Capitolo XIII ~ Gelosia.

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La gelosia ti fa capire due cose: quanto tieni all'altra persona e come sai gestire l'istinto omicida.

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Era passata una settimana, da quando Annabelle non rivolgeva la parola a Luke, ma neanche per sbaglio. Solo ed unicamente se strettamente necessario. Non lo guardava più neanche negli occhi perché si era messa in testa che neanche lo meritasse, di avere i suoi occhi puntati addosso.

Il ragazzo le aveva imposto che avrebbero dovuto stare costantemente vicini, soprattutto la notte, a causa dei cacciatori. Dopo un'intensa ed accesa discussione, la ragazza si era trovata costretta ad accettare, inoltre, avevano cambiato abitazione. Adesso stavano a casa di Michael, almeno, a detta di Lucas, sarebbe riuscito a controllarle meglio la mente.

Idiozie.

Il biondo fece il suo ingresso in cucina, dove Annabelle e Michael stavano facendo colazione con una tazza di sangue animale ciascuno e continuavano a parlare su quanto fosse stato strano il sogno che la ragazza aveva fatto quella notte. Il silenzio era piombato nella stanza, Lucas sospirò, aprì il frigo, si prese la sua bottiglia personale di sangue umano, perché da quando avevano attaccato Belle, Luke non andava neanche a caccia, e andò via chiudendo furiosamente la porta.

- Belle, non potete continuare così per sempre - la riprese Michael.

- Spero di non sognare più quelle vecchie megere, davvero! - cambiò discorso lei.

- Belle... ci sta male, lo vedi anche tu. -

Annabelle abbassò lo sguardo e lo puntò sulle sue mani che stringevano la tazza di ceramica. Guardò il liquido all'interno e ci si specchiò per qualche secondo.

- Non mi importa - disse poi continuando però a rimanere assortita nei suoi pensieri - Non mi importa perché vedi, Michael, io so di non essergli indifferente. Lo so che quello che nutre nei miei confronti non è semplicemente affetto, lo percepisco. Perché io il suo cuore lo sento, battere all'impazzata. E i suoi occhi li vedo, come mi scrutano. È lui che non vuole accettare i suoi sentimenti.- il tono di voce lasciava trapelare tutta la delusione che la ragazza nutriva nei confronti di Lucas.

- Ma tu sai meglio di chiunque altro che lui e i sentimenti non sono mai andati d'accordo - sorrise lievemente Michael cercando di sdrammatizzare.

- E perché non sono mai andati d'accordo? Ci hai mai pensato? - Belle puntò i suoi occhi in quelli verde chiaro di Michael.

- Beh... è fatto così - fece spallucce.

- A parte, non sono mai andati d'accordo perché sa che non può avere il controllo su di essi. E sappiamo entrambi quanto ami controllare ogni cosa. Ma con i sentimenti non è così. Sono irrazionali, ti fanno fare cose impreviste e perdere il senno. Ti fanno mettere da parte l'orgoglio, se serve. Ti fanno dipendere indirettamente ed involontariamente da qualcuno. E lui non può accettarlo, orgoglioso com'è. -

Annabelle fece il quadro perfetto della mente contorta di Luke. Lo conosceva fin troppo bene, solo, si era illusa che per lei valesse la pena, lasciarsi andare. Credeva di valere abbastanza per lui da riuscire a far crollare quel muro di presunzione e odio che lo circondava da secoli, e fare spazio ad un po' di gioia, irrazionalità e amore nella sua vita. Lo credeva davvero.

Ed era stata davvero idiota a farlo.

- Lui a te ci tiene. - le disse il ragazzo dai capelli blu, poggiandole una mano sulla spalla.

Bad Blood. [lrh]Where stories live. Discover now