Capitolo XXX ~ La guerra. (Parte seconda)

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"Sosterranno battaglie che i libri di storia non riporteranno."

- Articolo 31.

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Luke schivò abilmente con un balzo all'indietro la vampata di fuoco uscita dalle mani di Annabelle. Il vampiro non fece in tempo ad atterrare che un'altra ondata andò a puntare contro di lui. La strega sembrava parecchio divertita dalla situazione. Però, almeno ora l'Originale sapeva quale era la natura della magia di Annabelle. I suoi poteri corrispondevano all'elemento del fuoco.

Lucas si guardò intorno, nessuno sembrava avere la meglio, c'erano già stati i primi caduti. I suoi tre compagni avevano pensato bene di non rimanere troppo lontani dal loro amico. Poté notare Calum in difficoltà, non era abilissimo nel combattimento. La stessa cosa non si poteva dire di certo per Ashton, che era dotato di una forza strabiliante, o di Michael, che riusciva ad anticipare le mosse avversarie grazie alla telecinesi, inoltre, conosceva anche il latino ed era un'amante della magia, quindi riusciva a capire anche che tipo di incantesimo sarebbe stato utilizzato contro di lui o contro qualsiasi altra persona. Il biondo riuscì a sentire, infatti, Michael dare indicazioni a Calum, spiegando lui come avrebbe dovuto muoversi per evitare gli attacchi.

Durante gli ultimi vent'anni, Annabelle si era allenata tutti i giorni con il padre riuscendo a destreggiare un ampio numero di tecniche. A detta di Adrian, la figlia era dotata di poteri straordinari che se allenati periodicamente sarebbero stati in grado di eliminare qualsiasi nemico.

- Anche tua madre aveva le tue straordinarie capacità. - Le aveva detto nel momento in cui, dopo uno dei primi allenamenti, si era scoperto che nel corpo di Annabelle, non vi era la presenza di un solo elemento, bensì di tutti: fuoco, aria, acqua e terra. Dote, grazie alla quale, tecnicamente avrebbe dovuto essere imbattibile.

- E allora perché la mamma è stata sconfitta e uccisa? - Aveva domandato.

La risposta era stata semplice: - Camille è stata sotterrata dai suoi stessi sentimenti. Se non avesse provato niente per Andrew, sarebbe stato lui a morire -.

Annabelle aveva seguito poi un allenamento apposito per riuscire a lasciar da parte i sentimenti, ma nel momento in cui si era ritrovato il vampiro d'avanti, aveva avuto come l'impressione che quegli anni non fossero mai passati. Aveva perso il controllo per un attimo, ma suo padre l'aveva subito fatta risvegliare. - Ricorda ciò che hanno fatto a tua madre e ciò che volevano fare a te. - Quelle parole le erano riecheggiate in testa.

Lucas schivava tutti i suoi colpi grazie alla sua velocità sovrumana, una velocità tale che Annabelle poteva lontanamente sognare anche da vampira. La ragazza non aveva mai visto l'Originale battersi seriamente con qualcuno, quindi non conosceva il suo stile di combattimento. Non sapeva neanche quale fosse il suo punto debole o se ne avesse uno. L'ibrida si guardò intorno, di Lucas nessuna traccia, non lo vedeva più. Sapeva che avrebbe potuto essere attaccata in qualsiasi momento, così fece un balzo e iniziò ad orbitare nell'aria, sperando in una visuale migliore. Una volta stanca, prese un respiro profondissimo, si riempì i polmoni d'aria e quando la soffiò fuori, dalla bocca di Annabelle fuoriuscì una fiammata paragonabile a quella dei draghi.

Quando Lucas venne individuato, Belle si gettò in picchiata nella sua direzione. Un'onda di energia magica per palmo, e lo sguardo infuocato. Il vampiro la vide a malapena e sarebbe stato colpito in pieno, se solo non fosse intervenuto Michael. Il ragazzo dai capelli blu, aveva la capacità di creare degli scudi contro il nemico e in quel momento si era parato davanti al suo amico appena in tempo per evitare lo scontro.

- Luke, tutto bene? - Domandò.

L'Originale annuì ancora frastornato dalla consapevolezza che Annabelle faceva sul serio: voleva ucciderlo. La ragazza venne scaraventata all'indietro dal suo stesso colpo, ma riuscì ad atterrare agilmente a terra.

Luke capì che avrebbe dovuto fare sul serio. - Michael - disse, - grazie mille, ma non intrometterti più, preferisco sbrigarmela da solo.-

"E' intenzionato a fare sul serio" pensò Michael. Annuì semplicemente per poi annullare lo scudo. Lucas ordinò a Clifford di riprendere la sua battaglia, uccidere più stregoni possibili e di guardare le spalle di Calum ed Ashton. Mentre Michael si allontanava, Annabelle ne approfittò e tentò di attaccare colui che per mesi non aveva fatto altro che chiamarla Principessa. Due vampate di fuoco miravano al ragazzo dai capelli blu. Luke corse più veloce che poté e riuscì a spingere il compagno e a prendere il suo posto. Aprì le braccia e parò entrambe le fiamme con i palmi delle sue mani.

Gli occhi dell'Originale - rosso sangue - pieni di disgusto e rabbia individuarono quelli di Annabelle, glaciali.

- Sono io il tuo avversario, sorellina. -

La ragazza si scaraventò contro di lui, cercando uno scontro corpo a corpo che Lucas non gli negò. Era da tantissimo tempo che non la chiamava "sorellina". Ad Annabelle era sembrata una presa in giro bella e buona. Gli avrebbe fatto vedere chi era diventata, quanta forza avesse acquisito in quegli anni. Luke rimaneva comunque troppo veloce, riuscì a parare un colpo alle spalle per miracolo.

- Vedo che miri sempre alle spalle, questa cosa non è cambiata, fratellino. -

Il sarcasmo nella voce della strega era evidente. Grazie alla destrezza che aveva con l'elemento della terra, Annabelle era riuscita a parare il colpo di Lucas bloccandogli piedi e braccia con delle radici.

- Credi davvero che basti qualche stupido ramoscello per bloccarmi? - Sbottò il vampiro ridacchiando.

- Certo che no. - Rispose guardando il cielo.

Luke seguì lo sguardo della strega poiché aveva notato uno strano ghigno dipingersi sul suo volto. A Belle era sempre piaciuto il cielo costernato di nuvole. "Senza è troppo piatto, monocromatico", diceva sempre. Quella volta il cielo si era riempito improvvisamente di nuvoloni grigi.

La strega chiuse gli occhi un braccio era rivolto al terreno, l'altro al cielo. Alle radici che tenevano fermo il vampiro, se ne aggiunsero delle altre. Ora muoversi era diventato un po' più complicato. Il cielo era illuminato solo dai fulmini rossi tutt'altro fuorché normali.

Ma Luke capì troppo tardi.

La mano protesa verso in alto si chiuse, ed il cielo rispose al richiamo della sua padrona.

Bad Blood. [lrh]Where stories live. Discover now