su come mi sento. O niente che faccia importanza.

"Samantha Anderson, non comportarti come se sapessi una singola cosa su di me," dico duramente, guardandola profondamente. Non mi piacciono le dissezioni delle personalità.

"Non ho detto di sapere una singola cosa di te," Samantha risponde calma; il suo corpo perfettamente a suo agio e naturale, come se non fosse minimamente toccata dal mio alto e arrabbiato tono, "Sto solo dicendo che ho notato questo temperamento in te."

Questa dannata ragazza non ha intenzione di mollare. Quindi la ignoro. Non voglio urlare e litigare in un ascensore.

Stiamo in silenzio fino a quando non arriviamo al piano più alto, casa mia. Appena le porte dell'ascensore si aprono veniamo accolti dal mio pulito e moderno appartamento. Personalmente, lo amo. Ma so che a molto persone non potrebbe piacere.

Anche se io non sono 'molte persone'.

Ed apparentemente neanche Samantha.

"Wow, è bellissimo, Harry. È davvero così chic? Ed hai lo stesso impianto della luce che ha Jay-Z nella sua casa a New York? Non mi sorprenderebbe, voglio dire, siete entrambi, tipo, megamilionari," ridacchia, togliendo la borsa e le scarpe.

Per un secondo ho sentito come se l'appartamento non fosse solo un posto dove vivere, ma casa mia.

Solo per un secondo, certo.

"Fa come se fossi a casa tua," dico sarcasticamente.

"Oh, lo farò," risponde, sogghignando leggermente.

Appena accendo la luce, noto che i suoi biondi capelli sono un disastro e il suo trucco è sbavato. Qualcuno necessita di un giretto nel bagno e allo specchio.

"Dovresti darti una sistemata, sei un casino," dico uscendo dall'atrio ed entrando nella prima sala da pranzo. "Puoi usare il mio bagno."

"Dov'è?" Chiede seguendomi nella sala da pranzo. Le sue mani sono sui suoi fianchi e sembra più esausta di come lo sembrava un secondo fa.

"La prima porta sulla destra è la mia camera, il bagno è collegato," le dico appena mi stendo sul divano.

Pensa di essere esausta? Dovrebbe provare ad alzarsi alle tre del mattino per passare a prendere una rompiscatole. Questo è estenuante.

"Okay," dice e posso sentire i suoi passi diventare sempre più lontani e finalmente una porta chiudersi. Tiro fuori un profondo sospiro. Finalmente il mio cuore si è calmato.

Non è Samantha che fa battere il mio cuore così veloce, è solo lo stress di essere con lei. Non solo mi disturba, mi fa anche stressare.

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Devo essermi addormentato appena lei è andata a prepararsi, perché Samantha mi sta scuotendo.

"Harry, vai a dormire nel tuo letto, dormirò io qui," Samantha dice. La sua faccia è pulita dal trucco e i suoi capelli sono tirati indietro da una piccola coda.

"No," dico con la voce impastata dal sonno, "puoi dormire in una delle camere degli ospiti."

Mi alzo, sbadigliando e stiracchiandomi. Cammino verso una camera e lei mi segue. Apro la porta della prima camera degli ospiti, gesticolando all'interno, "puoi dormire qui."

"Grazie Harry," dice, guardandomi appena entra. Esita, prima di girarsi e fissarmi negli occhi. "Per tutto, davvero."

La ignoro ma le sorrido leggermente.

Lascio la camera e torno nella mia. Un'altra notte in bianco.

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Hey!
Non so come sto facendo a postare ora, ma okay ahah

Fatemi sapere cosa ne pensate. Mi piacerebbe vedere qualche commento ogni tanto.

Spero che vi sia piaciuto il capitolo e che non ci siano errori.
A presto, xx.

Empire. H.S. [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora