Chapter 14.

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Cosa c'era di peggio di cenare a casa della ragazza di tuo fratello? Il fatto che la sorella fosse la ragazza della quale eri innamorato e ci fosse tutta la tua famiglia.
Ci mancava che si mettessero a dire cose imbarazzanti sul mio conto e sarei stato pronto a buttarmi dal balcone.

La signora Marano aveva preparato tantissime cose. Del roast beef, con un contorno di verdura e patate al forno. Ne aveva cucinato a quantità industriali, per sfamarci tutti.
Io ero proprio di fronte a Laura. Entrambi eravamo a testa bassa, concentrati sui nostri piatti.
"Purtroppo i Broncos non hanno vinto." Commentò mio padre, rivolto al signor Marano. Quest'ultimo era un uomo sulla cinquantina, con i capelli brizzolati e gli occhiali quadrati, appoggiati sul ponte del naso.
"È un vero peccato. Eppure avrebbero potuto vincere l'intera stagione."
Mia madre stava parlando con Ellen, di qualcosa che riguardava il lavoro di quest'ultima.
Noi ragazzi eravamo silenziosi.

Dopo cena Ellen insistette per non farsi aiutate a sparecchiare, siccome eravamo suoi ospiti.
Mio padre e Damiano erano usciti, per parlare ancora di hockey, mentre mamma ed Ellen erano sedute al tavolo a chiacchierare.
Osservai il soggiorno, mentre gli altri prendevano posto.
Il divano era appoggiato contro la parete della finestra, mentre la TV era sistemata sopra un mobile basso, alla sinistra di esso. Vi era una poltrona di fronte al divano, ruotata verso lo schermo della TV. Vi erano dei piccoli poggiapiedi quadrati. Il pavimento del salotto era tutto coperto da un tappeto nero, a pois bianchi.
Nella parete della TV vi erano varie mensole, con libri, CD e cornici con foto. Il tutto assomigliava molto al nostro soggiorno.
Riker era seduto sulla poltrona nel soggiorno, abbracciato a Vanessa.
I miei fratelli erano sul divano, a parlare con Van.
Io ero in piedi vicino alle scale, che non sapevo che fare.
Sentii delle dita sottili sfiorare le mie. Mi voltai, per vedere Laura che mi fissava con uno sguardo quasi supplichevole.
"Ti va di andare di sopra?" Domandò lei, timidamente.
Annuii, guardandomi le spalle.
Salimmo le scale, silenziosamente. Lei aprì la porta della sua stanza.

Mi arrivò un messaggio.
Idiota:
Fate poco casino, c'è gente di sotto 😏

-Rocky, stai zitto.

Era solo per avvisarvi ;)

Poi ne ricevetti altri, sul gruppo che avevo con i miei fratelli.

The Lynches:

Mini bro: non voglio sentire versi strani, okay Ross?

Captain Riker: neanche il rumore del letto eh. Sarebbe imbarazzante.

Idiota: fate sagge decisioni ;)

Delly :3: niente bambini.

-VI ODIO!

"Che succede?" Mi chiese Laura. Lei era seduta sul suo letto, ad osservarmi.
Io ero rimasto davanti alla porta, rosso in viso.
"Niente, mi pento solo di non essere figlio unico." Risposi, chiudendo la porta.
Mi sedetti accanto a lei, sorridendole.
"Alla fine non ho ricevuto quell'abbraccio." Disse, dandomi le spalle, voltandosi verso la finestra.
"Dai, non fare così." Mi avvicinai a lei, togliendomi le scarpe, per appoggiarmi sopra le coperte.
Lei non si mosse.
Osservai appena i suoi capelli. Le ricadevano morbidi sulla schiena. Dandomi le spalle, le ciocche ambrate si vedevano meglio, nonostante la sola fonte di luce della lampada del soffitto.
Le circondai il busto con le braccia, attirandola contro il mio petto. La sentii irrigidirsi di poco, al mio tocco.
Le spostai alcune ciocche di capelli dal viso, per poterle baciare la guancia destra. La strinsi un po' di più. Lei finalmente si rilassò fra le mie braccia.
Da così vicino sentii nuovamente il suo profumo.
Mantenni le mie labbra contro la sua pelle, ancora un poco per poi allontanarle.

Don't Forget Me Now || A Raura Fanfic.Where stories live. Discover now