Capitolo 21

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FRANCESCO'S POV
"Alessio, fai la persona seria per favore." Dico cercando di farlo parlare. È un perfetto coglione.
"No, non posso essere una persona seria, non ne sono in grado." Sussurra a denti stretti. "E voi cazzo andatevene!" Sbotta penso rivolto agli altri. Se mi lasciano parlare con lui forse riesco a calmarlo, non ne sono sicuro ma potrei riuscirci.
"Che ti è preso? Rosy?" Chiedo.
"Si,sono uno stronzo." Dice.
"Che hai fatto?" Chiedo curioso.
"Non mi risponde più." Sussurra.
"Per quale motivo ?" Chiedo e guardo Serena che ha ancora gli occhi chiusi. Appoggio una mano sui suoi capelli e sorrido.
"L'ho baciata e gli ho detto che la voglio solo come amica." Dice e io spalanco gli occhi,è stronzo forte quindi. Certo, io sono quello perfetto, rido tra me e me. Sono bravo a sfruttare le ragazze e spezzargli il cuore se voglio e se mi metto, ma credo che non sarebbe più possibile dato che per me esiste solo lei.
"Lei che ha detto?" Chiedo.
"Si è incazzata ed è tornata a Roma dopo che l ho accompagnata a casa della tua ragazza, in questa fottuta casa." Spiega facendomi ricordare dell'espressione scossa che avevo visto sul volto di Rosy, era molto nervosa, troppo.
"E ora?" Chiedo.
"Ora sto cazzo Francesco! Non esisto più per lei! Da ubriaco me la sono scopata pure ne sono sicuro anche se lei nega, ricordo tutto ora, non era un cazzo di sogno!" Urla e sento un rumore, tipo qualcosa che cade sul pavimento e fa rumore.
"Alessio e che cazzo! Il vaso! Non sei a casa tua che puoi spaccare tutto." Sento urlare Lorenzo. Vorrei tanto essere lì e prenderli e pugni.
"Non me ne fotte un cazzo di questa merda, voglio parlare con lei e basta! " Sento urlare.
"Alessio smettila di fare il coglione." Dico ma non ricevo risposta. "Alessio cazzo!" Sbotto.
"Sono Lorenzo." Sussurra Lorenzo.
"Mettimi in vivavoce." Sussurro esaperato. Guardo la mia ragazza dormire tranquillamente appoggiata con la testa sui miei fianchi.
"Vai." Dice Lorenzo.
"Alessio ora sta calmo, riposati e quando ti svegli vedi cosa fare, se non succede nulla puoi venire fino a Napoli e picchiarmi, non ci sono problemi." Dico.
"Cosa cambierebbe? Se dormo non è che mi risponde." Dice Alessio ridendoci su.
"Fai come ti dico." Sussurro.
"Che hai in mente?" Chiede Alessio tornando serio.
"Se dormi lo scopri. " Dico.
"Ma.."
"Ma niente, non fare il coglione e dormi." Lo interrompo. Non può permettersi di restare sveglio in queste condizioni.
"Dove? Sul pavimento?" Chiede.
"No vai in camera di Serena e non toccare nulla." Gli sussurro e lui sbuffa. "Quindi va bene?" Chiedo.
"Eh va bene!" Sbotta e sento il rumore della sedia che striscia sul pavimento.
"Fai il bravo." Sussurro prima di staccare. Appoggio il telefono al comodino e mi sistemo sul letto. Voglio vedere il sorriso crescere sul suo volto, vedere il suo sorriso mi fa rinascere, mi fa venire voglia di pensare al mio futuro, il mio futuro con lei. Non avevo mai pensato al futuro, ma lei riesce a farmi pensare a questo. Voglio essere l'uomo che merita non il ragazzo che beveva e scopava fino ad un anno prima. Riprendo il mio telefono e cerco il numero di Rosy. Avvio la chiamata e dopo qualche squillo risponde.
"Alessio vuole parlarti." Dico.
"Anche tu?! Non gli parlo." Sbotta.
"Si è ubriacato perché Non riceve una tua risposta!" Dico alzando leggermente il tono di voce.
"Perché? Sono una sua amica giusto?" Dice.
"Se si ha paura di perdere una persona importante si reagisce male, dagli almeno un'opportunità per spiegare, se per te siete solo amici non ti dovrebbe interessare se lui ha commesso qualche sbaglio, sai com'è fatto, è istintivo." Dico.
"Ma..." Sussurra.
"Cosa?" Chiedo.
"Siamo andati a letto." Mi confessa. Sapevo che Alessio non se l era immaginato.
"Diglielo."
"No, mai." Dice con tono fermo.
"Perché? " Chiedo.
"Perché no!" Sbotta.
"Sempre meglio diglierlo." Dico e riporto lo sguardo sulla mia ragazza che continua a dormire.
"No.." Sussurra.
"Fai caso che io andassi a letto con qualcuna secondo te Serena preferirebbe che negassi o che le dicessi la verità? " Dico.
"Con chi vuoi andare a letto?" Sento una voce provenire al di fuori del telefono. Abbasso lo sguardo e incrocio i suoi occhi. Non riesco a capire cosa voglia intendere con questo sguardo, è un misto tra essere arrabbiati e preoccupazione. Non capisco.
"Verità." Sussurra Rosy.
"Quindi beh fa così,me lo prometti? " Dico e vedo Serena alzarsi dal letto. Guardo il suo corpo mezzo nudo muoversi per la stanza e mi viene voglia di scoparmela,tante volte.
"Và bene." Sussurra. La saluto e chiudo la chiamata. Siamo troppo gelosi e ora finiremo per discutere.
"Cosa c'è?" Chiedo guardandola mentre infila il jeans.
"Se vuoi andare a letto con qualcuna prego." Dice e abbottona il jeans. Mi alzo dal letto e mi avvicino a lei non mostrando emozioni in viso. Sembra spaventata da ciò che potrei fare e la cosa mi eccita.
"Davvero vuoi che vada a letto con un altra?" Dico avanzando verso lei che indietreggia.
"Se vuoi va pure." Risponde appoggiando le spalle al muro. Sorrido e mi avvicino sempre di più a lei. Mi piace questa situazione, almeno non stiamo litigando.
"Hai paura?" Chiedo.
"No." Sussurra. Appoggio una mano sul suo viso.
"Bene la vedi questa mano? Hai paura?" Chiedo. Lei scuote leggermente la testa e appoggia la mano sulla mia. Trattengo un sorriso e torno a pensare al discorso.
"La mia mano può farti del male fisico come io posso farne a te nei sentimenti, se non hai paura della mano non devi nemmeno avere paura dei miei sentimenti per te." Sussurro e porto l'altra mano al di sotto della maglietta che indossa. La sento rabbrividire sotto il mio tocco. Voglio che lei si fidi di me, non penso a nessuna in quel senso, non ho mai desiderato nessuna al di fuori di lei e sono convinto che non succederà più.
"Io..Fra ti amo, mi faccio prendere dal panico scusami." Ansima mentre mi sposta i capelli dalla fronte. Sorrido a questo gesto e porto entrambe le mani sul suo viso. Lo avvicino al mio e unisco le labbra alle sue. Sono così morbide e perfette sulle mie. A pensarci devo togliere il piercing per sentirle completamente, lei è la mia droga, da quando ho iniziato è impossibile smettere. La delicatezza con cui le mie labbra si appoggiano sulle sue serve per farle capire che non mi importa un cazzo del sesso, a me importa che lei sia qui, certo non nego che mi piaccia ma di lei mi basterebbe anche vederla sorridere o cantare a squarciagola le canzoni dei one direction mentre siamo in macchina,oppure vederla imbarazzata quando è insicura oppure vederla felice quando le dico le cose dolci. Mi basta solo questo per essere felice con lei, nient altro. Voglio un rapporto serio con lei, voglio che lei sia mia per sempre. Nella miavita voglio solo due donne, lei e mia mamma. Loro sono quelle a cui non rinuncerei mai, quelle che difenderei sempre.
