Strange

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Andrea non parlò per tutto il giorno.
Non rispose alle pessime battute del professore di Pozioni, Kohr. Non fece domande sugli incantesimi nuovi, e persino durante il pranzo si limitò a mangiare in silenzio.

Certo, lo aveva sempre saputo. A differenza di molte altre persone, conosceva sé stessa molto bene; nella sua famiglia, non era la sola ad essere così, ma non era quello il problema: aveva già sbagliato una volta, non si sarebbe permessa un'altra debolezza. Anche se, doveva ammettere, Blaise era...

-Ora la smetti di tacere e ci spieghi cosa sta succedendo.
Draco era in piedi accanto al suo migliore amico, ed entrambi la scrutavano, preoccupati.
-Hai fatto qualcosa agli occhi?- chiese Zabini, senza permetterle di rispondere.
-Sto bene, non state in pensiero. E no, non ho fatto niente agli occhi.

La mora sospirò profondamente mentre si alzava per dirigersi in biblioteca a studiare. Non avrebbe detto loro nulla comunque.
Il più alto la bloccò per la spalla, impedendole di andarsene.
-Andrea, sai che a noi puoi dire tutto. Sembri afflitta da qualcosa...

Lo sguardo del ragazzo era sincero. Anche se non lo avesse saputo per certo, avrebbe detto loro tutto; con quel timbro di voce particolare e profondo, le aveva estorto confessioni più di una volta.
-Stasera, okay? Sala comune Serpeverde alle undici.

-E se Pansy si alza per fare la troia?
Draco si stava guardando le unghie con fare disinteressato, ma in realtà seguiva tutto con attenzione.

-Non si alzerà, tranquillo. Domani mattina abbiamo Erbologia, l'unica classe che condividiamo con i... Tassorosso. Vorrà senz'altro farsi bella per Christian.

Quest'ultimo era uno dei ragazzi considerati "più sexy" della scuola. Non era altissimo, aveva i capelli castano chiaro leggermente ondulati, che portava in un ciuffo "estremamente adorabile" ricadente in avanti. A completare l'attraente quadretto, era anche molto perspicace, e si differenziava dalla massa per l'intelligenza; certo, non raggiungeva la Granger, ma aveva comunque buonissimi voti.

-Okay, a stasera- disse Draco, che aveva visto Hermione alzarsi e camminare in direzione del loro tavolo. Blaise, invece, rimase un secondo fermo, riordinando le idee.
-Ricordati che puoi fidarti di noi- concluse, e seguì Malfoy in biblioteca per ripassare.

Nel frattempo, con la scusa dell'allenamento di Quidditch, Ron aveva strappato Harry dalle grinfie della sorella e lo aveva trascinato fuori.
-Devi aiutarmi- disse laconico, mentre si accertava che nessuno potesse sentirli.
-Hey, calmati. Innanzitutto, dov'è Hermione? Oggi sembrava vivere in un'altra dimensione...
-È proprio questo il problema! Ci amiamo, ma non vuole farlo con me. Provo a parlarle e ad essere romantico con lei, e cosa ottengo? Nulla!
Harry sospirò. Non gli piaceva dover giudicare sentendo solo una versione dei fatti. Conoscendola, probabilmente era insicura.
-Non c'è tutta questa fretta. Sai come sono le femmine, no?
Ron non la prese bene.
-Tu però con Ginny ci sei riuscito. E tu conosci Ginny da meno tempo. E lei è di un anno più piccola. Io sento il bisogno di farla mia, capisci?
Poi cominciò un monologo, borbottando su come la sua ragazza lo baciava raramente e toccasse sempre a lui fare il primo passo.
Come da manuale, era geloso. Geloso di come l'amico "rimorchiava" facilmente, e non aveva le sue stesse difficoltà.
-Senti, Ron- lo interruppe. -Posso provare a parlare con lei, se ti va. Le chiedo cosa succede, perché è così fredda... Insomma, un po' di tutto. Non c'è bisogno di farsi troppe seghe mentali, no?

Ron non esitò a ribattere: -Facile per te, eh? Intanto con mia sorella non ci vai proprio "piano". E...
-Cosa?
-E se lei non mi amasse?- gli uscì in un sussurro.
-Se lei non provasse per me quello che io provo per lei? Se avesse un amante?- a queste parole si corrucciò.

Harry rimase qualche secondo senza dire nulla. Non aveva mai messo in dubbio i sentimenti dei due, eppure ricordava bene come, nel quarto anno, Hermione escogitare mille e più stratagemmi per vedere Krum, e come aveva sofferto quando Ron aveva rovinato la loro serata romantica al Ballo del Ceppo!
A malincuore, si affrettò a mentire.
-Sarà solo una fase... Forse è quel periodo del mese... Ginny diventa letteralmente una gorgone, senza offesa.
Il rosso sorrise appena, leggermente rincuorato.
-Okay. Allora, per il quidditch?

Quella sera, mentre Andrea iniziava a confidarsi con i suoi due amici, Luna Lovegood bussò accanto al passaggio della signora Grassa, richiamando l'attenzione di Ginny, la quale stava spettegolando con Calì.

-Luna!- sussurrò eccitata quando la vide.
-Era un po' che non ti vedevo.

-Beh, non porto esattamente buone notizie.
La bionda era afflitta.
Proseguì: -Una ragazza Corvonero, Vivian... Ha il polso pieno di tagli. Sostiene che sia stato un Givastro... Hai presente, no? Uno di quei vermicelli con la pelle ricoperta di punte che si nascondono sopra i vecchi mobili.

-E...? - domandò la rossa. Era convinta che Luna stava per sparare una delle sue.

-Ma non è possibile!

Ginny si stupì: da quando lei non credeva a creature strane?

-I givastri sono nemici naturali dei fantasmi, e Hogwarts ne è pieno. Secondo me...-Abbassò la voce. -Secondo me sono ferite autoinflitte.

~
Innanzitutto scusate la brevità del capitolo e l'attesa.
Sto avendo alcune difficoltà a scrivere, e sono nel bel mezzo del periodo delle interrogazioni.
Spero la storia vi stia piacendo!

A Broken Soul ||Dramione|| [SOSPESA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora