Late Night Chats

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*Draco's pov*

-Credo... Che tu mi piaccia.

Lo aveva detto davvero? O era solo un sogno, uno di quei bellissimi sogni che ti sembrano reali da quanto sono "perfetti"?

-So che probabilmente mi dirai che sono una stupida, che non sono alla tua altezza, ma...

-Cosa stai dicendo?- le dissi, accarezzando la sua guancia.

-Non potrei mai dirti quelle cose- dissi, col tono più dolce che potevo. Sembrava così fragile in quel momento, e non volevo rischiare di romperla ancora.

-Cos'è cambiato? Solo l'anno scorso mi avresti risposto malissimo...

I suoi occhi erano lucidi. Mi sentivo un bastardo. Ne era davvero valsa la pena, di fingere per tutti questi anni?

-Non ho mai pensato davvero quelle cose- sussurrai.

-Facevo così perché non accettavo i miei sentimenti. E perché se ti avessi tenuta distante, avresti corso meno rischi.

-È per colpa di tuo padre, vero?- mormorò. Poi all'improvviso realizzò le mie parole.

-Quali...quali sentimenti?

-Quelli che provo per te sin dal primo momento che ti ho vista.

Silenzio. Spesso, prima, il silenzio era stato mio amico. Significava che in quel momento non stavo combattendo. Che, per quanto prigioniero dei miei incubi, non avrei visto altro sangue scorrere sotto gli incantesimi dei Mangiamorte, non avrei assistito ai decessi di innocenti senza poterli aiutare, non avrei ascoltato parole piene d'odio verso persone che avevano l'unica colpa di essere nate.
Ma ora, a guerra finita, il silenzio era tornato minaccioso, a risvegliare le paure che avevo represso perché superflue negli anni passati.

-Co-cosa stai dicendo? - lei non mi credeva. E perché avrebbe dovuto?

-Tu mi piaci, Hermione. Quando ero piccolo ho negato di avere una cotta per te perché mio padre mi aveva fatto odiare i nati babbani. Ma credo... di aver imparato.

Non avevo il coraggio di guardarla in faccia. Nei suoi occhi, avrei riconosciuto la bambina di undici anni, arrivata ad Hogwarts tutta fiera, che faceva un po' la saputella ed aveva i capelli crespi. Con ancora quell'innocenza infantile di chi non ha mai visto la sofferenza, né ha rischiato la vita.

-È vero quello che stai dicendo?

Annuii.

-Guardami negli occhi mentre lo dici, Draco. Io... io ti piaccio davvero?

-Sì- dissi deciso, dopo aver alzato lo sguardo.

*Hermione's pov*

Accadde tutto rapidamente, dopo che lui ebbe risposto. Lo abbracciai forte, forse piangendo un pochino dalla gioia di capire che era giusto così. Con Ron non era mai stato così, non mi ero mai sentita così bene fra le sue braccia.
Poi, senza sapere bene cosa stavo facendo, raddrizzai la testa e premetti le mie labbra contro le sue. Lui rispose al bacio dolcemente, quindi spostai le mani fra i suoi capelli, mentre lui continuava ad abbracciarmi. Ero in completa estasi. Ci staccammo.
-Ora ci credi?- mi chiese, sorridendo. Risposi con un altro bacio, non meno speciale del primo.

Fu solo dopo, sdraiata nel letto del dormitorio Grifondoro, che realizzai quanto ciò significasse. Certo, non stavamo insieme. Ci eravamo salutati dopo circa due ore, trascorse a parlare sottovoce, a scambiarci baci e carezze nel segreto di quella stanza nascosta. Ma, appunto, era nascosta. Non riuscivo ad immaginare come avrebbero reagito gli altri di fronte a me e Draco come coppia. Harry, Neville, Luna, Dean, Seamus, loro probabilmente mi avrebbero guardato male (molto, supponevo) ma lo avrebbero accettato. Ma i due fratelli Weasley? Dubitavo che, dopo ciò che era successo, loro due potessero capire. Con un brivido, mi resi conto che quella che un tempo era la mia migliore amica, ora non significava più nulla per me. Con un sospiro, sprofondai in un sonno profondo e senza sogni.

*Andrea's pov*

Mi sentivo strana. Credevo che il coming out avrebbe risolto la maggior parte dei miei problemi, ma a quanto pareva, ne aveva creati di nuovi. Prima fra tutti, la reazione di Blaise. Lui... Lui era il mio migliore amico, e cazzo se tenevo al nostro rapporto.

Mentre lo inseguivo lungo lo stretto corridoio che conduceva al dormitorio maschile, sentivo sulle spalle il peso di qualcosa che mi era ancora sconosciuto.

-Blaise!- urlai davanti alla porta chiusa, poi iniziai a bussare violentemente.
-Blaise, giuro su Salazar che se non mi apri io...

-Tu cosa?- disse secco il ragazzo, spalancando la porta. Poi sospirò.
-Dai, entra.

Lui si sdraiò sul suo letto, quindi mi sedetti accanto a lui.

-Perché sei scappato? Non... Non ti va bene che io sia così?

-Non è quello il problema. È che...che io...

-Che tu...?- chiesi preoccupata.

-Non è importante.

Restammo un po' così, in silenzio. All'improvviso mi prese la mano e la strinse.

-Sei sempre quella scema della mia migliore amica, lo sai?- disse sorridendo, e ammiccò.

-E tu sei sempre quell'idiota del mio migliore amico- sospirai di sollievo.

-Sai che dovrai presentarmela, vero?

-Beh... Non lo so- risi. Poter scherzare ancora con lui era una delle sensazioni migliori al mondo.
In risposta, Blaise mi tirò un pugno sulla spalla.
-Okay, okay, va bene! Scemo- sussurrai l'ultima parola.

-Idiota- rispose.

-Cretino.

-Testa vuota.

-Faccia da babbuino.

-Cervello di gallina.

Fu un attimo. Mi girai di scatto, mi gettai sopra di lui e iniziai a fargli il solletico.

-No! Il solletico no, bastar...- scoppiò a ridere. -Basta!

Ritornò il silenzio, ma non c'era imbarazzo o tensione fra di noi. Pensai a Carol, e di riflesso mi morsi il labbro. Poi mi ricordai di Blaise, e smisi.

Lo guardai; aveva un'espressione serena mentre riposava ad occhi chiusi.

-Allora- disse senza preavviso, socchiudendo appena le palpebre.
-Vieni qui, mi abbracci e mi racconti di lei o devo trascinarti a forza?

Mi sdraiai accanto a lui con il sorriso sulle labbra.


Finalmente ho aggiornato! Non so dirvi con quale regolarità arriveranno i prossimi capitoli, ma certamente più in fretta di questo ;)
Grazie davvero tanto per i voti e soprattutto per i commenti!

A Broken Soul ||Dramione|| [SOSPESA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora