Capitolo 13

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SERENA'S POV
"È da più di dieci giorni che non ti sfioro,non ne posso piu."Sussurra mentre chiude la porta appoggiandomi contro.
"Fa presto ti prego." Sussurro e appoggio le mani sul suo petto.
"Perché cazzo hai messo il leggins? Mi è venuto duro solo a guardarti,cazzo." Sussurra e io sorrido.
"Mi scusi non lo farò più" Dico e lo guardo prima di appoggiare una mano sul rigonfiamento dei suoi pantaloni. Gli scappa un gemito e io comincio a portarlo verso il letto. Si stende tenendo le gambe fuori. Appoggio le ginocchia tra le sue gambe e gli sbattono il pantalone. Prende un respiro e mi sfila la felpa assieme al reggiseno.
"Oh cazzo." Esclama. Sapevo di essergli mancata ma non fino a questo punto. Mi guarda voglioso e io ricambio lo sguardo. Gli sfilo il giubbotto e in seguito la maglia. Sento un fuoco provenire dal mio basso ventre. Cazzo è troppo. Mi abbasso su di lui e lo bacio.
"Non perdiamo tempo, non ce la faccio." Geme sulle mie labbra. Gli abbasso il pantalone sulle gambe. Con uno scatto toglie le scarpe e io gli sfilo il pantalone.
"Mi sei mancato un casino." Sussurro poi riprendo a baciarlo mentre lui mi abbassa il leggins assieme alle mutandine. Mi fa passare sotto di lui e io gli sorrido. Appoggia la bocca poco sotto al mio seno e comincia a succhiare la pelle. Le gambe mi tremano e la vista sta già iniziando a cedere. Continua a succhiarmi la pelle per almeno quelli che mi sembrano due minuti.
"Sei mia. " Ansima e si appoggia su di me. Gli blocco la testa tra la mia spalla e il mio collo e comincio a succhiare la pelle tra collo e spalla.
"Sei mio." Sussurro una volta che il segno è abbastanza evidente. Gli sfilo i boxer e tira un sospiro di sollievo. È così abbiamo bisogno di contatto fisico.
"Prendi il preservativo dalla tasca del mio giubbino." Ansima. Allungo la mano verso il suo giubbino e prendo il pacchetto celeste. Lo apro e glielo metto. Lui sorride e comincia a spingere in me. Spinge fino in fondo e sento le gambe tremare per il troppo piacere. Nel frattempo continua a baciarmi, con movimenti dolci entra ed esce tante volte quante bastano per farmi venire. Dopo qualche secondo viene anche lui e toglie il preservativo.
"Oh aprite! Ma ci sentite? Sto bussando da tre ore." Urla Riccardo battendo le mani sulla porta.
"Cazzo vuoi?" Urla Francesco alzandosi dal letto e mettendomi il suo giubbotto addosso.
"Che cazzo state facendo?" Urla credendo che non sentiamo. Francesco gira la chiave della porta e la apre leggermente in modo da vedere Riccardo.
"Sto scopando non rompere." Gli dice. Menomale che è Riccardo.
"Mado già l'altra sera tu e Alessio vi siete portati quelle in camera." Dice e io comincio ad andare in panico. Lui e Alessio hanno fatto cosa?
"Hai fatto cosa?" Urlo e mi alzo tenendo il suo giubbotto appoggiato al mio corpo nudo.
"Oh Riccardo! Se l'è portate Alessio. Gli avevo detto di no! Io me ne sono stato in bagno mentre facevano quello che dovevano fare tutti e tre." Si difende. "Amo ti ho pure chiamata e ti avevo detto che stavo in bagno perché mi scocciavo di stare con gli altri." Dice. Questo è vero.
"Sabato?" Chiedo.
"Si sabato." Rispondono lui e Riccardo insieme.
"Allora è vero." Sussurro. Mi avvicino a Francesco e mi stringo al suo petto per guardare Riccardo.
"Però siete belli dai. " Sussurra facendo l'occhiolino.
"Lo so che tua sorella è bona." Dice Francesco e appoggia una mano sul mio fianco.
"È mia sorella mi sembra ovvio." Dice Riccardo.
"Tua sorella infatti non ha preso da te." Dice Francesco e poi ride.
"Vi aspettiamo giù." Dice Riccardo dandoci le spalle e scendendo di sotto.
"Non lo capirò mai." Dice scuotendo la testa.
"Ha ragione lui." Lo prendo in giro.
"Smettila troia." Dice e mi lancia le mutandine e il reggiseno.
"Cosa hai detto?" Urlo facendo la finta arrabbiata.
"Troiaa." Dice mentre mette i boxer.
"Vaffanculo stronzo dì merda." Urlo e gli lancio un cuscino.
"L unica parola non volgare di questa frase è di" Dice deridendomi. Metto il broncio e riprendo a vestirmi.
Dopo qualche minuto siamo pronti e scendiamo di sotto uno abbracciato all'altra.
"Ma voi due non sapete mai aspettare?" Chiede Alessia sorridendo.
"No." Risponde Francesco sorridendo.
"Stasera andiamo a ballare?" Propone Alessio. Alzo lo sguardo e comincio a fissare il viso di Francesco. È bellissimo.
"Si dai." Dice Lorenzo poi stampa un bacio sul collo a Elena che socchiude gli occhi.
"Noi no." Dice Riccardo ricordandoci che Alessia è incinta e non può venire con noi. "Ma andate noi restiamo qua."
"Chi viene quindi?" Chiede Alessio.
"Tutti tranne loro due." Dice Alessandro.
"Noi dobbiamo prepararci." Si lamentano Laura ed Elena.
"Per me basta stare con Francesco poi.." Sussurro guardandolo,Anzi fissandolo. Sono in uno stato di trans verso lui. È bellissimo e lo amo, più di ogni cosa. Mi piace l'equilibrio che si è creato tra di noi e non voglio che si rompa. Non avrei mai pensato di dirlo, ma la distanza ci sta unendo.
"Smettetela siete troppo azzeccosi!" Dice Alessio interrompendo il nostro gioco di sguardi.
"Sono innamorati Alessio!" Sbotta Alessia.
"Facessero gli innamorati da un'altra parte." Dice Alessio e si siede a braccia conserte sulla poltrona.
"Alessio stai zitto che poi finisce male." Dice Francesco.
"Basta mado!" Urlo esasperata. "Andiamo a cambiarci." Dico rivolta a Elena e Laura.
"No amo aspetta vieni con me,sono le cinque e venti ed è ancora presto. Per le sette stiamo qua." Sussurra Francesco.
"Va bene.." Sussurro e tutti ci guardano sorridendo.
"Dove andate ?" Chiede Riccardo a Francesco mentre prendo il giubbino dall'armadio all'ingresso. Prendo un giubbino nero abbastanza caldo,dato che la temperatura fuori non è una delle migliori.
"A fare un giro." Risponde sorridendo.
"Tutti felici e io solo come uno scemo! " Si lamenta Alessio.
"Eccomi." Esclamo.
"Andiamo." Dice Francesco prendendomi la mano. Salutiamo con il cenno della mano e usciamo di casa .
"Con che macchina andiamo?" Chiedo.
"La tua!" Dice e io lo guardo storto. Senza le chiavi è un po difficile.
"Le chiavi coglione." Dico e alzo gli occhi al celo.
"Eccole stronza." Tira fuori dalla tasca del giubbotto le chiavi della mia macchina. Lo guardo come in cerca di una soluzione logica sul fatto che lui abbia le mie chiavi. Quando le ha prese?
"Erano all'ingresso e ho pensato di prenderle. "Spiega e io sorrido mentre lo spingo verso la mia macchina.
"Non parli più? " Chiede mentre viene trascinato alla macchina.
"Zitto ed entra." Ordini con fonti tono severo.
"Serena, cosa cazzo dici. Per strada? Non si fa!" Dice per prendermi in giro. Certo che quando ci si mette sa trovare tutti i doppi sensi.
"Muoviti, entra in macchina." Ordino e lui sbuffa prima entrare. Mi siedo sul sedile passeggero e lo guardo mentre si siede.
"Dove andiamo?" Chiede guardandomi e sorridendo.
