Che giornata!

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Pov's Jhonny
Driin driin
-No...no...no...sveglia di merda spegniti-dissi cercando di lasciar fuori dal mio raggio uditivo quel suono fastidioso della fottuta sveglia.
Perché l'avevo comprata?!
Perché non la buttavo?!
Ovvio...perché se no starei tutto il giorno a letto.
Driin driin
Bip bip
Fantastico! Adesso anche il cellulare si metteva a rompermi il cazzo!
Mi allungai per spegnere la sveglia, e presi il cellulare
Oh no!
Era mio padre! Merda!
-Pronto-dissi con la voce impastata dal sonno
-Alzati dal letto e muoviti che oggi devi incominciare a lavorare alla rimessa-disse quella voce odiosa dall'altra parte del telefono.
Merda....mi toccava pure andare a lavorare!
Non che la cosa mi dispiacesse più di tanto ma in una rimessa di macchine e moto?! Andiamo..poteva andarmi meglio! E invece no!
Come la definiva mio padre "era una punizione adeguata per ciò che avevo combinato".Capirai solo perché da ubriaco ero andato a rompere un vetro della casa del rettore del college! Adesso tutti alzavano un polverone.
-Jhonny!-mi urlò all'orecchio mio padre
-Si si ho capito! Ora mi alzo e vado! Ciao-riattaccai senza aspettare una sua replica.
Mi alzai, ovviamente, di malavoglia e mi trascinai in bagno. Cercai di aprire la porta ma era chiusa a chiave
-Occupato-disse Mike da dentro il bagno
-Muovi il culo Mike!-dissi
A volte detestavo parlargli in quel modo anche perché solo pochi mesi prima aveva perso la ragazza che amava. L'amava veramente lo si poteva vedere ogni volta che tornava a casa.
All'inizio non ci credevo per niente ma piano piano lo capii specialmente quando lo vidi piangere sopra il corpo di Amy, dopo che se ne era....
-Puoi entrare. Ma come mai così puntuale?-disse guardando l'orologio che aveva al polso
-Ti dico solo due parole: mio padre-detto questo entrai nel bagno e sperai di non uscirne tanto presto.

Ero uscito troppo presto dal bagno.
Avevo appena finito le lezioni estenuanti della mattinata e adesso mi ritrovavo qui.
Davanti a una discarica di macchine.
Che merda!
Spensi il motore della mia adorata macchina che non poteva toccare nessuno, neanche Mike. Era la mia bambina.
Mi diressi verso un uomo che era voltato di spalle e da dietro già metteva paura. Era alto quanto me, aveva un berretto nero in testa con una coda di capelli che fuoriusciva dal retro del cappello. Indosso aveva una t-shirt nera da cui si intravedevano i tatuaggi che aveva sulle braccia, jeans neri e degli stivali.
Sembrava il classico motociclista. Quando sentii i miei passi si girò subito lasciando quello che stava facendo e si diresse verso di me.
Si! Era il classico motociclista con il pizzetto un po lungo ma per il resto era nella norma.
-Tu sei Darren?-chiese
Ecco quel cognome che detestavo dal giorno che ero nato.
-Si mi chiamo Jhonny-dissi porgendogli mano
L'educazione ci stava sempre.
Mi guardò la mano e poi mi fissò negli occhi
Okaaaay...qui l'educazione non esisteva.
Ritrassi la mano e me la misi in tasca.
-Bene vieni con me-disse e io lo seguii
-Tu lavorerai qui-disse aprendo una porta
Oh porca merda!
Era un fottuto casino quella stanza,che era pure enorme
-Devi mettere un po in ordine ma non troppo, se lo vede Sam si incazza come una iena-disse
Sam?!
Bene non solo dovevo aver a che fare con Mr stronzo ma pure con Mr casinista!
-Ok...ehm...cosa dovrò fare con questo Sam?-chiesi
Fece una piccola risata di cui non capì il perché
-Ti spiegherà tutto. Tranquillo. Tu intanto inizia a pulire ma non troppo-mi avverti e se ne andò
Ma che cazzo voleva dire "pulisci ma non troppo"?! Sembrava peggio di mia madre!
Mah io avrei pulito, se gli andava bene a sto Sam bene se no...problemi loro.
No!
Aspetta anche miei!perché chi l'avrebbe sentito mio padre?!
Vaffanculo!.

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