capitolo 1

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Sbatto la testa a terra e sento un dolore allucinante ma non posso permettermi di gettare la spugna ora quindi mi rialzo e vado dritta verso la mia avversaria. Comincio a sganciare dei pugni potenti finché finalmente lei cade a terra.

<<la vincitrice di questo incontro è Demi Dallas>> annuncia il mio allenatore di boxe alzando e sventolando la mia mano.

<<ti avevo detto di non provare a sfidarmi>> dico alla mia avversaria e lei si intimorisce.

<<brava sono fiero di te>> si complimenta con me il mio allenatore <<ma ora vai a ripulire il sangue dalle tue nocche>> annuisco e quando scendo dal ring tutti applaudono e mi acclamano.
Quando entro in spogliatoio vedo mia madre vestita elegante seduta su una sedia che guarda in basso.

<<ti ho aspettato tutto il pomeriggio...ci tenevo che tu venissi a cenare con me e il mio fidanzato>> mi dice alzandosi e venendo verso di me <<avevo da fare.>> <<Demi la boxe non è una cosa da fare, non è un passatempo.

È solo uno stupido gioco che ti fa del male>> dice e indica le mie nocche <<non sono affari tuoi>> ribatto mentre mi avvicino al mio borsone <<Sì che lo sono. Il tuo futuro è dentro al mio ufficio, nella nostra azienda di cosmetici....e non...su un ring dove ti prendi a pugni>> urla sconvolta

<<E cosa dovrei fare io? Non mi piace e il mio futuro è qui>> <<Sì..come no..>> sbuffa <<senti in ogni caso è la mia vita e faccio quel che cazzo mi pare>> le dico.
È la mia vita e non ci tengo a seguire le sue orme tanto meno a prendere ordini da lei

<<da quando sei diventata così scontrosa? >> Mi chiede guardandomi dritta nei miei occhi marroni

<<Da quando quello stronzo di mio padre mi ha abbandonata a 9 anni per seguire un'altra donna>> ammetto. Lei mi guarda attentamente e se ne va.

<<Cavolo>> dico e tiro un calcio contro all'armadietto <<problemi? >> mi dice il mio allenatore avvicinandosi <<tu cose ne dici>> gli rispondo.

Lui mi guarda dritta negli occhi e dice <<dico che so che tu sei bravissima e che hai talento...ma so anche che la strada verso la fama e qualcosa che richiede un duro lavoro e tanta fatica.

Richiede anche di opporsi alla madre nel tuo caso>> dice sorridendo<<tu saresti pronta?>> mi chiede <<io non mollo Stephan>> rispondo sinceramente...io non molleró mai né a causa di mia madre né a causa del mio fidanzato né di nessun altro.

<<perfetto...fatti trovare domani mattina al parco alle 6!>> <<cosa?ma domani è sabato!>> mi lamento <<lo so...ti ho detto che sarà una fatica>> sorride e se ne va.

La box è la mia vita...ho cominciato grazie alla
mia migliore amica Lexi..e da li me ne sono innamorata.

Poi però è arrivato il periodo di mia madre e mio padre che si separano e allora ho continuato per sfogare la mia rabbia...anche se avevo solo 9 anni,già da piccola avevo dei problemi a gestirla.

Un giorno, a 14 anni al parco mentre mi stavo picchiando con una ragazza perché mi aveva fatto incazzare,un ragazzo alto e muscoloso intervenne per dividerci...e dopo che mi aveva fatta calmare mi propose di allenarmi nella sua palestra proprio perché vedeva in me del potenziale.

Da li inizia la mia vicenda per cercare di incoronare questo sogno da maschiaccio.

Ma in fondo cos'è la vita se non cercare di fare qualcosa per mettersi nei panni degli
altri?

Tiro fuori dal borsone un paio di pantaloncini e un top.
Mi abbasso per togliermi le scarpe e quando mi rialzo sento qualcuno che mi cinge in vita.

Mi volto e vedo il mio fidanzato Ken. Mi stampa un bacio sulle mie labbra e mi dice <<amore mio...sei stata brava ...ma continuo a pensare che sia uno sport pericoloso...forse è meglio se chiedi a Lexy di farti entrare nella squadra di cheerleader della scuola. È più femminile...non credi? >> ma oggi è la giornata del "Deminonélosportadattoate".

<<sai cosa penso io? >> chiedo avvivinandomi a lui facendomi gli occhioni sexy <<cosa? >> chiede sorridendo e stampandomi un'altro bacio. <<che sia meglio che tu ti occupi delle tue faccende e io delle mie...ok?>> dico mettendo il broncio. Mi allontano da lui e mi spoglio.

<<togliti il reggiseno e gli slip>> ordina. <<certo che....no. Ken non qui.>> dico e lui ci rimane male. Ma non ho voglia...l'ultima volta che l'abbiamo fatto è stato solo ieri quindi non mi va.

Finisco di vestirmi e mi dirigo verso la porta, ma prima mi volto verso Ken e dico <<ci vediamo lunedì>> gli faccio l'occhiolino e me ne vado.

Appena esco dalla palestra decido di farmi un giro in città per schiarirmi un po' la mente.

Prendo dal borsone una sigaretta e l'accendo. Vado in un supermercato e compro una birra.

Quale modo migliore di schiarirsi le idee che con una bella birra.

Decido di andare nel mio posto preferito in assoluto quando voglio stare da sola; cioè un parco dove c'è un fiume.

Mi siedo sotto l'albero e prendendo un'altra sigaretta e comincio a pensare.

Mi sono sempre chiesta il motivo per cui sono così popolare a scuola...voglio dire Lexy, la mia migliore amica, potrebbe esserlo più di me. Lei è bionda ed è il capitano della squadra di cheerleader e poi il padre è ricco.

Nonostante questo preferiscono me, una ragazza mora e forte che invece di vestirsi di rosa si veste...non so definire il mio stile...a volte sexy...altre volte con una felpa e dei semplici jeans.

Comunque il succo è: perché preferiscono me ad altre? Questo è un vero dilemma che non riuscirò mai a capirlo

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