18. Voglie.

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Non dormii molto quella notte: avrei avuto bisogno di otto ore di sonno ma purtroppo non dormii così tanto.

Mi trovai alle due del mattino ancora sveglio, stavo per addormentarmi quando Harry nel sonno mi si avvicinò da dietro e mi abbracciò. All'inizio pensai a tutti i modi per allontanarlo senza svegliarlo ma poi ci rinunciai e lo lasciai fare. Mi coprii fino alla guancia con le coperte e cercai di prendere sonno. Chiusi più volte gli occhi e li riaprii sperando di aver dormito un po', ma il risultato furono due minuti di sonno.

La mia testa era piena di pensieri fin troppo strani: io che mi eccitavo con Harry, che mi facevo una sega pensando a Liam.

Cos'ero diventato? In quella notte cercai di darmi una risposta che potesse accontentarmi ma nessuna era abbastanza. Avrei solo dovuto accettare il fatto che ero bisex, che mi piacevano uomini e donne.

Non fu troppo difficile, almeno non questo. Insomma, non c'era nulla di male guardare anche un uomo assieme ad una donna. Quello che mi turbava di più era il fatto che per l'intera notte pensai a Liam, a quel ragazzo che era così diverso da me che all'inizio non avrei nemmeno pensato di poter diventare suo amico. Pensai ai suoi baci rubati che io avevo rifiutato con poca dolcezza, in un attimo rimpiansi quelle labbra perché erano così soffici, così calde che mi mancavano in un certo senso.

Dopo qualche ora passata a pensare a lui, Harry mi strinse da dietro, probabilmente perché stava sognando un qualcosa di strano che io non avrei mai voluto sapere ma che il mattino dopo mi raccontò. La sua stretta mi fece tornare al mondo normale, mi fece pensare "Ma che cazzo pensi Zayn?! Sei uscito di testa!". In effetti quella parte del mio cervello aveva ragione. Come potevo pensare quelle cose su Liam? No! Era impossibile. Non mi sarei mai messo con uno come lui, un santarellino che non salta mai le lezioni, un secchione a scuola che non ha mai provocato un problema. Non potevo insomma, era il mio opposto.

"Gli opposti si attraggono"

Pensai e subito un sorriso comparse sulle mie labbra. Deglutii poi e scacciai a forza quei pensieri.

Mi addormentai alle tre del mattino e Harry mi svegliò alle nove. Beh dai, sei ore riuscii a dormire bene o male.

"Zayn.."

Mi scosse leggermente e io ovviamente, anche sentendolo, non diedi cenni di vita. Quando sentii le sue labbra carnose posarsi sul mio collo mi venne istintivo alzare le spalle.

"Mmh.."

Mugugnai con disapprovazione e mi girai dalla parte opposta, solo che dalla parte in cui mi girai c'era proprio lui. Sentii le sue labbra sulle mie e fu lì che aprii gli occhi a guardarlo da vicino. Quando realizzai lo spinsi e per farlo caddi dal materasso battendo la testa.

"Harry!"

Urlai e non mi resi conto che dalla mia bocca uscii una voce troppo femminile. Lui rise e mi aiutò ad alzarmi.

"Scemo.. Dai vai a lavarti che andiamo in un centro commerciale oggi, poi torniamo"

"M-Mh.."

Arrossii senza un apparente motivo e successivamente presi i vestiti andando a farmi una doccia. Sotto l'acqua pensai di nuovo a quel discorso, quel qualcosa che mi turbava dalla sera precedente.

Uscimmo con la famiglia di Harry: c'era anche Robin, il compagno della mamma. Notai che Harry aveva un buon rapporto con lui nonostante non fosse il suo vero padre.

Verso tardo pomeriggio io e Harry ripartimmo. Senza nemmeno rendermene conto, una volta salito sulla moto lo strinsi in un abbraccio e appoggiai la testa sulla sua spalla. Prima non l'avrei mai fatto.

Golden || Ziam Mayne Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora