Capitolo 9

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SERENA'S POV
Non ci posso credere. La mia migliore amica è seduta a terra rannicchiata e tiene qualcosa in mano. Cosa le sta succedendo?
"Ale? " Sussurro, preferisco non avvicinarmi perché potrebbe respingermi.
"Lasciatemi stare cazzo." Urla. Sta piangendo. Cazzo non so che fare.
"Che succede? " Chiedo e chiudo la porta.
"Ho troppa paura Sere.." Piange senza alzare lo sguardo.
"Di cosa? Spiegamelo." Le dico e mi avvicino. Non riesco a capire di cosa ha paura e soprattutto perché si comporta così.
"Ecco guarda è positivo, bello eh?" Dice alzando per la prima volta lo sguardo verso me e mostrandomi un test di gravidanza. Perché sta così male? Avere un figlio deve essere una cosa bella, perché lei sta così? Quasi non piango dalla felicità per la notizia che mi ha appena dato. Non capisco questa sua disperazione, non capisco perché sta creando tutto questo e soprattutto non comprendo il suo comportamento nei confronti di Riccardo.
"Non sei felice? Quel bimbo è frutto dell'amore tra te e Riccardo." Le dico.
"No Sere la paura è più forte." Dice. Mi siedo accanto a lei e la guardo negli occhi.
"Di cosa hai paura?" Le chiedo. Distoglie lo sguardo dal mio e lo abbassa di nuovo.
"Ho la certezza che i ragazzi faranno successo e Riccardo si dimenticherà di me, già adesso è distante figurati tra qualche mese. Sarò una madre ed è una cosa bellissima ma non voglio che Riccardo si allontani." Dice.
"Capisco la tua paura, ma Riccardo ti ama e mi ha detto che ti sente lontana. Riccardo ti ama, puoi starne certa. Ora alzati e sorridi." Le dico. Non credevo che avesse tutti questi dubbi.
"Lo so mi sono allontanata da lui per soffrire meno." Sussurra.
"Come puoi solo pensare che sia la cosa giusta da fare?" Chiedo.
"Perché lui non vorrà più vedermi. Sarò, anzi saremo, solo un peso per lui. Avrà tante di quelle nelle ragazze ai suoi piedi quando uscirà dalla scuola che si scorderá facilmente, ne sono sicura." Sussurra non smettendo di piangere. Mi avvicino e la stringo a me. Stringe le braccia attorno al mio collo e piange sulla mia spalla. Non la credevo così sensibile.
"Ascoltami, Riccardo non ti abbandonerá nè ora né mai." Sussurro mentre la abbraccio.
"Ho paura Sere.." Sussurra e mi stringe forte.
"Francesco mi ha lasciata dopo tutte le cazzate che ho fatto? No, quindi perché dovrebbe farlo Riccardo. Lui ti ama." La rassicuro.
"Non puoi mettere a paragone te e Francesco e me e Riccardo."Dice e si separa dall'abbraccio.
"Perché tutti dicono così? Ci amiamo come vi amate anche voi. Non abbiamo niente di tanto particolare.." Sussurro.
"Lui non vive senza te, tu non vivi senza lui. Siete inseparabili non vi lascereste mai. " Mormora e si asciuga le lacrime.
"E non potete esserlo anche voi? Non devi avere paura. Mai." Le dico. Mi guarda senza rispondere a guarda le mie braccia.
"Che hai fatto lì?" Chiede guardando la fascia attorno al mio polso. Ormai non fa più male, prima di uscire dall'ospedale mi hanno detto che non è niente di grave e che il dolore che sentivo era per la botta che ho preso, tra qualche giorno posso sostituirla con un polsino.
"Storia lunga." Dico e mi ricordo che quella stronza di Ilaria deve ancora pagarmela. "Ora facciamo una cosa, chiama Riccardo e chiedigli se stasera può venire qua e che dovete parlare, gli parli di tutte le tue paure poi ti prendi tutto il tempo che vuoi per decidere ciò che devi fare. Okkey?" Le dico guardandola dritto negli occhi.
"Va bene..." Sussurra. Per fortuna si è arresa.
"Riccardo è arrabbiato con te per una cosa che ho visto e che, mi sembra ovvio,gli ho detto. Perché ti stavo baciando con quel ragazzo vicino casa mia?" Le chiedo. Apre gli occhi come se non avesse mai fatto niente.
"Io non ho baciato nessuno che cazzo dici?" Dice guardandomi dritta negli occhi.
"Ma come? Io ti ho vista." Dico.
"Non lo stavo baciando, ho capito chi intendi." Sussurra. "Era mio cugino,stava aspettando che lo venissero a prendere per tornare a casa sua e lo stavo abbracciando. Ah e il bacio era evidentemente sulla guancia." Spiega. Cazzo abbiamo creato un casino.
"Sembrava che vi stesse baciando, davvero." Dico dispiaciuta.
"Ah.." Sussurra. Il silenzio prende possesso della stanza e la cosa sta diventando un pochino imbarazzante. Guardo le mani di Alessia che sta guardando il test. Sorrido.
La suoneria del mio telefono rimbomba nella stanza rompendo il silenzio.
"Pronto?" Rispondo senza vedere chi è.
"Amore."Sussurra Francesco.
"Siete arrivati?" Chiedo sorridendo. Sono felice che mi abbia chiamata.
"Da tempo, ora stiamo andando in studio e ho pensato di chiamarti. Mi manchi." Sussurra probabilmente per non farsi sentire dagli altri che gli darebbero dello sdolcinato.
"Anche tu mi manchi." Sussurro e guardo Alessia che mi sta sorridendo.
"Che fai? " Chiede.
"Sto con Alessia." Sussurro.
"Oh..puoi parlare?" Chiede preoccupandosi.
"Si, tranquillo." Dico.
"Ti ricordi di quel famoso viaggio a Napoli? Beh sto organizzando tutto." Sussurra e io sorrido.
"Non vedo l'ora. " Dico. Mimo ad Alessia di chiamare Riccardo ma lei scuote la testa.
"Vai muoviti." Dico ad Alessia.
"A fare cosa ?" Dice Francesco.
"Non a te idiota!" Rido e obbligo Alessia a chiamare Riccardo.
"Ah." Sussurra.
"Dici a Riccardo di rispondere." Gli dico e lui subito lo fa.
"Dobbiamo parlare, stasera puoi venire qua?" Dice Alessia senza perdere tempo.
"Okkey a stasera." Sussurra e attacca la chiamata.
"Ci vediamo stasera amo" Dice Francesco e attacca la chiamata prima che possa chiedergli spiegazioni.
"Ma che cazzo?" Urlo e faccio cadere il telefono sul pavimento.
"Riccardo viene con lui in moto." Mi spiega Alessia e io sorrido. Finiremo per vederci ogni sera di questo passo.
Mi alzo dal pavimento e tendo le mani ad Alessia che sorride e si alza.
"Andiamo su." Sussurro.
"Dove?" Chiede guardandomi.
"A darti un aspetto migliore,stasera vedi Riccardo." Dico e le prendo il polso.
"Tu sei malata." Dice.

Il Vero Amore ||Dear Jack 2Where stories live. Discover now