About The Ball

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-Allora... Che intenzioni hai per il ballo?- chiese Andrea ad Hermione. Le due si erano ritrovate per studiare Babbanologia insieme, ed erano finite per parlare di quell'Halloween.
-Mah, non sono ancora sicura di andarci- esitò l'altra. Non sapeva quanto poteva fidarsi della serpeverde, né se voleva affrontare il fatto di avere una cotta per il suo ex "peggior nemico".
-Hermione. Non sei capace di mentire.
-Non sto mentendo.
-No, ma non hai neanche detto tutta la verità. Allora, hai paura perché hai lasciato Ron?
-Ehm...- si attorcigliò una ciocca di capelli attorno al dito.
-Sì, suppongo sia quello.

Andrea sbuffò, e buttò la testa all'indietro, scuotendo i capelli. Poi sospirò e la guardò negli occhi.
-Sai con chi vado io al ballo?

La mora la scrutò dubbiosa. -Blaise?- provò ad indovinare.
-No. Con una ragazza dei Tassorosso, Carol.

Hermione arrossì appena, non sapendo cosa rispondere. L'amica la fissò per qualche secondo e scoppiò a ridere.
-Rilassati! Solo perché sto con una ragazza, ciò non significa che mi piacciano tutte le ragazze. Anche io ho degli standard.

-Ah, ok.
Doveva avere proprio perso la testa, pensò la serpeverde, e non doveva nemmeno starsi a scervellare troppo per capire chi fosse il fortunato. Anche un cieco si sarebbe accorto di come Malfoy aveva perso il suo umore depresso nel tempo di una nottata, e contemporaneamente la Granger avesse assunto un'aria innamorata per la prima volta dall'inizio della scuola.

-E a me non importa se c'è qualcuno che farà storie per questo; sono la sua ragazza, e andrò al ballo con lei, fottesega il resto. Mi segui?

La ragazza, che stava fissando un punto indeterminato nel panorama, si riscosse appena ed annuì poco convinta.

-Quindi potresti benissimo andare al ballo con Draco, non so se mi spiego.
Hermione continuò a fare di sì con la testa, senza realmente ascoltare.
Con un sospiro a metà tra lo scocciato e il divertito, Andrea le sfiorò il braccio, riportandola alla realtà.

-Ascolta, non sono capace di raggirare i problemi per molto, quindi andrò dritta al sodo: inviterai Draco al ballo?

-E tu come sai che mi piace? C-cioè, n-non lo avevo ne-nemmeno detto a Gi-ginny.

La Quinn non poté fare a meno di scoppiare a ridere. Hermione Granger, la strega più brillante della sua età, stava dando di matto al pensiero di un ragazzo!

-Non lo sapevo infatti. È un trucco psicologico che ho letto in qualche libro, e ho voluto provare.

Prima che l'altra potesse tirare un sospiro di sollievo, si affrettò ad aggiungere che "era comunque abbastanza ovvio", e che "sinceramente ci mancava solo un bacio pubblico che rendesse tutto ufficiale".

Allora la Grifondoro aveva sospirato, e aveva spiegato in parole povere quello che era successo, omettendo però ciò che era successo nella Stanza delle Necessità.

-Cara- disse Andrea una volta che la nuova amica ebbe finito di parlare.
-Credo che tu debba andare al ballo, anzi, se non inviterai quella testa bionda, lo farò io per te. Intesi?

~

Nel frattempo, Harry aveva lasciato Ron a piangersi addosso per andare a cercare una certa persona.
Certo, non lo aveva abbandonato. Si era inventato qualcosa su una punizione che non aveva ancora scontato, e si era preoccupato anche di aggiungere alla scusa le parole "Gazza" e "niente Quidditch". Per fortuna era bastato.

E in quel momento, mentre correva verso i sotterranei, sperava ne fosse valsa la pena. Una volta sentito quello che Malfoy avrebbe avrebbe avuto da dire, sarebbe andato da Hermione e preteso una spiegazione. Tipo da quanto tempo andava avanti la cosa. O tipo perché non glielo aveva detto.
In effetti, si poteva dire che dopo sette anni e rotti a rischiare la vita insieme, Harry avesse tutto il diritto di credere che l'amica gli avrebbe dovuto dire una cosa simile. Almeno era quello che credeva.

Mentre curvava a tutta velocità, andò quasi a sbattere contro la Greengrass, che scivolava lungo la parete con fare quasi sospetto.

-Astoria, sai dov'è Malfoy?
La ragazza lo guardò dall'alto in basso, quasi le avesse rivolto la parola uno scarafaggio, poi farfugliò un "camera sua" abbastanza confuso, e continuò a camminare imperterrita.

Lui non riuscì nemmeno a ringraziarla, ma dopotutto non importava. Arrivo davanti alla porta del loro dormitorio e si fermò, esitando. "Lo sto facendo per Hermione", dovette ripetersi un paio di volte prima di convincersi a bussare.
Giuro su Grifondoro che se questa storia finisce male, la costringerò a farmi i compiti fino alla fine dell'anno, sussurrò tra sé e sé.

L'uscio si aprì cigolando, e Harry si ritrovò davanti a Zabini.
-Ehm...mi stavo chiedendo...posso parlare con Malfoy?

Blaise alzò un sopracciglio con aria dubbiosa, poi però annuì, facendogli cenno di seguirlo.

Il dormitorio dei Serpeverde era molto simile a quello Grifondoro, osservò lui mentalmente. Anche se, forse, emanava un non so ché di ostile.
Draco era steso su uno dei divanetti, lo sguardo sognante, mentre contemplava uno schizzo che aveva fatto ascoltando la musica di Andrea. Gli ci era voluto un po' a trovare una canzone in cui non urlassero, ma ne era valsa la pena.
-I will follow you, cause I'm under your spe-e-el...

-Malfoy.

Il biondo si riscosse, senza riuscire però a smettere di sorridere.

-Cosa vuoi, Potter?
-Solo sapere una cosa.

Draco stava per fare cenno a Blaise di uscire, ma Harry disse che non importava.

-È una domanda importante.
-Allora domanda, non ho mica tutto il giorno!

Il moro sospirò.
-Ma tu stai con Hermione?

In pochi secondi, scese il gelo nella stanza.

-Perché me lo chiedi?- chiese Malfoy, lanciando un'occhiataccia all'amico, che stava morendo pur di non scompisciarsi dalle risate.

-Perché oggi Hermione era felice. Felice per davvero. E ho visto come ti guarda, e so che ieri è uscita dal dormitorio.

A quel punto Blaise smise di trattenersi e si mise a ridere di cuore.
Draco guardò Harry come si guarda un fantasma, mentre nella sua testa era in corso una battaglia tra istinto e ragione. Per fortuna, l'istinto ebbe la peggio, e il biondino sospirò.
-No. Almeno non credo.
-Però a te piace?
-Uh... Sì.
-E la inviterai al ballo?

Malfoy fece uno sforzo sovrumano per non picchiarlo, o peggio, lanciargli una qualche maledizione.

-Io...beh... Non credo.
-Ma come? Guarda che lei accetterebbe.
-E a te cosa importa comunque?- scattò l'altro.

-Beh, Hermione è mia amica. E ora vedo che sta bene, dopo tutti questi mesi di finta allegria.
-Aveva Ron.
-Non lo amava.

Dopo qualche minuto di silenzio imbarazzante, Draco sussurrò: -Davvero è felice grazie a me?

-Davvero.

Il ragazzo sorrise.
-Ho deciso, la invito. Grazie Harry.

L'ultima parte era quasi un mormorio, ma lui capì.
-Di niente, Draco.

Hola, ecco il capitolo. Scusate eventuali errori, non ho avuto il tempo di rileggerlo.
By the way, la canzone che canta Draco è Follow You dei Bring Me The Horizon.

Grazie mille di tutti i vostri voti, e soprattutto dei commenti ❤

A Broken Soul ||Dramione|| [SOSPESA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora