Capitolo 11

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- No scusa, Lauren è morta in un incidente stradale anni fa, quindi devo chiamarti Agente Prentiss.
- Ero sotto copertura, facevo solo il mio lavoro
- Oh andiamo, entrambi sappiamo che ti sei spinta ben oltre al tuo lavoro
Alzo gli occhi al cielo ormai seccata da quella frase, tutti quelli che non sono mai andati sotto copertura non sanno, ma giudicano.
- Cosa mi impedisce di far fuoco sui tuoi gioielli ?
- Non lo faresti, anche perchè se premi il grilletto rischi la morte di uno dei tuoi. A chi toccherà ? A Seaver ? Rossi ? O forse ad Hotch e la sua fidanzata ? E se eliminassi il genietto e Garcia ? O forse dovrei far uccidere Morgan, cos' è la tua guardia del corpo ? O vai a letto anche con lui ? Perchè in questo sei una maestra.
Faccio un respiro profondo e per quanto sia agitata non lo do a vedere, gonfierebbe solo il suo ego e la sua eccitazione vedermi soffrire.
- Non è una loro questione
- Come sta Kensi ? Ora ha un nuovo partner giusto ? È all' Ncis, caspita, ha fatto strada. Sa di Anderson ? Erano molto amici, ma non penso porterà rancore sapendo che sei tu la causa della sua morte.
- Perchè Anderson, perchè l' hai ucciso. Volevi incastrarmi ? Tutto qui ? Perché potevi farlo un po' meglio.
- Incastrarti ? Perchè scendere tanto in basso, io mando messaggi, non dò il merito dei miei lavori ad altri. Ma hai ragione, dovevo uccidere Blye, solo un rinvio, ci sarà tempo.
Fa per alzarsi e non lo seguo, se lui dice qualcosa non bleffa e la non rischio la morte di uno dei miei.
- Ti prenderemo
- Potreste, ma scapperò, sono fuggito da " Berque " il resto é una passeggiata. Ci vedremo presto Emily.
Rimetto la pistola nella fondina e resto a guardare la sedia dove poco prima c' era Doyle e penso a quanto detto poco prima. Recupero il telefono dalla borsa e cerco tra i vecchi numeri quello di Kensi.
- Ho bisogno di parlarti, 10 minuti sede dell' F.B.I -
Risponde quasi subito e mi incammino verso l' ingresso principale che dista poco più di 5 minuti da dov' ero e arrivo per prima. Attendo qualche minuto e vedo fermarsi un' auto da cui vedo scendere una figura femminile che riconosco subito.
- Emily, mi sei mancata
Mi avvolge in un abbraccio che quasi mi fa dimenticare il vero motivo per cui l' ho chiamata.
- Doyle è tornato
A quelle parole percepisco la sua tensione, si scoglie dall' abbraccio per guardarmi negli occhi soerando forse in uno stupido scherzo.
- La vittima . . . chi era ?
Resto qualche secondo in silenzio e senza pensarci troppo le dico di Anderson e del mio incontro ravvicinato con lui.
- chi altro lo sa ?
- Solamente Morgan, il mio partner
- Perchè glie l' hai detto ? Sai quanto sia di vitale importanza la segretezza.
- Lavoro con dei Profilers, ci viviamo con lo studio del comportamento.
- Ed è l' unico che se n' é accorto ?
- Perchè stiamo parlando di questo ? Ormai lo sa, e non vale la regola del ' Se te lo dico poi dovrei ucciderti ' ci pensa già Doyle a farci fuori. Ha minacciato la mia squadra e anche te.
- Da quando questo è una novità ?
- Perchè non mi hai detto che era a Berque, quelle foto servivano a quello ? A torturarlo ?
- Vuoi dire che provi pietà per lui ? Wow
- No, non è questo, penso solo che avevo il diritto di saperlo
- L' hanno rinchiuso lì ? Tanto meglio
- Ma ora è figguito
- E spetta a noi riprenderlo.

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