capitolo 44

54 7 4
                                    


Dopo aver prosciugato completamente le lacrime, e aver stritolato Cameron con il mio abbraccio carico di odio, ma anche di fragilità, mi sciolgo da quell'abbraccio confortante di cui tanto ho avuto bisogno e corro per scappare da Cameron, dalla mia scuola, dai miei professori, dai miei amici e per scappare da lui.

Ho sempre affrontato le difficoltà, anzi, le accolgo perché so che esse ci aiutano a superare i nostri ostacoli, i nostri limiti.

Ho sempre affrontato la realtà, così come essa mi è stata destinata, bella o brutta che sia, ma ora...ora voglio solo scappare e rifugiarmi in un luogo dove c'è pace, dove so che nessuno può farmi del male.

Il male. Male è una parola come altre, ma stracarica di significato. Facciamo del male quando c'è lo vengono fatto a noi, ma non mi sembra che io ne abbia fatto a Trevor, ma allora io mi chiedo: perché ha sentito il bisogno di farmi del male?

Mi ha fatta innamorare, sapendo però che in tutto questo fottuto tempo non ha fatto altro che prendersi gioco di me. Ma ormai non succederà più.

Non posso dire di odiarlo, perché non si può odiare in un attimo una persona che l'attimo prima amavi.

Se inizi ad odiarlo, significa quindi che non l'hai mai amato. Ma io l'ho amato e continuo stupidamente ad amarlo veramente.

Esco di nascosto da questa stupida scuola e corro più velocemente possibile per allontanarmi.

Non so dove sto andando, so solo che non voglio più pensare a niente.

Avevo ragione ad avere dei dubbi, e quella volta che ero in macchina e avevo visto due ragazzi simili a Trevor e Rose, avevo sbagliato a dire "no non sono loro, è impossibile, Trevor non farebbe mai un cosa del genere", e invece..

Avrei dovuto in quell'istante scendere dalla macchina e prendere dai capelli ossigenati quell'oca e riempirla di botte, e prendere Trevor e sputarli in faccia gridando insulti pieni di rabbia.

Invece eccomi qui che corro per le strade vuote e gelide, proprio come sono io ora, alla ricerca di qualcosa che non c'è.

Alla ricerca di felicità.

Vedo alla mia destra, un parco, così faccio un ultimo sforzo e corro sotto a un grande albero e mi ranicchio per terra.

Ormai non faccio più caso alle lacrime che scivolano inesorabilmente lungo le miei guance, rigandole come profondi graffi, come i graffi del mio cuore.

Mi squilla il cellulare, lo prendo e leggo sul display l'ultimo nome che avrei voluto sentire ora. È lui. È Trevor.

Giustamente, il mio primo pensiero è quello di non rispondere, ma voglio vedere cos' ha da dirmi.

Mi schiariscoo la voce, sperando che non mi tradisca cominciando a tremare, e dopo un lungo e profondo respiro rispondo.

<<pronto?>>

<<pronto, piccola, dove sei?>> ma qui di piccolo c'è solo il tuo cervello.

<<sono tornata a casa, mi girava la testa e continua tutt'ora, tu invece dov'eri?>> chiedo andando dritta al punto.

<<sono andato dal medico per una cosa...ma ora sono a scuola>> mente. Razza di traditore di bassa qualità, stai giocando e hai già giocato col fuoco.

Sorrido falsamente e rispondo <<ci vediamo dopo, Trevor...ah, il tuo e il mio tatuaggio è più vero di quanto credessi, belle persone non fanno belle le persone, Trevor>> commento acida prima di riattaccare e buttare fuori tutta l'aria che ho trattenuto nei miei polmoni.

Mi ci è voluta tutta la mia forza di volontà per non insultarlo. È stata dura.

Come mi sento? Non lo so nemmeno io ad essere sincera.

Mi sento male perché non solo provo rabbia, un sentimento che mi ha accompagnata da quando John ci ha abbandonate e che conosco molto bene, ma provo anche un terribile senso di colpa, e questo, ahimè, è un sentimento che non provo spesso.
Non ho mai rimpianti su niente, e di conseguenza non ho mai sensi di colpa.

Ma ora, se tornassi indietro nel tempo, non avrei fatto continuare la mia storia con Trevor.

Avrei comunque lasciato Ken, per poi fidanzarmi di nuovo con un fico pazzesco, per poi lasciarlo una volta stufata e così via, finché da grande avrei trovato l'amore della mia vita che mi avrebbe messo la testa apposto.

Invece no, ho lasciato Ken per uno stronzo che mi ha fatto innamorare, per poi tradire la mia fiducia con la mia sorellastra, che, per la cronaca, è stata la stessa ragazza con cui mi ha tradito Matt.

E infine mi sento come se il mio cuore si fosse spezzato, e disperso nell'aria in tanti frammenti di sofferenza, e la cosa più odiosa di tutti è che non so come cazzo affrontare questa situazione del cazzo.

♥ciao ragazze, com'è? Io bene, sono troppo felice del fatto che la storia ha superato i 1000 lettori, ok so che non è molto ma è un inizio e per essere la mia prima storia mi piace.
Per favore commentate e fatemi sapere cosa ne pensate!
Baci baci♥

FATALITY 1Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon