Chapter 25.

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"È un cazzo di scherzo, vero?" Domandò Chase, con rabbia.
Prese uno dei tanti fogli appesi agli armadietti e lo strappò in quasi una decina di pezzi. Li buttò a terra ed iniziò a pestarli.
"Chase, calmati!" Esclamò Grace, cercando di fermare il suo ragazzo. Gli afferrò il braccio, allontanandolo dalla fila di armadietti.
Presi fra le mani uno dei fogli, per leggere cosa vi era scritto.

Calum UNworthy
Maia BITCHell
DISgrace Phipps
David LAMEbert
Chase SHIT
Gross Lynch

Inarcai un sopracciglio, leggendo.
"Chi è il genio che ha scritto questi?" Domandai, guardandomi intorno.
Anche gli altri studenti stavano leggendo e sembravano confusi.
"I giochi di parole sui nomi. Wow. Era da quando eravamo alle elementari che non li vedevo." Disse David, strappandone una ventina e buttandoli nel bidone. "Sarei curioso di sapere chi è stato il coglione a dare della troia alla mia ragazza." Aggiunse.
Scossi, la testa, aiutandolo a staccare tutti quei pezzi di carta.
"Vorrei solo sapere chi sia stato."

La campanella suonò e pian piano gli studenti fecero per andare in classe. Attraversai il corridoio e molte teste si girarono nella mia direzione. Alcuni risero, divertiti da quello che era stato scritto.
"Se ci foste voi nei fogli ridereste di meno." Mi difese qualcuno, poco dietro di me. Mi fermai e voltai il busto. Laura stava fulminando con lo sguardo un gruppo di ragazzi, che aveva appena riso di me.
Loro abbassarono la testa, superandomi per andare in classe.
Il corridoio era quasi vuoto e Laura mi guardò in viso, come per assicurarsi che stessi bene.
"Tutto bene, tranquilla." La rassicurai, sorridendole. "Grazie per avermi difeso."
"Di niente." Sul suo viso comparve un'espressione ambigua. Era un misto fra l'annoiato e l'arrabbiato. "Chiunque abbia scritto quelle cose su di voi è un completo idiota."
"Già, ma io non do peso a queste cose." Alzai le spalle, scrollandole.
"Ci vediamo a pranzo, allora." Disse, sorridendomi.
"Contaci, dolcezza." Le feci l'occhiolino, incamminandomi per il corridoio sulla destra. Lei rise, prendendo quello sulla sinistra.

Mi ero sempre chiesto perché ci fossero persone che trattavano me - ed anche tutti gli altri giocatori di football - con sufficienza. Studenti, che quando entravo in classe, mi fissavano da capo a piedi, pronti a mettere in giro qualche voce falsa. Professori che mi guardavano come se fossi una scimmia ammaestrata e non un alunno, come tutti gli altri.
Alcuni insegnanti mi trattavano da schifo in classe, poi dopo una partita diventavo il loro beneamino. Poi il circolo ricominciava.
Era tutta colpa di quello stereotipo sui giocatori di ogni squadra. Che era tutti dei tipi palestrati, fighi e senza scrupoli, ai quali le ragazze si lanciavano contro, pur di essere notate. Nei film erano tutti descritti come degli stronzi, senza cuore, ai quali importava solo ti farsi una tipa e poi scaricarla, per un'altra.
Nei film facevano vedere come fossero tutti perfetti, bravi e sempre pronti a vincere. Oh beh, ad eccezione di Stiles... maledetta Rydel che mi aveva trascinato in Teen Wolf, con quei suoi scleri da fangirl.

Avrei voluto urlare a tutti che essere in una squadra, non significava essere un puttaniere.
Alcuni lo erano, altri traevano vantaggiano nell'essere popolari, per avere delle ragazze.
A me tutto questo non era mai interessato. Io giocavo per il puro divertimento in campo, non per il divertimento a letto.

Una cosa che non avevo mai capito - o forse una delle tante, a quanto pare -, era cosa ci trovassero i miei compagni di squadra a farsi cinque tipe diverse in una settimana. Mi chiedevo dove trovassero il tempo, innanzitutto. Io a malapena avevo il tempo di mangiare e questi riuscivano a farsi una tipa ogni giorno.
E poi, come facevano a preferire quello, all'avere una sola ragazza, con la quale però si condivideva tutto?
Soprattutto, come facevano le ragazze a farsi trattare come meri oggetti?
Forse quello che era strano ero io ed avevo sbagliato in tutto.
Forse ero io che avevo inteso tutto il concetto in modo sbagliato.

Don't Forget Me Now || A Raura Fanfic.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora