Break-up

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Quella mattina, Serpeverde e Grifondoro si domandarono cosa stava succedendo.
Hermione sorrideva radiosa, ridacchiava alle battute e ai pettegolezzi di Ginny e, soprattutto, sembrava avere la testa fra le nuvole. In senso positivo, ovviamente. Harry non aveva fatto a meno di notare come, a differenza della settimana precedente, la ragazza fosse davvero felice e spensierata, non quella sorta di maschera che indossava di solito. E si era ritrovato ad alzare gli occhi al cielo quando Ron le aveva detto solo che aveva la cravatta annodata al contrario. Lei aveva riso e l'aveva raddrizzata, ed era stato così che il moro aveva capito, o almeno credeva.
Anche tra le serpi c'era un qualcosa che non quadrava: Draco, di solito serio, sprizzava allegria da tutti i pori.
-Qualcuno si è alzato di buon umore- aveva commentato Andrea, subito prima di afferrare una ciambella dalla tavola e addentarla con gusto.
-Eh?
-Lascialo stare, Andy. Avrà visto Potter o Weasley strozzarsi con una Cioccorana- disse acida Pansy.
Blaise si era limitato a lanciarle un'occhiataccia, per poi scuotere le spalle e aggiungere un po' di miele al suo porridge.
All'improvviso Zabini esclamò, con il cucchiaio a mezz'aria: -Aspettate un momento. Malfoy, stai mangiando una mela?
Il biondino era rimasto paralizzato per un istante.
-Problemi?
-Certo che no, anzi. Sono solo uno stalker che ha bisogno di informazioni.
Dicendo questo, estrasse una penna e un pezzo di pergamena, per poi scarabocchiarci sopra qualcosa.

-Ma che... Sei cretino?! - gli urlò contro la Quinn.
-Mi hai schizzata di inchiostro, brutto...
Non fece in tempo a finire la frase, dato che il ragazzo si era alzato e si era messo a correre verso l'aula di Incantesimi, quindi lo seguì a ruota.

-Se ti prendo...- la sentirono gridare i Grifondoro, e Dean Thomas non riuscì a trattenere una risata.
-Quei due si metteranno insieme entro la fine dell'anno, è sicuro.

-Ma che, lei non è abbastanza per lui.
Il tono di Ginny era serio.

-Che cos'hai contro di lei?

-Mi sembra quel tipo di persona che nasconde un segreto da lasciare tutti a bocca aperta, ecco.

-Su, è ora di andare- si limitò a dire Harry.

-

Anche durante le lezioni il clima si mantenne strano. Blaise, seduto accanto a Draco nei banchi in fondo alla classe, doveva continuamente ricordare al biondino che era in mezzo a una ventina di studenti, davanti ad un professore che spiegava una lezione (anche se non esattamente importante), e che non poteva guardare la Granger con sguardo sognante.
Dall'altra parte dell'aula, Harry ripeteva ad Hermione che no, non avrebbe guardato indietro per vedere cosa facevano i Serpeverde.
-Per mille calderoni, Hermione! Proprio tu mi stai chiedendo di distrarmi?

Ma lei non rispose, sempre con la mente persa fra le nuvole. Harry alzò gli occhi al cielo, e, sbuffando, lanciò un'occhiata indietro. Vide che Malfoy stava fissando nella loro direzione, e subito dopo Zabini che gli tirava un pizzicotto e lo faceva concentrare nuovamente sul libro di testo.
Per un istante, però, gli sguardi suo e del loro si incrociarono, e gli parve che tutti, o quasi, i pezzi di un puzzle complicato stessero cominciando a rimettersi insieme.
Ma non ebbe tempo di fermarsi a riflettere, perché Ron gli toccò il gomito, richiamando la sua attenzione.
-Uhm, dove siamo?
Harry roteò gli occhi, e gli indicò la frase che il professore stava leggendo.

"Come fa a non accorgersi di nulla? È una cosa ovvia... Almeno credo"

Per non farsi notare troppo, prese la penna, e scrisse sul libro qualcosa. Poi costrinse la sua vicina a leggere. Due sole parole furono in grado di riscuotere la ragazza dallo stato di quasi trance in cui era stata tutta la mattina. "Dobbiamo parlare".

-

-Cosa c'è ora?

Hermione guardò scocciata Harry, che l'aveva condotta nella sua stanza. Con Ginny e Ron ad allenarsi per Quidditch, nel dormitorio maschile c'era il silenzio più assoluto.

-Hai intenzione di dirmi cosa succede?

-Ma che... Non capisco di cosa tu stia parlando.

Potter la guardò storto. Non voleva pressare le cose, certo, ma diamine, erano sempre stati amici, lei poteva fidarsi di lui.

-Te lo giuro, Hermione, potresti dirmi tutto, anche che sei lesbica.

La ragazza scrollò le spalle ed uscì dalla stanza.

-Hey, aspetta!- la inseguì lui.
-Almeno risolvi con Ron. Lui ci sta male. Metti le cose in chiaro una volta per tutte.

E per quanto Hermione non gradisse l'idea di dover affrontare il suo "ragazzo", quella sera dovette. Infatti, Weasley si avvicinò per baciarla, e lei lo rifiutò.

-Andiamo, Mony. Da quanto è che non pomiciamo un po'?

-Ron, non ne ho voglia.

-Beh, tu non ne hai mai voglia.

Stava alzando la voce. A lei non piaceva cosa stai succedendo, ovviamente, ma non poteva impedirlo. Nella sala comune era sceso il silenzio. Dalla poltrona davanti al camino, Harry aveva alzato gli occhi e scrutava la scena preoccupato.

-Che c'è, solo perché hai gli ormoni alti tutto il tempo non significa che...

-Ma ti ascolti? Si parla di normali attività di coppia. Ginny e Harry pomiciano in continuazione, e vanno anche oltre.

Ginny si intromise: -Ron, questi sono fatti privati, solo perché tra voi c'è questa incomprensione non significa che...

-Ma fammi il piacere. Ci amiamo da quando avevamo undici anni!- esclamò con rabbia Ron.

-No.

La flebile voce di Hermione lo interruppe.

-Non ti amo, né ti amavo. Era gratitudine, e amicizia, ma non riesco a vederti come il mio ragazzo. Sei più come un fratello.

Se prima tutti si erano zittiti, ora nessuno osava anche solo fiatare. La Weasley era rimasta a bocca spalancata, mentre Harry, sempre dalla sua poltrona, si era limitato ad alzare un sopracciglio.

-Come... Come hai detto, scusa?

-Non ti amo, Ron.

Con calma glaciale, Hermione si alzò in piedi, fronteggiandolo.

-Non sono abbastanza per te? Ma certo! - urlò l'ultima parte con rabbia.
-Pensi che io valga di meno perché dai per scontata la mia presenza! Io ci sono sempre stato per te. Chi altro pensi che ti accetterebbe, con tutti i tuoi pregi e difetti? Non sei perfetta, fidati. Nessuno può amarti come ti amo io!

-Mi dispiace Ron. È finita.

E, detto questo, partì a corsa per l'unico posto sicuro, l'unico posto dove nessuno l'avrebbe trovata. Neanche colui che era la causa di tutta quella sua confusione.

La sala dei Grifondoro rimase avvolta nel silenzio, con mille parole non dette nell'aria, ma una consapevolezza comune: le cose sarebbero state più difficili.

Hola, ecco il nuovo capitolo! Grazie a tutti coloro che hanno votato e commentato in precedenza. Se ora i professori non mi programmano troppi compiti in classe riuscirò ad aggiornare prima.
Lots of Love ❤

A Broken Soul ||Dramione|| [SOSPESA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora