2.CAPITOLO: L'invasata (invasata a me?!) e l'imbecille vestito di pelle

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« Tesorooo » la voce di Julie mi riportó al quaderno di appunti che avevo di fronte. Stavo segnando tutti gli obiettivi che avrei portato a termine per quell'estate, e non mi ero accorta che avevo scarabocchiato il nome "Victor" e accanto un disegno stilizzato di una nanetto dall'aria malefica.
Soffocai una risata, poggiai la matita mangiucchiata durante le interminabili ore di Diritto Privato, e mi decisi a scendere di sotto.
Il momento era arrivato.
Jean e Victor erano arrivati.
La mamma me li voleva far conoscere.
Come se ne avessi avuto davvero voglia. Mi aveva praticamente obbligato.
Feci le scale a due a due e per poco non travolsi papà.
« Ehi scricciolo, fai attenzione » ridacchiò divertito. Lo guardai di traverso.
Come poteva essere così sereno se da un momento all'altro avrebbe conosciuto l'uomo che gli aveva distrutto il matrimonio?
« Dov'é? » domandai cupa, riferendomi alla mamma.
« É fuori. Li sta aiutando a parcheggiare nel vialetto. Sai che é sempre un'impresa trovare posto » mi rispose con nonchalance.
O mio padre era davvero così rilassato, oppure era l'attore migliore del mondo.
« Bene » brontolai mettendomi a braccia conserte in attesa, guardando lo spiraglio di luce che filtrava dalla nostra porta d'ingresso socchiusa.
« Tesorooo » nuovamente la mamma mi chiamò. Sentii la sua voce lontana e le chiacchiere di circostanza con cui intratteneva gli ospiti.
« La odio » borbottai storcendo le labbra come una bambinetta viziata.
« Sai che non é vero » mi sorrise papà con sguardo complice.
« Okay. Forse un po' sì peró » sbuffai facendogli la linguaccia. Adoravo scherzare con papà. Solo con lui potevo farlo. Mamma non capiva mai battute che non fossero le sue.
In quel momento la porta di casa si spalancò, e con passo deciso e uno sguardo compiaciuto, mia madre fece strada al suo seguito.
« E questa é la mia umile dimora » finì di dire ridacchiando giuliva, prima di accorgersi di me e papà.
L'uomo che la seguiva aveva una massa incolta di capelli neri, leggermente brizzolati, una carnagione abbronzata, occhi neri come la pece e il sorriso più bello che avessi mai visto.
Per un attimo rimasi interdetta da quel fascino inaspettato che emanava il nuovo compagno di mamma.
Era anche abbastanza alto, robusto al punto giusto, e...con un po' di pancetta!
Avevo trovato un difetto.
"Almeno mio padre aveva un fisico asciutto e nemmeno un filo di grasso!" pensai maligna, rincuorandomi così che non fosse solo per il suo fisico se la mamma l'aveva scelto.
« Piacere Adèle! Sono Jean, tua madre mi ha detto che eri bella, ma non mi aspettavo che fossi bellissima! » mi lusingò Mr.Fascino tendendomi la mano con un sorriso sghembo che avrebbe messo k.o. anche Jennifer Aniston.
Ricambiai la stretta senza peró dire una parola. Ero rimasta troppo allibita per dire qualcosa di sensato.
Jean porse anche a mio padre la sua mano liscia e grassoccia, sorridendogli proprio come aveva fatto con me. Pierre fu educatissimo, un perfetto padrone di casa, e lo invitò anche ad entrare in salotto per bere una birra.
Invidiai la forza d'animo di mio padre e mi dissi che se fossi stata al suo posto, gli sarei saltata al collo e l'avrei azzannato immediatamente.
« Tesoro, perché non vai da Victor in giardino? Non è voluto entrare » mi disse mia madre storcendo per un momento quel suo nasino alla francese, prima di sparire con i suoi due uomini nella stanza attigua.
La maledii mentalmente sbuffando annoiata e immaginando che quel Victor fosse davvero un bambino difficile se non aveva voluto nemmeno mettere piede in casa nostra.
Tutti i torti non li aveva, certo, ma se c'era qualcuno che doveva essere incazzato nero, quello doveva essere mio padre.
Con una santa pazienza, inforcai la maniglia della porta, e uscii di casa.
Ispezionai il giardino a destra e sinistra, ma non c'era nessuno moccioso nei paraggi.
Feci quasi per rientrare in casa allarmata, immaginando chissà cosa gli fosse successo; quando, sul lato opposto della strada, vidi un ragazzo con il broncio, le braccia conserte, e con un piede appoggiato proprio sulla fiancata della grossa Audi grigio metallizzato di papà.
Ero tentata di lasciar perdere, ignorare il fatto che uno sconosciuto stesse ammaccando l'auto di Pierre, ma la mia acidità ebbe la meglio sulla ragione.
« Ehi » urlai « Senti tu » sbottai cercando di attirare l'attenzione del ragazzo. Lui si voltò verso di me con fare annoiato e i suoi capelli nero corvino gli ricaddero sugli occhi, mascherandogli parte del viso. Anche da lontano potei notare il suo fisico atletico, fasciato da una t-shirt di pelle nera e da pantaloni stretti dello stesso materiale.
Storsi il naso.
Non capivo cosa ci trovava la gente nella pelle. Quello sconosciuto stava davvero malissimo conciato in quel modo.
« Sai che non dovresti appoggiarti?! Non é mica di tua proprietà quell'auto! » gridai per farmi sentire, ma lo sconosciuto in tutta risposta mi alzò il dito medio girando lo sguardo altrove.
Per attimo rimasi così allibita che valutai l'idea di essermelo solo immaginato quel gestaccio.
« Mi hai sentito?! » brontolai di nuovo stizzita. Stavo per perdere la pazienza. Già quella giornata si prospettava terribile, senza che un imbecille qualsiasi ammaccasse l'auto di mio padre!
Piantando bene i piedi per terra, con lo sguardo di un cinghiale inferocito, mi costrinsi a muovermi, attraversando la strada di corsa e arrivando proprio accanto allo sconosciuto in una manciata di secondi.
Con un tocco spasmodico e brusco, senza pensare alle possibili conseguenze, spinsi via il suo fianco lontano dall'Audi.
Il ragazzo traballò colto alla sprovvista, e per poco non rovinò a terra.
« Ti ho detto di levarti!! » gridai, ormai completamente furiosa.
Quell'imbecille mi fissò sconvolto per qualche istante, squadrandomi da capo a piedi e facendomi sentire per un breve momento vulnerabile.
« Sei un'invasata o altro? » esclamò poi continuando a fissarmi con disgusto.
Abbassai subito gli occhi sul mio abbigliamento e mi resi conto che in effetti non ero poi così presentabile come credevo.
Indossavo ancora il pigiama, avevo i capelli spettinati sparati in tutte le direzioni, e sicuramente un alito da far paura — visto che appena alzata dal letto mi ero subito messa a fare la lista degli obiettivi per quell'estate, senza pensare ad altro. Non mi ero nemmeno preoccupata che i nostri ospiti mi avrebbero visto in quelle condizioni. Un uomo adulto e un moccioso non erano poi così importanti da essere degni di un mio qualsiasi impegno a rendermi presentabile.
« Invasato ci sarai tu! » ribattei « Eri appoggiato alla mia auto! ».
Il ragazzo alzò una mano in un modo del tutto naturale, e con fare divertito e disinvolto, si scostò finalmente i capelli dal viso. E fu in quel momento che potei così notare davvero i suoi occhi. Erano grigi con una sfumatura particolare.
Era forse viola quel colore flebile che si intravedeva?
« Ma come? Tu Guidi? Ed io che credevo avessi quindici anni » replicò lui ironico, mentre io ero troppo preoccupata per quella stranissima coincidenza per rispondergli a dovere.
Avevo una bruttissima sensazione. Davvero una brutta!
« Tesoro! Victor! Vi decidete ad entrare!? » la voce di mia madre mi arrivò ovattata confermando immediatamente i miei sospetti.
Fissai i miei occhi in quelli del ragazzo, e lanciai un grido acuto.
« MA NON ERA UN BAMBINO?!? » esclamai con tutto il fiato che avevo in gola.
Ero troppo sconvolta per ragionare. Troppo sconvolta per notare il sorrisetto malefico di Victor mentre mi superava e si avviava nel giardino di casa mia.
Troppo sconvolta anche solo per schiodarmi dalla strada.
« Che fai? Vieni, Ranocchia?! » la voce del mio fratellastro mi raggiunse come un pugno in faccia.
« RANOCCHIA A CHI?! » mi voltai di scatto con un diavolo per capello, e avanzai pestando così forte l'asfalto che avrei anche potuto sprofondare da un momento all'altro.
Arrivai sull'uscio di casa quando la porta si stava richiudendo alle spalle di Victor. Allungai la mano nel tentativo di bloccarla, ma non ci riuscii e rimasi chiusa fuori.
Fuori da casa mia!

E avrei dovuto convivere con quello zotico?
Nemmeno morta!

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Note:

•Scoperto il primo membro del Cast.
Victor é Shiloh Fernandez!

Victor é Shiloh Fernandez!

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