Sola

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Pov's Sam
-Brutta puttana-sentii un colpo alle costole
-Non servi a niente. Sei solo una sfascia famiglie-altro colpo alla mandibola
-Basta-dissi piangendo a dirotto
-Hai ucciso tua madre. Sei contenta?!-altro pugno
-Basta. Bastaaaa....-

-No!-urlai, svegliandomi di soprassalto.
Mi sedetti nel letto con il sudore freddo che mi scendeva lungo il viso.
Era solo un incubo.
Erano passati quattro giorni da quando ero stata salvata da Cole, quattro giorni che finalmente era finito tutto e chi doveva essere punito era stato arrestato.
Quattro notti in cui continuavo a fare lo stesso incubo: mia madre morta, i pugni di Cole e le mie urla che non venivano ascoltate da nessuno, nemmeno da Jhonny.
Jhonny...quei quattro giorni erano stati difficili anche per lui. Era colpa mia se suo padre era stato arrestato e a lui non restavano che gli amici. Davanti agli amici faceva finta di niente, anzi cercava sempre di tirarmi su il morale quando anche io sarei dovuta stargli vicino, ma con i rapporti umani ero pessima.
Quattro giorni che avevano scosso tutti specialmente noi due ma anche Juliet e Peter. Anche lei faceva finta di niente ma potevo leggere nei suoi occhi la verità e negli occhi di Peter, il dolore che provava per lei che era indescrivibile. Sapevo che lui provava qualcosa di forte per lei ma non volevo essere invadente.

Guardai l'ora sul comodino erano solo le quattro del mattino. Nell'appartamento si sentiva solo silenzio. Jhonny aveva proposto di andare a dormire da lui e anche se una parte di me lo voleva tanto, l'altra parte aveva bisogno di stare da sola per un po.
Scesi dal letto e andai in sala, mi affacciai dalla finestra e guardai le strade vuote di New York. Era tutto calmo, molto tranquillo. Una volta quella tranquillità mi faceva paura ma adesso era diverso, era qualcosa di gratificante e benefico.
Quando sentii le palpebre chiudersi decisi di ritornare a letto, sperando di riuscire a dormire quelle poche ore che rimanevano al suono della sveglia.

-Sam..Amore..sveglia-sentii una voce vicino al mio viso.
Di malavoglia aprii gli occhi e subito vidi un sorriso smagliante che proveniva dal ragazzo a cui mi ero legata.
-Ehi...buongiorno-disse dolcemente dandomi un bacio sulla guancia.
Mi piaceva essere svegliata così ma qualcosa in me quella mattina non andava, dopo che mi ero riaddormentata avevo di nuovo sognato lo stesso incubo ma questa volta c'era anche Jhonny.
Piangeva dicendomi che era colpa mia, che lui non aveva più una famiglia per causa mia...ed era vero.
Mi alzai di malavoglia senza neanche parlargli
-Uuu qualcuno è di cattivo umore stamattina-disse mettendosi seduto sul letto.
Lo guardai un attimo ma decisi che non era l'ora per parlare.
-Devo andare all'università o farò tardi-dissi freddamente dirigendomi verso il bagno.
Ed ecco che lo chiusi di nuovo fuori dal mio mondo.

La mattinata era passata veloce. Da quando ero uscita di casa insieme a
Jhonny cercai di evitarlo, sentivo che voleva dirmi qualcosa ma non avevo la forza per litigare.
Quando finirono le lezioni, mi diressi a lavoro senza aspettarlo.
Avevo bisogno di tempo.
Dovevo calmarmi, altrimenti la bomba sarebbe scoppiata.
Arrivai a lavoro senza salutare nessuno, mi diressi nel mio laboratorio, misi la musica a palla e iniziai a sfogare tutto ciò che avevo dentro in un nuovo disegno.
Passarono due ore in cui riuscii a distrarmi un po fino a quando non sentii più la musica.
Mi voltai di scatto e vidi Jhonny accanto alla radio guardarmi con uno sguardo che trasmetteva rabbia, paura e tristezza.
-Che ti prende?!-chiese incazzato
-Che vuoi dire?-feci finta di niente usando il mio solito tono freddo
-Che voglio dire?! Stamattina sono venuto a svegliarti e mi hai evitato. Oggi al college mi hai evitato e non mi hai neanche aspettato per venire a lavoro insieme!-disse alzando la voce
-Avevo un disegno da terminare..era abbastanza complicato-dissi scrollando le spalle
-Ma piantala che se volessi quel disegno lo faresti anche ad occhi chiusi-disse
Vero.
-C'è l'hai con me?! Ho fatto qualcosa che non va?!-chiese
-No-dissi in un sussurro
Ti prego Jhonny smettila.
-Allora che cazzo ti prende?!-urlò
-È un reato stare un po da sola?! Non posso?!-dissi urlando
-No! Ma basta dirlo!-
-Beh te l'ho detto!-
Silenzio.
Ci guardammo in cagnesco per non so quanto fino a quando non sentii una sua risata amara
-Tu ce l'hai con me vero? Mi incolpi di quello che ti è successo con mio padre-
-No non è così-dissi a denti stretti
-Ah no?  Allora cos'è?-disse con tono di sfida
-Voglio stare da sola-chiusi gli occhi
Non ora Jhonny ti prego.
-Perché? Perché Sam?!-urlò
Basta!
-Perché ogni volta che ti vedo,vedo lui. Vedo quello che è successo alla mia famiglia e quello che è  successo a me. E ti sto evitando perché so che è colpa mia se adesso non hai più una famiglia. È da quattro giorni che faccio sempre lo stesso incubo è sempre gli stessi pensieri e se ti vedo ancora credo che impazzirò. Ecco perché!-urlai
Finito lo sfogo avevo il fiatone  ma poco mi importava. Gliela avevo detto anche se non in maniera carina ma l'avevo fatto.
L'unica cosa che fece lui fu quella
di andarsene sbattendo la porta. E in quel momento ero veramente sola.
L'unica cosa che mi venne in mente di quella di prendere le chiavi della moto e andare a una velocità che nessuno avrebbe potuto calcolare.

La Velocità dell'Amore #LoveCoupleSeries4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora