Capitolo 8

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FRANCESCO'S POV
Vorrei alzarmi da questo letto,ma qualcosa me lo impedisce. Apro gli occhi e trovo Serena appoggiata al mio petto. Il trucco sul suo viso è scomparso,ma è sempre bellissima. I suoi capelli sono scombinati e il viso è rilassato. È bellissima cazzo. La sposto dal mio petto facendo attenzione a non farla svegliare e recupero i miei jeans dove ho il telefono. Guardo l'orario e sono le cinque e mezza. Dobbiamo tornare presto se non vogliamo cacciarci nei guai. Torno sul letto e la guardo sorridendo per qualche secondo prima di stamparle un bacio sulla guancia.
"Amore sveglia." Sussurro e continuo a riempirle il viso di baci.
"Buongiorno." Bisbiglia tenendo gli occhi ancora chiusi.
"Sei bellissima" Sussurro e salgo al di sopra di lei.
"Ma dai." Sussurra e appoggia le mani sulle mie spalle. Ha ancora il lenzuolo sul corpo che non mi permette di vedere il suo fisico perfetto.
"Lo sei." Dico e sorrido. Non me ne andrei più.
"Che ore sono? " Domanda e sbadiglia.
"Le cinque e mezza." Sussurro e la guardo negli occhi. Mi abbasso su di lei e unisco le labbra alle sue. Incrocio la lingua alla sua, con le braccia mi stringe dietro il collo per attirarmi più vicino a lui.
"Immagina di svegliarti ogni giorno così.." Sussurro sulle sue labbra. Vivere con lei sarebbe un sogno, solo noi due.
"Sarebbe bellissimo.." Sussurra e bagna con la lingua il labbro inferiore. Le sue labbra sono di un colore più scuro dato il bacio che le ho dato.
"Io ti sposerò." Dico e sorrido.
"E se io non volessi? " Dice.
"Ti scoperei ogni secondo." Sorrido e le stampo un bacio sulla mascella.
"Bene." Ansima. "Preparati e chiama Lorenzo." Mi avvisa e mi sposta dal suo corpo. Almeno ora si alzerà e vedrò le sue belle tette e il suo bel culo.
"E va bene!" Mi alzo dal letto e le tiro le coperte dal corpo. "Ma vieni anche tu." Sussurro.
"Okkey." Risponde e si alza dal letto. La fisso mentre cammina per la stanza e credo di avere la bocca aperta.
"Che cazzo guardi?" Sussurra.
"Quanto sei bella." Sussurro e sento la mia eresione crescere. Cazzo che mi fa.
"Voglio vedere ora che fai..." Sussurra e si sgancia il reggiseno. Sfila le mutandine e si avvicina all'armadio. Mi avvicino silenziosamente e appoggio la testa alla sua spalla facendola sobbalzare.
"La smetti di provocarmi?" Sussurro e prendo una sua mano. Gliela appoggio sul mio cazzo per farle sentire cosa mi fa.
"Puoi restare anche così per me.." Geme. Prende dall'armadio reggiseno, mutande e una maglietta. Una mia maglietta che si è presa.
Comincia ad infilarli e io resto attento ad ogni movimento.
"Muoviti andiamo a svegliare quei due." Dico mentre infilo il jeans.
"Quello a doversi muovere sei tu." Fa l'occhiolino e Comincia a mettere il correttore sul suo viso già perfetto.
"Perché ti trucchi? Sei bella anche senza." Le dico avvicinandomi. Devo mettere solo le scarpe.
"Ci sono Lorenzo e Elena e non mi faccio vedere da nessuno senza trucco." Dice e mette una linea sottile di eyeliner.
"E perché io posso vederti?" Dico e le appoggio una mano sul fianco. Sobbalza e per poco non sbaglia la linea. Sorrido e guardo il nostro riflesso nello specchio.
"Perché tu sei tu." Sorride e mette il mascara.
"Fai una foto." Sorrido e le do il mio telefono. Tolgo la maglietta e appoggio le labbra sul suo collo.
"Fatto." Dice e mi mostra la foto. La adoro.
"Ti amo." Sussurro e rimetto la maglia.
"Andiamo." Dice e mi spinge da dietro le spalle.
"Con calma eh." Rido e cammino spinto da lei. Ci fermiamo davanti alla porta della stanza di Riccardo-ora è di Elena, ma dettagli- e ci guardiamo negli occhi. Ridiamo e ci chiedamo cosa fare.
"O entriamo e gli saltiamo addosso, o bussiamo." Dico e lei alza un sopracciglio.
"Mhm..la prima è più divertente. Poi dovremmo vendicarci per la foto che ci fece Elena quindi.." Dice e io sorrido scuotendo la testa. Sta per bussare ma la fermo. Ho dimenticato di dirle dì Riccardo.
"Appena puoi parla con Alessia, Riccardo sta davvero male.." Sussurro e tengo lo sguardo basso.
"Faccio quello che posso.." Sussurra.
"Ora svegliamo questi due scemi." Rido e spalanca la porta. Come immaginavo sono nel letto abbracciati con il lenzuolo che copre i loro corpi nudi. Serena mi guarda e io apro la fotocamera. Scatto una foto a questi due poi muovo il materasso con entrambe le mani. Aprono di scatto gli occhi e io e il mio amore ridiamo.
"Sveglia piccioncini." Dico.
"Un attimo." Bisbiglia Lorenzo alzando un braccio.
"Ma uscite cazzo!" Urla Elena e si copre con il lenzuolo. Rido ed esco dalla stanza. Mentre sto per sedermi sul divano sento un peso appoggiarsi alla mia schiena.
"Amore." Sussurro e le mantengo le gambe.
"Mi mancherai." Sussurra e appoggia la testa alla mia spalla. Anche lei mi mancherà. È difficile starle lontano, ma da oggi in poi non potrò più venire a trovarla data la maglia nera.
"Anche tu." Sussurro e mi siedo sul divano tenendola dietro di me.
"Quel cretino non si muove, dobbiamo andacene." Mi lamento e accarezzo la sua gamba.
"Che fa, sono ancora le sei meno dieci." Sussurra e appoggia le labbra sul mio collo.
"Cazzo." Ansimo mentre porta le mani al di sotto della mia maglia dietro la schiena. Continua a succhiare la pelle sul mio collo.
"Quando torni?" Sussurra e si alza in piedi sul divano. Già soffro perché si è allontanata da me, non oso immaginare cosa accadrà nei prossimi giorni.
"Appena posso." Rispondo e mi volto per guardarla. Sorride e viene a sedersi sulle mie gambe.
"Riccardo come sta? " Chiede e appoggia le mani sulle mie spalle.
"Te l'ho detto, una merda." Sussurro.
"Vedo che posso fare con Alessia, ma se lo vuole far soffrire sarò la prima a dirle di stargli lontano." Dice. Ha ragione e capisco Riccardo perché ci sono passato anche io. È bruttissimo vedere la ragazza che ami con un altro ragazzo. Questa ragazza seduta sulle mie gambe mi ha stregato, quando la vedo non capisco più niente, mi ha fatto capire cosa significa amare. Ho capito che essere un cattivo ragazzo non serve a niente e che sapere che una persona mi ama è una sensazione bellissima. Senza lei non sarei un cazzo, senza lei potrei morire.
"Se vuole farlo soffrire è meglio che si allontani, credimi." Dico.
"Quindi quando stavo con Jonas dovevo starti lontana e perderti? Ma anche no!" Dice e sorride.
"Beh no, io ti volevo tenere lontana ma i sentimenti hanno avuto la meglio." Sorrido e appoggio la fronte alla sua.
"Credo che niente ci separerà." Sussurra. Lo credo anche io.
"Niente." Dico e appoggio le labbra alle sue. La bacio delicatamente e lei sorride.
"Ah, noi saremmo i piccioncini?" Ci voltiamo di scatto spaventati e vediamo Elena e Lorenzo.
"Credo che niente ci separerà" Dice Lorenzo con tono di chi vuole prendere in giro. Io scuoto la testa irritato, ma Serena non se la tiene. Si alza dalle mie gambe e comincia a rincorrere Lorenzo.
"Brutto stronzo me la paghi." Urla e prende un cuscino.
"Francesco ferma la tua ragazza per favore." Dice Lorenzo quando mi si avvicina per scappare dalla 'mia fidanzata in furia'. Sto per alzarmi ma un cuscino mi vola dritto in faccia.
"Cosa hai fatto?" Dico con conto tono arrabbiato.
"Ops." Dice e si nasconde dietro Elena. Lorenzo ride.
"Me la paghi la prossima volta, ora dobbiamo andare." Dico e mi avvicino. Dobbiamo tornare presto a Roma, altrimenti potrebbero scoprire che siamo stati via.
"Ti amo." Sussurra nel mio orecchio poi mi stampa un bacio per salutarmi.
"Allora andiamo?" Chiedo a Lorenzo.
"Andiamo." Mi passa il casco e usciamo di casa. Quanto cazzo mi mancherà.

Il Vero Amore ||Dear Jack 2Where stories live. Discover now