Tregua complicata

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Pov's Jhonny
Ancora non potevo crederci. Non volevo crederci.
Quello stronzo di mio padre come al solito riusciva a devastare con semplici parole una persona se non due...
Il ricordo di quella discussione ancora mi faceva venire la pelle d'oca.
-Quella ragazza...Sam..la conosci?-
-Ci sto provando-
-Beh riescici-
-Perché?-
-Perché voglio che tu la faccia licenziare-
-Cosa?! Tu sei fuori di testa!-
-Quella ragazza è un assassina!
Cazzo! ancora non potevo credere alle sue parole.
Dopo averci litigato per quasi mezz'ora, cercai Sam e la trovai seduta affianco alla sua moto. Sembrava tesa, preoccupata ma soprattutto triste. Avevo capito subito che tra lei e mio padre non correva buon sangue, lo avevo capito da come si era bloccata dopo che aveva sentito il suo nome. Dovevo scoprire il perché.
Mio padre diceva tante cazzate ma il suo sguardo non mentiva mai. Però Sam...si era stronza,ma non pensavo minimamente al fatto che avesse potuto fare del male a qualcuno.
No.
Era impossibile. E io non ci volevo credere.
Dopo quella giornata di merda, ritornammo a casa e decidemmo di guardare un film ma si vedeva che nessuno dei due gli stava dando attenzione.
Mi voltai verso Sam e la vidi immersa nei suoi pensieri mentre stava fissando un punto fisso oltre la tele.
-È tutto ok?-chiesi
Si riprese dai suoi pensieri e mi guardò di sfuggita
-Certo perché me lo chiedi?-chiese guardando il film
Scrollai le spalle e dissi tranquillamente -Niente ti vedevo presa nei tuoi pensieri-
-Beh tu non pensi mai?-chiese con quella diffidenza che iniziavo a conoscere bene.
-Certo ma dopo quello che è successo oggi....-non riuscì a finire che lei mi interruppe
-Ogni giorno succede qualcosa! E ogni giorno si riflette su un particolare. Succede è normale-disse
-Ok ma...niente lasciamo perdere-dissi stanco di non riuscire ad avere una comunicazione normale o almeno civile con lei.
-Cosa vuoi sapere Jhonny?!-chiese scocciata
Beh non dovevo girarci troppo no?! Potevo andare direttamente al punto.
-Perché mio padre dice che sei un assassina?-chiesi guardandola direttamente negli occhi
Vidi che spalancò gli occhi ma poi rividi il suo solito sguardo e capii all'istante che era una sorta di scudo, di protezione contro qualcosa che faceva troppo male da dire.
-Ti ha detto questo?-chiese in un sussurro
-Si-dissi
Fece una piccola risata amara e scosse la testa -E tu gli credi?-
Cosa potevo fare? Credere a mio padre che nel bene e nel male non mi aveva mai mentito o a lei? Che a stento conoscevo e aveva dei comportamenti che non riuscivo a decifrare?
-Non lo so...vorrei sapere la tua versione-dissi
-Non c'è nessuna versione e nessuna storia! Fine della discussione-disse
-Allora perché sei rimasta scossa quando ti ho detto quello che pensa mio padre di te?!-dissi con voce alta
-Mio dio Jhonny sei impossibile!-disse girando la testa verso la TV
-Ah io sono impossibile?! Sei tu quella che ogni volta che si parla di qualcosa che riguarda la tua famiglia o il tuo passato,o devii la domanda o inizi a comportarti così!-dissi alzandomi e anche lei si alzò
-Perché non devo tener conto di te! Il mio passato è passato e rimane li fine della storia-disse incazzata
-Peccato che il passato prima o poi ritorna per riscattarsi e se non ti apri con nessuno finirai nella merda!-urlai
-Sono già nella merda e non ho bisogno dei tuoi consigli o delle tue perle di saggezza-urlò anche lei
-Allora hai ucciso qualcuno?-urlai
Dovevo saperlo
-Si ok?! L'ho fatto, ho pagato ed è finita punto.-disse con gli occhi lucidi
Rimasi sbigottito, non potevo crederci. Ero incatenanto con un'assassina!
-Veramente l'hai fatto?-chiesi in un sussurro
Senza guardarmi annuì e si girò per andarsene ma purtroppo dovetti seguirla anche io.
-Dove vai?-chiesi
-Fuori-disse
-Sai che devo venire anche io vero?-
Sentii sussurrare un -Merda-.
Non si girò ma capii da come si stava irrigidendo che l'unica cosa che la calmava era guidare la moto quindi decisi...
-Vengo con te-le dissi
Scosse la testa -No non voglio che tu...-
La interruppi subito -Siamo legati Sam, se guidi tu guiderò anche io insieme a te-dissi
Non si mosse dalla sua posizione e non si girò nemmeno, forse perché aveva paura che potessi leggerle negli occhi qualcosa che non avrebbe voluto rivelare
-Corro troppo non posso rischiare-disse stringendo le mani a pugno
-Sam...-ma non mi fece finire che gettò le chiavi sulla mensola e si girò per andare a letto.
Sospirai sapendo che finché non ci avesse provato non sarebbe andata da nessuna parte e se lei non c'è la faceva neanche io potevo farcela, perché eravamo legati e non solo fisicamente.

Era quasi un'ora che ero nel letto, fissavo il soffitto cercando una fottuta idea per frenare mio padre, ma non mi veniva in mente niente se non le parole che mi aveva detto Sam
Si ok?! L'ho fatto...
Cazzo...veramente aveva ucciso qualcuno? E perché?! Le avevano fatto del male?!
Merda merda merda....quella notte i pensieri non volevano saperne di tacere.
Sentii un sospiro dall'altra parte del letto e vidi Sam fissare un punto del soffitto. Neanche lei riusciva a dormire e chissà se era mai riuscita dopo quello che....
-Sei sveglia?-chiesi
-Si-
-Giornata stressante-dissi
-Già-
-Perché continuiamo a litigare?-chiesi
Era bello a volte ma dopo aver visto i suoi occhi quel giorno e quanto dolore stavano nascondendo...volevo essere più maturo e piantarla.
-Perché tu sei uno stronzo, arrogante presuntuoso-disse
Feci una piccola risata -E tu anche-
Sentii ridacchiarla e ad un tratto quel suono mi mosse qualcosa dentro ma cercai di non dargli peso.
-Senti perché non proviamo a vivere pacificamente senza più litigare? Perché se continuiamo così non credo che ne usciremo interi-le dissi mettendomi di fianco per vederla meglio
-Non penso che sarà così semplice-disse
-Beh ci possiamo provare-dissi porgendole la mano -Tregua?-
Ci fu un attimo di silenzio e poi sentii la sua mano stringere la mia -Tregua-
Bene finalmente eravamo arrivati a un accordo ma il problema fu un altro...se non l'avessi licenziata mio padre, non tanto l'avrebbe fatta pagare a me, ma piuttosto avrebbe cercato di distruggere lei, e non sapevo in che modo proteggerla.

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