Capitolo 12: Una lettera inaspettata

2.2K 140 6
                                    

Quella mattina presto di settembre, mi svegliai nuovamente nel bel mezzo della notte per controllare ancora una volta la bambina. Nonostante fosse ancora presto per sentire il gelido inverno, avevo la pelle d'oca e la camicia da notte estiva non copriva molto di quelli che erano gli arti del mio corpo. Come avevo ben intuito, la bambina stava piangendo di nuovo, stavolta molto più forte delle precedenti. Supposi dovesse avere fame, così mi sbrigai a raggiungerla. Balzai fuori dal letto in un solo movimento, sperando che Fred non si fosse svegliato. Quella mattina avrebbe avuto l'inaugurazione del suo negozio di scherzi insieme a George.

Dopo un'estate passata a Grimmauld Place per sistemare un paio di cianfrusaglie e a ripulire le stanze per poter vivere lì almeno per un pò, finalmente a settembre la mia gravidanza era giunta al termine. Eleonora Alicia Weasley Black era nata il 4 settembre, in una splendida e calda serata estiva passata, come le altre, insieme alla famiglia Weasley e congiunti, Malocchio, Lupin, Tonks, Harry, che volevo tanto venisse ad abitare da noi, ed Hermione. Ginny non vedeva l'ora di poter abbracciare la piccola. Aveva passato l'intera estate a descriverla sia fisicamente che caratterialmente, proponendo talvolta anche un nome, ma alla fine era tutta uguale a suo padre. I suoi erano finissimi capelli color fiamma, che incorniciavano un viso tondo pieno di lentiggini e gli occhi erano turchesi. I capelli furono la prima cosa che Lupin e Molly videro assistendomi all'ospedale San Mungo. Il fatto che vedessero il colore dei capelli era motivo di gioia, ma in quel momento ero tutt'altro che entusiasta. Crebbi di morire, per un istante. Rimasi all'ospedale per circa un paio di giorni e tornai subito a casa, dove ad aspettarmi non c'erano tutti.

Alcuni dei ragazzi dovettero tornare a scuola per il loro sesto e quinto anno. Io mi sarei divertita ad allattare e a cambiare i pannolini per un pò. Se non avessi avuto Molly al mio fianco non sarei mai riuscita a sopravvivere. Lei ne aveva sette di figli, era un'esperta in ogni situazione a presentarsi.

«Hai fame piccola?» domandai metaforicamente alla bambina. Sapevo che voleva mangiare, così l'accontentai lasciando che bevesse il latte che tanto adorava. Per allattarla mi misi seduta sul divano che avevo fatto sistemare in fondo alla sala da pranzo appoggiato al muro, prima di dirigersi in cucina. Mi abbandonai alla morbidezza dei cuscini. Mi guardai intorno, sotto la luce fioca della lampada posta in un angolo abbastanza potente da illuminare bene la stanza. Ero sfinita ai pochi giorni da madre, ma ero comunque pensierosa. Erano tante le cose che erano cambiate e il ricordo di una me a dormire nel mio letto a baldacchino di Hogwarts mi sfiorava la mente, rendendosi allettante. Pensavo che se fossi stata alla scuola di magia, probabilmente avrei ripetuto le selezioni di Quidditch e avrei provato a perfezionare la mia tecnica di combattimento nella Difesa contro le Arti Oscure.

Mi mancava il campo da Quidditch, mi mancavano le chiacchiere da spogliatoio con Alicia Spinnet e Angelina Johnson, sentire proprio quest'ultima dare le dritte prima di una partita in quanto capitano della squadra. Sperai che quell'anno Grifondoro vincesse nuovamente la Coppa delle Case e la Coppa di Quidditch, festeggiando alla faccia di quelli di Serpeverde, sempre a pavoneggiarsi in giro per il castello. «Sono proprio infantile delle volte» mi dissi, sghignazzando senza fare rumore, però sì, ci speravo davvero in una vittoria dei Grifondoro.

«Sei sveglia?» la voce impastata di Fred interruppe il mio fiume di pensieri riguardo ad Hogwarts, accendendo la grande luce della sala da pranzo facendo il suo ingresso. «Stavo dando da mangiare alla bambina» dissi «Tu perché sei sveglio? Che ore sono?». «Le sette e mezza. Devo alzarmi, prepararmi e fare colazione. Poi, vestirmi e andare a Diagon Alley» disse Fred con tono buffo che mi fece scappare una risata, mentre si sedeva accanto a me ad accarezzare i capelli di Eleonora. Fred era innamorato di sua figlia; ogni volta che se la trovava davanti ai suoi occhi brillavano come due stelle, a forma di cuoricino. Adorava occuparsi di lei mentre facevo qualcos'altro e non perdeva l'occasione per fargli regali, (la sua stanza era piena di giocattoli).

➣ The daughter of Sirius Black ¹ [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now