Incrocio la lingua alla sua e sento un brivido lungo la schiena. Cosa mi fa questa ragazza ancora devo capirlo, ma so che è qualcosa di bello, tanto bello. Sento il suo corpo attendersi completamente al mio quindi porto una mano sulla sua schiena per aumentare il contatto. La sua mano scorre sul mio petto fino a fermarsi sull'elastico dei boxer, sospiro e le sposto la mano sulla mia schiena. Voglio solo baciarla. Anzi ci voglio provare. Premo le labbra sulle sue con più forza facendole appoggiare la schiena al muro. Appoggia le mani sul mio petto aumentando la distanza tra di noi. Mi spinge e si separa da me e la guardo con aria interrogativa.
"Che ti prende?" Le chiedo e lei abbassa lo sguardo.
"Non vuoi che.." Dice portando lo sguardo sul mio cazzo.
"Ma che dici? Volevo baciarti se poi non vuoi problemi tuoi." Dico e mi volto di spalle.
"Ma che problemi hai? Ti ho solo chiesto una spiegazione, cazzo." Dice e io prendo una maglietta e la metto.
"Nessun problema, solo che non puoi fare così." Dico mentre infilo la maglia.
"Così come? Ti ho fatto una domanda!" Dice e io metto un jeans.
"Ragazzina, sei adulta ora! Pensa a qualcos'altro da fare con me oltre il sesso!" Dico pur sapendo che io sono il primo a essere così.
"Parla il ragazzo perfetto che si scopava mezzo mondo prima di conoscermi!" Dice. Questa volta è scesa in basso.
"Tornatene a fare la santarellina del cazzo vai!" Sbotto. Mi sto irritando.
"Santarellina? Perché non mi ero scopata nessuno prima che arrivassi tu? Ma vai a fanculo, Francesco." Dice e torna a sedersi sul letto. Doveva succedere qualcosa, era troppo tempo che non litigavamo, era troppo bello per essere vero.
"Non ti fidavi di nessuno e ti sei fidata della persona sbagliata che stava tramando qualcosa alle tue spalle! Complimenti! Era meglio che restavi vergine così.." Vengo interrotto dalla sua mano che si posa sulla mia guancia.
"Che coraggio a rinfacciarmi questo! Stronzo sei, tanto." Dice e vedo una lacrima solcare il suo viso.
"Che coraggio nel darmi uno schiaffo!" Dico e mi metto le scarpe. Devo allontanarmi da lei,subito. Prima di impazzire.
"Dove cazzo vuoi andare? " Chiede mentre metto il giubbino.
"Lontano da te!" Sbotto e prendo le chiavi della macchina.
"Ho qualche malattia che scappi?" Sbotta e mi segue mentre vado in bagno.
"No cazzo! Io ho una malattia! Sono malato di te!" Urlo e la vedo fare un passo indietro e restare in silenzio. "Va via ti prego." Sussurro abbassando lo sguardo sulle mie mani appoggiate al lavandino.
"Io non vado da nessuna parte." Sussurra. Sento il cuore martellarmi nel petto e sento di poter andare avanti in questo modo, devo allontanarmi da questa ragazza.
"Me ne vado io." Sussurro e la sorpasso uscendo dal bagno.
"No." Sussurra.
"Cosa no?" Dico e incrocio i suoi occhi che sono lucidi.
"Niente vai." Sussurra e va a sedersi sul letto.
"Chiamami quando ti schiarisci le idee." Sussurro e guardo dritto alla porta la apro ed esco. Mi ci appoggio con la schiena e respiro affannosamente. Devo calmarmi, ha superato il limite e anche io. Berrei se sapessi dove, non posso girare per Napoli in cerca di un bar dove comprare qualcosa di forte. Non so cosa cazzo fare. Potrei aprire questa cazzo di porta ed affondare in lei dicendole che non importa ciò che ha detto e che anche io ho bisogno che mi tocchi perché mi fa stare bene. Ma non posso farlo perché non può essere così ogni volta, non posso essere dipendente da lei, non posso. Cammino per il corridoio dell'hotel tenendo i pugni stretti. Mi sto trattenendo dal correre da lei. Vorrei entrare in quella camera e sbatterla su quel fottuto letto e scoparmela. Prendo l ascensore ed esco dell'albergo. Passaggio per il lungomare cercando di scacciare tutti i pensieri che mi conducano a lei, ma so che è una cosa impossibile, tutto ciò che faccio in qualche modo è legato a lei. È la mia fottuta vita.

SERENA'S POV
Non posso credere dì aver litigato con lui qui, non posso credere che mi abbia dato della santarellina e che mi abbia rinfacciato il fatto che abbia aspettato prima di andare a letto con qualcuno, non lo credevo così. So che ha ragione, ma so anche che non lo vedrò per mesi dopo le feste di Natale e ho bisogno di lui, godermelo. Vorrei che fosse tornato in camera e che mi avrebbe detto che mi ama e che è un coglione invece di lasciarmi qui a piangere in una stanza d'hotel con la sua maglietta addosso. Avere la sua maglietta mi fa leggermente rilassare perché è come se fosse qui con me, odora di lui e questo mi piace, ma io voglio lui. È una discussione stupida, non può aver reagito così. Anche se l ha detto: sta diventando più maturo e si vede già da questo. Prima non ce l avrebbe fatta a starmi lontano, non si sarebbe mai comportato cosi, non mi avrebbe mai lasciata, nemmeno per un secondo. Anche se una cosa contraddice ciò che ha detto, il modo in cui mi ha attaccata, mai avrei pensato che arrivasse a questo. È stato cattivo nei miei confronti, tanto. Rifaccio il letto, cerco di non pensare a cosa è successo qualche ora fa, vorrei tornare indietro e non aprire gli occhi mentre parlava a telefono, non so con chi parlava e questo me lo dovrà dire. Mi siedo sul divanetto che c è in stanza e comincio a fissare il soffitto in attesa che torni. Sono sicura che tornerà,deve tornare.
Prendo il mio telefono e lo chiamo ma sento il suo telefono vibrare sul comodino. Sono tentata dal leggere cos ha su quel telefono, perciò lo prendo e comincio a guardarci sopra, non dovrei ma al momento non mi interessa. Apro whats app e sorrido, non parla con nessuno se non con me o gli altri dear jack. Apro la galleria e vedo delle sue foto bellissime che non avevo mai visto, così le seleziono e me le invio tutte. Trovo anche delle mie foto, molte mie foto. In una soni stesa sul letto e dormo senza vestiti, chissà di quando è. Mi accorgo che mi scatta più foto di quante me ne possa accorgere. Riposo il telefono e guardo al di fuori della finestra. Voglio averlo qui, abbracciarlo, fargli capire che non mi importa di cio che ha detto perché voglio restare per sempre con lui, sono tanto innamorata e mi fido più di lui che di me stessa.
Sento qualcuno bussare alla porta con le mani e sobbalzo. Mi salgono le lacrime agli occhi mentre corro ad aprire.

Scusate, sono pessima, ho avuto un blocco e mi dispiace tantissimo. Non riuscivo a scrivere..dovete ringraziare quel cretino di Pierozzi che mi ha fatto tornare la voglia di scrivere il 10 agosto, boh io lo amo troppo e non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di lui che appena mi vede con il disegno sorpassa tutti e viene da me💔
Spero vi sia piaciuto il capitolo, al più presto aggiorno anche changes❤

DOMANDE
-Vi ero mancata?
-Cosa succederà tra Alessio e Rosy? E tra Serena e Francesco?
-Volete il Pov di Serena o di Francesco a inizio del prossimo capitolo?

Passate a leggere changes ho davvero tante idee per quella storia e ci tengo❤

Buona giornata❤ continuo a 50 like e 20 commenti

Il Vero Amore ||Dear Jack 2Where stories live. Discover now