Capitolo 20

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SERENA'S POV
"C-cosa?" Sussurro mentre accarezzo nervosamente i capelli di Francesco che è appoggiato alla mia pancia.
"Tranquilla niente su quel coglione." Dice e io mi tranquillizzo in un certo senso,ma non sono ancora calma del tutto.
"Su chi quindi?" Chiedo.
"Abbiamo portato Alessia in ospedale perché ha avuto attacchi di nausea forti, ora sta meglio però." Spiega e un po mi sento in colpa per essere Qui a divertirmi mentre lei è in ospedale e sta male.
"Il bambino sta bene?" Chiedo preoccupata.
"Si, tranquilla era solo per fartelo sapere." Sussurra. "Come sta andando lá?" Chiede e io abbasso lo sguardo sulla testa di Francesco appoggiata sulla mia pancia, ha gli occhi chiusi quindi credo che si sia addormentato. È carinissimo.
"Benissimo." Sussurro e sorrido ripensando alla mattinata che io e Francesco abbiamo passato. Nel frattempo continuo ad accarezzare i suoi ricciolini e fissarlo mentre dorme.
"L'hotel è bello?" Mi chiede.
"Stupendo ti giuro." Sussurro.
"Arrivo! Scusami devo andare da Alessia, ti faccio sapere." Dice.
"A dopo." Sussurro e lui chiude la chiamata. Apro la camera e scatto una foto a Francesco, perché è troppo bello. Cerco di stendermi ma non ci riesco così decido di svegliarlo.
Passo una mano sulla sua schiena poi sulle sue braccia e vedo i suoi occhi arruffarsi.
"Cosa c'è?" Chiede con la voce roca. Sorrido e gli tiro le spalle in alto.
"Scusami." Si alza e si stende accanto a me.
"Che ha detto Riccardo?" Chiede ancora con voce roca. Amo la sua voce, amo tutto di lui.
"Che ti sei scopato una." Dico e guardo il soffitto.
"Non gli credere." Sussurra e io scoppio a ridere, ci è cascato in pieno.
"Hanno portato Alessia in ospedale per la troppa nausea." Sussurro e lo guardo di nuovo negli occhi.
"Ah.." Sussurra. "Quindi ti piace fare gli scherzetti?" Chiede e si mette al di sopra di me.
"Oh si e non sai quanto!" Rispondo e appoggio le mani sul suo petto. Sorrido e lui con me.
"Dovrei scoparti, ma no.." Sussurra e posa le labbra umide sul mio collo. Le fa scendere fino ad arrivare alla spalla e porta le mani sui miei seni facendomi ansimare.
"Fra.." Ansimo e sento bisogno delle sue labbra. Come se mi avesse letto nel pensiero porta le mani sul mio viso e le labbra sulle mie.
"Vestiti." Geme sulle mie labbra. Sorrido e mi alzo dal letto. Metto le mutandine e la sua maglietta e lui resta in boxer. Mi rimetto sul letto e ci copriamo con le coperte. Appoggio la testa al suo petto nudo e chiudo gli occhi provando un senso di tranquillità che vorrei avere sempre. Spero solo che Alessia e il bambino stiano bene.
"Hai più parlato con Anna?" Mi chiede mentre sto per crollare.
"No." Rispondo e alzo lo sguardo verso il suo. Mi guarda negli occhi e un brivido mi percorre il corpo.
"Dovresti." Sussurra e mi accarezza la spalla.
"Non sei nella posizione giusta per dirmelo.." Sussurro e gli passo le dita sul petto nudo. Ripasso il contorno della rosa che ha appena sotto il collo poi passo al tatuaggio che ha al centro del petto mentre aspetto una sua risposta.
"Lo so, non voglio che tu faccia come me." Sussurra e arriccia i miei capelli attorno al dito.
"Nemmeno io voglio che tu non parli a tuo padre." Sussurro e lo guardo negli occhi. Distoglie lo sguardo e continuo a guardare il suo viso, è bellissimo, non smetterò mai di dirlo.
"Non ce la faccio Sere,non voglio vederlo." Sussurra non incrociando il mio sguardo. So che in realtà vorrebbe parlargli, ma ha paura di aver pensato male per tutti questi mesi e ha paura di passare dalla parte del torto, anche se già sa di esserci. A pensarci a volte è buffo, è sempre così sicuro di se poi ha questi momenti in cui non sa bene cosa vuole o cosa fare.
"È tuo padre Fra, la stessa persona con cui parlavi qualche mese fa. Lui non ha fatto nulla in confronto a ciò che mi ha fatto Anna." Dico girando il suo viso verso il mio.
"Lo so ma.." Sussurra.
"Ma niente! Parlaci e basta. Stai rimandando da tanto." Mi ricordo ancora quando ero in ospedale e la mamma lo chiamò dicendo che il padre avrebbe voluto parlargli,aveva promesso che lo avrebbe fatto ma infine è rimasto tutto il tempo a Roma.
"Va bene.." Si arrende.
"Fallo per me." Sussurro guardandolo negli occhi. Distoglie lo sguardo e sorride. I ricci gli scivolano sulla fronte e lui li sposta con una mano togliendoli dal viso.
"Che sorridi?" Chiedo sorridendo.
"Ti amo lo sai vero?" Sussurra guardandomi e io sorrido.
"Si lo so, ma ora vorrei riposare." Sussurro.
"Fare sesso con me ti ha stancata?" Chiede poi ride. Lo guardo storto e mi giro di spalle fingendomi offesa.
"Va bene, allontanati da me, poi scordati di venire di nuovo a letto con me." Dice e io sorrido. Mi volto per un secondo e gli dico: "Tanto sarai tu a correre da me." Mi rigiro e lo sento sorridere. Chiudo gli occhi e dopo qualche secondo sento un braccio posarsi sulla mia pancia e le sue gambe incrociarsi alle mie. Prendo la sua mano e mi addormento sentendo il suo respiro sul mio collo.

Il Vero Amore ||Dear Jack 2Where stories live. Discover now