Capitolo III

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CAPITOLO III

"Io ti proteggo.
Se siamo soli è finita, il mondo qui fuori è spietato, può farci a pezzi.
Se restiamo insieme invece siamo noi i più forti, siamo noi gli spietati.
Se restiamo insieme, ci salviamo."

- Quella vita che ci manca - Valentina D'urbano

N.B. Ascoltare, possibilmente, "All I want" di Kodaline.

Firenze, 1802

Lucas aprì di scatto la porta. Annabelle era stesa sul letto e quel bifolco, quel Marco, era su di lei a cavalcioni e le baciava il collo.
Un moto di rabbia e gelosia lo avvolse, i suoi occhi divennero quasi neri.
Con la sua velocità sovrumana, si ritrovò nel giro di qualche secondo a tenere Marco per il collo, portandolo in alto e non facendogli toccare il pavimento.
Il giovane continuava a dimenarsi cercando di liberarsi dalla presa salda del vampiro.
Belle gli si parò davanti, lo guardava con ribrezzo e qualcosa di molto simile all'odio.
«Lascialo!» Gli urlò contro la ragazza.
Lucas la fulminò con lo sguardo «Ti avevo avvertita, sorellina. Niente umani.»

Le riservò un sorriso maligno, che non avrebbe ammesso repliche e non avrebbe voluto sentire ragioni.

«Perché distruggi ogni mia possibilità di essere felice?» gridò Annabelle al ragazzo che si trovava innanzi a lei.

Lucas, con una scaltrezza inaudita, ruppe il collo all'italiano, per poi scaraventarne il corpo, oramai privo di vita, contro la parete. Le urla della sorella riecheggiarono nella stanza.

«Sto cercando di evitarti sofferenze inutili Belle. Non puoi innamorarti di un umano, lui morirà, tu sei immortale, sciocca!»

Lucas sovrastò quella che da oramai trecento anni era divenuta la sua sorellastra. L'aveva vista crescere, trasformarsi in vampira, si erano sostenuti a vicenda, per oltre sei secoli.
La sua amata sorellina, però, aveva solo un piccolo difetto: credeva nell'amore, e lo cercava, costantemente.

«Li uccidi tutti!» Pianse la ragazza guardando prima il corpo privo di vita di Marco e poi il biondo negli occhi.
«Tu... t-tu non fai distinzione e ucciderai anche me.»

Belle si guardò intorno, gli occhi spalancati, Lucas poteva sentire quasi il suo cervello elaborare pensieri e forse, per la prima volta, era conscia del mostro che era diventato il suo fratellastro.
Sembrava un cerbiatto circondato da cani da caccia e cacciatori pronti a sparare.
Si sentiva in trappola.

Lucas si avvicinò, Annabelle fece alcuni passi indietro, stava tremando.
Il ragazzo protese le braccia verso di lei.

«Non lo farei mai, lo sai. Quegli uomini non erano alla tua altezza» parlò lui, come se con quella affermazione potesse in qualche modo giustificare le sue azioni.

«Qualcuno potrà mai essere alla mia altezza?» chiese.

«Dovranno passare sul mio cadavere per averti» asserì lui.

«Tu sei immortale.»

«Ottima osservazione» sorrise malignamente.

«Perché mi fai questo?» Domandò la giovane.

Lucas le sfiorò una guancia con il pollice, guardandola quasi con adorazione.

«Non voglio nient'altro che la tua felicità Annabelle. Non importa quante persone dovrò uccidere perché tu capisca, perché tu capisca che devi lasciar perdere gli umani.»

Il tono di voce risultava duro ma, stranamente, anche dolce.

«E cosa succederebbe, se l'unico vampiro per il quale nutro dei forti sentimenti, si trovasse esattamente di fronte a me?» Belle poggiò la sua mano su quella del fratellastro.

Lucas spalancò gli occhi, lo aveva ammesso già decine di volte, eppure, ogni volta era un colpo al cuore, nel senso che il suo cuore, che batteva per inerzia, iniziava a pompare il sangue più velocemente. Improvvisamente, un senso di impotenza lo pervase.

Non poteva permetterlo, non poteva permettere che lo amasse anche lei.

«Belle, non possiamo» sussurrò portandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«Hai detto che l'unica cosa che desideri è la mia felicità, allora, lascia che io ti ami, Lucas. Te ne prego.»

La ragazza si avvicinò al vampiro. L'aveva distrutta, ancora una volta.

Lucas si abbassò per poterle asciugare le lacrime, ma Annabelle ne approfittò per far incontrare le loro labbra.

Il biondo poté sentire nuovamente quella strana sensazione al petto, mentre ricambiava il bacio con trasporto.
Quando ritrovò un minimo di lucidità, allontanò la ragazza e fece aderire le loro fronti.
Il loro respiro si mescolava per quanto erano vicini e Lucas, poteva sentire il cuore di Annabelle battere a l'impazzata.

«Ti amo» continuava a ripetere.

Il ragazzo si allontanò, portò le sue mani sul volto di lei e Annabelle fu sorpresa nel vederlo sull'orlo del pianto.
La guardò in modo quasi magnetico, e la sua pupilla si dilatò esattamente come sentiva fosse accaduto a lei.

«Ti amo anch'io» sussurrò Lucas chiudendo un attimo gli occhi e facendo così, due lacrime gli abbandonarono gli occhi e iniziarono a percorrere le sue guance scavate e pallide.

«Ma io e te» disse acquistando un tono di voce suadente e persuasivo «siamo solo fratellastri e tu non mi ami, anzi, non mi sopporti.»

«Io non... Io non ti sopporto» affermò Annabelle quasi senza volerlo.

Londra, 2015.

Annabelle si issò sul letto gettando un urlo straziato.
Mezzo secondo dopo, Lucas, entrò nella camera a petto nudo con solo un paio di pantaloni della tuta.
Si sedette al fianco di Belle e la guardò con preoccupazione. La sorellastra aveva poggiato le sue piccole manine sul viso e questo, impediva a Luke di poterla guardare negli occhi.

«Che succede?» Domandò.

Annabelle sobbalzò udendo la sua voce. Spostò le mani dal volto, lo guardò con occhi persi e colmi di lacrime.

«Perché...» Sussurrò la ragazza prima di svenire tra le braccia del biondo.

Lucas la strinse più forte che poté, ripetendosi mentalmente che tutto ciò che aveva sempre fatto, era stato per proteggere lei e non il cuore di un vecchio vampiro che non voleva avere debolezze.

La cullò tra le sue braccia, rimase immobile finché la ragazza non si svegliò.

«Lucas...» provò a dire qualcosa, ma lui la zittì.

«Sh, andrà tutto bene. Qualsiasi cosa tu abbia sognato, qualsiasi paura tu abbia, non devi preoccupartene. Io ci sarò sempre e ti proteggerò sempre.»

Annabelle decise che forse sarebbe stato meglio tenersi quello strano sogno, che tanto sogno non sembrava, per lei.

«Per sempre?» Domandò lei, come quando era piccola al suo fratellastro.

«Per sempre.» Ribadì Lucas lasciandole un bacio sulla fronte.

Autrice:

Ecco che vediamo un pezzo di passato di Luke e Belle, solo che lei pensa si tratti di un sogno perché ovviamente non è conscia dei soggiogamenti del fratellastro.

Cosa ve ne pare?
D

itemelo qui sotto e votate.


(Domani faccio 18 anni, fatemi questo regalino lol)

Bad Blood. [lrh]Where stories live. Discover now