"Pensavo che decidessi tu." Dico.
"No, lascio scegliere a te." Sussurra e appoggia una mano sulla mia coscia.
"Mhm..andiamo a Viterbo, ti faccio conoscere Noemi e Virginia." Sussurro.
"Cioè?" Chiede.
"Le figlie di Rosanna, le mie sorelle praticamente." Spiego. "Sbaglio o te lo dissi già?" Chiedo e lui distoglie lo sguardo fischiettando.
"Allora andiamo!" Dice mettendo in moto la macchina. Si immette in strada e appoggia la mia mano sulla sua gamba.
Comincio a guardare il paesaggio, ormai il sole è tramontato da un po e, dato che oggi ci è stata una bella giornata anche se è dicembre, il celo è tinto con tanti colori, dell'azzurro all'arancione, dal giallo al rosa. Non so perché ma i colori del tramonto mi infondono tranquillità, mi sento in pace con il mondo, soprattutto in estate al mare, vedere calare il sole nel mare è uno spettacolo a cui si può assistere ad ogni giorno. Con un bacio di Francesco sarebbe bellissimo, ancora più bello.
"A cosa pensi?" Mi chiede. Ormai ho già la testa appoggiata alla sua spalla. Quando guida mi piace restare appoggiata con la testa sulla sua spalla perché non voglio separarmi da lui nemmeno per un secondo. Ormai passiamo pochissimo tempo assieme e voglio godermelo finché sarà ancora qui.
"Guardavo il cielo." Sussurro e continuo a guardare il cielo.
"Cosa ha di tanto bello?" Chiede.
"È come i tuoi occhi." Dico.
"Eh? Scherzi?" Ride.
"Non per il colore." Sorrido e alzo la testa per guardarlo. Lui ovviamente non può perché sta guidando.
"E per cosa allora?" Chiede e appoggia la mano destra sulla mia coscia per qualche secondo prima di toglierla per appoggiarla al volante.
"Mi ci perdo dentro." Sussurro.
"Oh ora sei tu quella che fa la romantica per avermi ai suoi piedi? " Chiede, ma nel frattempo sorride scuotendo la testa.
"Ogni tanto posso essere anche io quel tipo di persona non trovi? " Dico e riappoggio la testa al seggiolino.
"Si, hai ragione." Sussurra con tono menefreghista. Lo fa per prendermi in giro e non lo sopporto, lui lo sa e lo fa apposta. Decido di lasciargliela passare per non dargliela vinta.
"Allora chi è questa Rosy? " Chiedo.
"Non l'ho vista di persona, però Alessio parla spesso con lei a telefono e mi ha detto che l'ha conosciuta in un locale. Non vuole parlarne con nessuno, dice che non è tanto importante per lui, ma io non credo sia così." Spiega e io ascolto ogni sua parola. È così bello stare con lui, ringrazio chiunque me l abbia mandato.
"Fisicamente com'è?" Chiedo.
"Rossa,occhi verdi, ci ha detto solo questo." Sussurra.
"E a te potrebbe piacere? " Chiedo. Non so perché gliel'ho chiesto, mi andava e basta.
"Non potrebbe piacermi nessuna al di fuori di te." Dice e io sorrido. Ormai siamo arrivati e sta cercando un posto libero dove parcheggiare la macchina.
"Amo un posto lì." Dico e lui si ferma e parcheggia. Scendiamo dalla macchina e lui la chiude con la chiave che ha il telecomando automatico.
Cominciamo a passeggiare, Francesco tiene un braccio sulla mia spalla.
"Perché hai paura che mi piacciano altre?" Mi chiede.
"Era semplice curiosità." Sussurro e guardo nella vetrina di un negozio di scarpe. Ci sono tacchi altissimi, pensare che prima di conoscere Francesco li usavo tutti i giorni mi mette i brividi perciò decido di guardare altrove.
"Comunque ricorda che ho occhi solo per te, le altre sono nulla." Sussurra e io sorrido.
"In queste due settimane hai conosciuto qualche nuovo amico? " Chiede.
"No, te ne avrei parlato." Sussurro. Passiamo per il bar che ormai conosco benissimo perché è accanto al negozio dove lavoro.
"Oggi sei in veste di cliente? " Chiede un ragazzo alle nostre spalle. Riconosco subito la sua voce, è Manuel, il ragazzo che lavora nel bar.
"Eh si." Sussurro sorridendogli. Francesco mi stringe più forte a sè.
"Come mai non sei a lavoro? " Chiede.
"Perché Rosanna mi ha dato le ferie. Ti mancherò lo so." Rido. Ogni volta che c'è da cambiare le banconote in monete, puntualmente vado al bar a chiedere e lui è sempre alla cassa.
"Si, ma credo che qualcuna comunque ti sostituirà." Sussurra.
"Dai può essere che venga Virginia." Sussurro facendogli l'occhiolino. Spera ogni volta che sia lei perché gli piace. Quando la vede la mangia con gli occhi,ma lei sembra non accorgersene.
"Oh speriamo!" Esclama e io sorrido.
"Lui deve essere Francesco!" Dice e lo guarda.
"Si." Sbotta lui. È geloso, si vede.
"Piacere sono Manuel." Si presenta e stringe la mano al mio ragazzo che resta impassibile in viso.
"Ci vediamo, voglio presentare Francesco a Virginia e Noemi." Sussurro e sorrido.
"Ci vediamo." Sorride e si allontana.
Francesco si separa da me e mette le mani nelle tasche dei pantaloni. Entriamo nel negozio di Rosanna e appena entriamo ci guardano con aria di stupore.
"Hai deciso di tornare a lavorare?" Mi chiede Rosanna sorridendo.
"No, vi ho portato il nuovo commesso." Sorrido e prendo Francesco per mano.
"È un piacere rivederla." Sussurra e sorride. Lascia la mia mano e io non comprendo perché si comporti in questo modo.
"Ma allora è vero che lui è il tuo ragazzo" Dice Noemi con sguardo di chi ha appena visto un fantasma.
"È ovvio che è vero." Dico e sorrido.
"Io sono Noemi." Si presenta.
"Piacere Francesco." Sussurra e le porge la mano.
"Io sono Virginia." Si presenta sorridendo. Francesco stringe la mano anche a lei poi torna a mettersi a braccia conserte.
"Come mai da queste parti?" Chiede Rosanna sorridendo.
"Siamo venuti per fare una passeggiata." Spiego e guardo Virginia e Noemi che stanno fissando il mio ragazzo. Le incenerisco con lo sguardo e loro tornano a sistemare i vestiti.
"Che ne dite di venire a cena da noi stasera? " Propone Rosanna.
"Dobbiamo uscire con gli altri..altrimenti saremmo venuti molto volentieri." Dico. A proposito di stasera, devo prendere qualcosa da mettere perché non ho voglia di cercare nell'armadio. Già so quale vestitino mi piace, devo solo provarlo.
"Noee, mi prendi quel vestitino che mi piace? Quello nero." Le dico. "Voglio provarlo."
"Quale? Quello scollato sulla schiena?" Chiede.
"Si." Rispondo e lei va dritta al vestito. Fa freddo, ma basta un giubbino. Nel locale farà molto caldo.
"Ecco." Me lo passa e io vado nel camerino a provarlo. Francesco mi segue e si appoggia accanto al camerino. Mi spoglio e infilo il vestito che mi piace molto. Chiamo Francesco che si affaccia dalla tenda e guarda il mio riflesso nello specchio con gli occhi spalancati. Il vestito è aderente e ha lo scollo all'Americana e dietro ha una scollatura con tessuto trasparente.
"Com'è? " Chiedo. Lui decide di dover entrare nel camerino.
"Difficile da togliere." Sussurra sul mio collo.
"Lo prendo? Lo metto stasera." Dico.
"Va bene." Sussurra ed esce. Mi rivesto e vado alla cassa da Rosanna.
"Quanto viene questo?" Chiedo.
"Prendilo come regalo di Natale." Sussurra sorridendo.
"Ma no..sul serio, so vedere quanto costa." Le dico, ma non faccio nemmeno in tempo che stacca il cartellino e mette il vestito nella busta. Francesco sorride e io sbuffo e abbraccio Rosanna per ringraziarla.
"Ci vediamo!" Saluto tutte e Francesco fa lo stesso. Usciamo dal negozio e continuiamo a passeggiare in silenzio. Ogni tanto riconosco qualche volto familiare, le stesse persone che percorrono questa strada ogni giorno. Il silenzio di Francesco mi sta facendo impazzire, non capisco cosa gli sia preso all'improvviso. Mi viene voglia di strozzarlo.
"Qualcosa non va? " Chiedo mentre siamo fermi davanti ad una vetrina.
"No." Sbotta e riprende a camminare. Lo seguo e mi stringo al suo braccio, fa per toglierlo ma poi decide di non farlo.
"Perché mi rispondi così?" Chiedo, ma lui prende un respiro e resta in silenzio.
"Sono le sei e venti, torniamo alla macchina." Dice ignorando totalmente la mia domanda.
"Va bene, ma rispondi." Dico.
"Te ne parlo in macchina." Dice e resto in ansia fino a quando non arriviamo alla macchina. Entriamo e guardo Francesco in attesa di una risposta. Cosa può avergli dato tanto fastidio?
"Non ce la faccio a vederti flirtare con quello, ho capito che ormai sono di troppo." Dice tutto ad un fiato e io lo guardo con aria divertita. Come può solo pensare che mi piaccia Manuel? Cioè è simpatico ed anche carino ma nemmeno se non stessi con Francesco vorrei avere una relazione con lui.
"Scherzi vero?" Dico sorridendo.
"No, almeno lui ci provava." Dice.
"Non credo, ma se fosse così non ti preoccupare. Io voglio solo te." Dico guardandolo dritto negli occhi. Distoglie lo sguardo dal mio e fissa il volante.
"Scusami." Sussurra e io mi sporgo verso di lui per baciarlo.
"Non pensare mai più una cosa del genere, va bene?" Sussurro sulle sue labbra.
"Va bene."Sussurra e premi di nuovo le labbra sulle sue. Appoggia le mani sulla mia schiena e incrocia la lingua alla mia. Sorrido e riprendo a baciarlo.
"Andiamo." Sussurra e io torno a sedermi per bene.
"Allora che ne pensi del vestito?" Chiedo sorridendo.
"Che ti sta bene e che sei scopabile , ma solo da me." Dice e si immette in strada.
"Ovvio,solo da te." Dico e lui sorride.
Dopo mezz'ora siamo a casa. Alle sette precise. Bussiamo alla porta e ci apre Elena.
"Sono arrivati i signorini!" Esclama e io scuoto la testa.
"Andiamo a prepararci dai." Dico ed entro in casa. Francesco chiude la porta e mi segue. Appena entriamo in salotto notiamo una ragazza rossa seduta accanto ad Alessio. Cosa ci fa qua?
"Sere, Fra, lei è Rosy." Ci presenta Alessio mettendo una mano dietro la testa. È proprio una bella ragazza e ad Alessio deve piacere davvero molto dato il suo comportamento.
"Aspetta, cosa ci fa lei qua?" Chiedo guardando Alessio.
"Lo abbiamo obbligato a chiamarla." Mi informa Alessia.
"Bene." Rido. "Andiamo a vestirci."
"Subito." Dice Elena e stampa un bacio a Lorenzo prima di cominciare a salire in camera mia.
"Rosy se vuoi puoi salire anche tu." Le dico sorridendo.
"Va bene." Sorride. Stringo le braccia al collo di Francesco e gli stampo un bacio più salgo di sopra.
"Vi aspetto." Dico riferita ad Alessia, Laura e Rosy.
Salgo in camera e trovo Elena con le braccia sui fianchi che mi guarda scuotendo la testa.
"Che succede? " Chiedo guardandola.
"Leva quel coso che avete lasciato tu e il tuo ragazzo per favore." Dice indicando il preservativo a terra. Arrossisco e lo tolgo prima che possano vederlo le altre.
"Quello scemo non l'ha buttato." Sussurro ridendo.
"Tranquilla scherzavo." Sussurra.
"Menomale che non c'erano tutte, se no sai che figura di merda." Dico e mi siedo sul letto.
"Com'è stato? " Chiede. Arrossisco ma decido di rispondere.
"È stato diverso dalle altre volte, non so, sarà perché non ci vedevamo da due settimane. Poi lui è qualcosa di unico, è dolcissimo ma anche perverso. Poi era geloso di Manuel quello del bar affianco al negozio." Ascolta ogni mia parola sorridendo.
"Un anno fa non avrei mai detto che ti saresti innamorata in questo modo. Non eri nemmeno amica con i ragazzi." Sussurra.
"Nemmeno io avrei mai detto che tu avresti scopato a casa di tua mamma." Sorrido e lei mi da uno schiaffo sul braccio.
"La cosa che più mi ha sconvolta è che sono mesi che non mi cerca, in fondo sono solo andata a letto con il mio ragazzo ed era ora. Mi ha sempre trattata come una bambina e tutti i ragazzi si stancavano di questa situazione e mi lasciavano." Abbassa lo sguardo e io la abbraccio.
"Scusate se ci abbiamo messo tanto, ma mi è venuto un attacco di vomito." Dice Alessia entrando in stanza seguita da Laura e Rosy.
"Tutto bene ora?" Chiedo.
"Si." Sussurra e si siede accanto a noi sul letto. "Preparatevi, io vi aiuto. "
"Allora, potete prendere quello che volete basta che mi ridate i vestiti." Dico e Elena corre ad aprire l'armadio.
"Vado a prendere qualcosa di sotto, preferisco i miei vestiti." Dice e scende di sotto.
"Io mi vesto." Dico e comincio a spogliarmi.
"Posso entrare? " Chiede Francesco fuori alla porta. Mi guardo intorno e sono tutte vestite tranne me. Quindi può entrare.
"Vieni." Dico. Apre la porta e appena mi vede comincia a fissarmi.
"Ti devo dire una cosa, vieni un attimo." Sussurra mettendo una mano dietro la testa. Esco dalla stanza, ho messo almeno la felpa nel caso salisse qualcuno.
"Vedi che ho lasciato il preservativo a terra, non lo far vedere a nessuno." Sussurra e mi fa appoggiare con la schiena al muro.
"Troppo tardi, l ha visto Elena." Sussurro.
"Vabbè fa niente." Sussurra e appoggia le labbra sulle mie. Le sue mani passano sul mio sedere e io rabbrividisco.
"Oh no, andatevene da un'altra parte." Dice Elena interropendoci.
"Non stavamo per fare.." Sussurro cercando di spiegare, ma lei è già entrata in camera.
"In realtà un ditalino in corridoio con altre otto persone in casa non sarebbe male. " Sussurra e io lo spingo ridendo.
"Ci vediamo dopo." Sussurro. "Ti amo." Aggiungo prima di entrare in camera.
"Che ore sono?" Chiedo.
"Le otto meno dieci." Dice Alessia.
"Sere, qui siamo rimaste colpite dal modo in cui ti guarda Francesco." Dice Laura. Ma che abbiamo io e lui di tanto speciale?
"Come?" Chiedo e sfilo la felpa.
"Non lo sappiamo. È solo che se un ragazzo mi guardasse così morirei." Dice Rosy.
"Boh, mi guarda sempre così a dire il vero." Dico e prendo il vestito dalla busta.
"Ve l'ho detto, voi non siete abituate." Dice Alessia.
"Già.." Dice Elena guardandomi. Abbasso lo sguardo e arrossisco.
"Abbiamo preso questi." Dice Laura mostrandomi i vestiti per lei e per Rosy.
"Va bene." Sussurro e infilo il vestito. Ci vestiamo tutte poi mettiamo i tacchi e ci trucchiamo. Scendiamo di sotto una volta pronte.

Ciauu❤ Ho scritto questo capitolo già qualche giorno fa ma solo ora siamo arrivati a 50 like..ho scritto gia buona parte del prossim. Spero che il capitolo vi sia piaciuto..

Continuo a 50 like e 20 commenti.🌹

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Ah e un'altra cosa, Non ve lo dico mai ma vi amo❤

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