Capitolo 1

808 82 22
                                    


Natsu l'aveva fatta correre come non faceva da tempo.

Le aveva detto che prima sarebbero arrivati a casa prima si sarebbe asciugata.

Durante tutto il tragitto le loro mani erano state unite e non si erano mai sciolte e questo Lucy lo aveva notato. Per lei anche il più piccolo gesto era prezioso.

Natsu era un bel ragazzo e molte sue coetanee gli andavano dietro. Lei però non ci aveva mai fatto caso più di tanto, non le era mai importato di spiccare in mezzo alla 'massa', non lo riteneva necessario.

Le bastavano le poche persone che conosceva perché sapeva che le volevano bene e che l'accettavano per quello che era.

Lui però sembrava non rendersi conto che suscitasse un certo effetto sul sesso opposto, così come non si era accorto di aver appena trascinato in casa sua una sconosciuta, o come aveva detto lui "una sua compagna di scuola"; per quanto ne sapeva Lucy fino a qualche minuto prima Natsu non sapeva nemmeno della sua esistenza.

Il ragazzo abitava in una palazzina di quattro piani e il suo appartamento era al secondo.

La casa non era molto grande, ma giusta per una sola persona; solo che sembrava più piccola a causa del caos che regnava sovrano in quell'appartamento.

Vestiti sparsi sul pavimento, scatole di ramen istantaneo ammucchiate vicino alla pattumiera e infine un gatto acciambellato sul tavolo della cucina: un disastro insomma.

"Non fare caso al disordine, non ho avuto il tempo di sistemare. Comunque fai come se fossi a casa tua." Natsu lasciò la mano di Lucy e si avviò verso una delle stanze della casa.

Lucy si sentiva a disagio: a causa di quella situazione non sapeva come comportarsi.

Decise di sedersi sul divano per riprendere fiato e riposarsi: era ancora molto provata dalla corsa che aveva appena fatto.

Poggiò il suo cappotto su uno dei braccioli del sofà e ci si lasciò cadere sopra sospirando.

"Ma perché capitano tutte a me?" domandò a se stessa facendo pressione con le dita sulle tempie.

Chiuse gli occhi per qualche istante e li riaprì immediatamente quando avvertì una presenza sulle sue gambe.

Il gatto che prima si trovava sul tavolo adesso era accoccolato sulle sue cosce e faceva le fusa.

Lucy iniziò ad accarezzarlo sulla testa e a fargli qualche grattino su tutto il corpo. Quando era piccola e viveva ancora con i suoi genitori aveva un gattino e adorava dedicargli quel tipo di attenzioni.

Natsu tornò nel salotto con un asciugamano e alcuni indumenti piegati sulle braccia.

"Ecco a te. Se vuoi farti una doccia il bagno è l'ultima porta a destra. Qui c'è anche una tuta con una maglietta e una felpa, spero ti vadano bene."

Aveva perennemente quel sorriso stampato sul volto e Lucy si chiese come faceva a non essere mai triste o a non sentire il bisogno di far risposare i muscoli della faccia.

"Vedo che Happy ti ha preso in simpatia. Di solito non fa subito amicizia con tutti." Le spiegò andando a sedersi accanto a lei. Happy si era subito spostato sulle gambe del ragazzo.

"Grazie..." disse Lucy in un sussurro.

"Come?"

"Ho detto grazie. Grazie per avermi aiutata, sono una sconosciuta e nonostante tutto tu-"

"Te l'ho detto, io ti conosco. Andiamo a scuola insieme." La interruppe Natsu serio.

I due si guardarono negli occhi e Lucy notò che quelli del rosa erano molto particolari, di un bel verde prato acceso e qualche pagliuzza nera che creavano un contrasto particolare e molto attraente.

Stella d'estate ~ Natsu no hoshiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora