capitolo 26

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Tre settimane. Sono passate tre settimane dalla morta di mia madre...eppure è come se fosse passata un'eternità.

Oggi è il gran giorno. Finalmente oggi ho deciso di continuare con la mia vita ed uscire da queste quattro pareti della mia stanza.

Comincerò col ritornare a scuola.
Sono cambiate tante cose in queste ultime settimane. Ho capito cosa sia veramente il dolore.

Le persone tendono a sottovalutare l'importanza di questo sentimento. Pensano che essendo che sono felici, non potranno mai provare dolore.

Ma non è così. La felicità è solamente un modo per mascherare il dolore; fino a quando schiocca quella scintilla che fa emergere il tuo dolore nascosto.

Ecco..io ho finalmente capito che forse in fondo non sono così forte come voglio far vedere. Forse anch'io sono umana e dunque una persona fragile.

Trevor è venuto a farmi compagnia TUTTI i giorni e ammetto che ne sono stata molto felice.

Non ci sono stati baci o robe del genere. Abbiamo parlato della mia vita, del mio dolore e di come penso che affronteró il mio futuro.

Lui come al solito non ha parlato del suo passato o di sé stesso, e sono sempre più convinta che nasconda qualcosa. E io prima o poi saprò che cosa.

Poi ci siamo divertiti a parlare di libri, un passione che ci accomuna. Ho anche scoperto, sorpresa, che vuole diventare uno scrittore, ma sarà una cosa difficile dal momento che è stato bocciato 2 volte.

Trevor mi ha anche raccontato che Rose è ritornata a scuola già da un pezzo, e senza di me fra piedi, si sente un Dea a scuola.

Si sono lasciati...E questa è la notizia più bella che io abbia ricevuto in questi ultimi tempi.

Me l'aveva detto una sera in balcone.

Mi ha raccontato che erano al parco e quando Rose si avvicinò per baciarlo lui la fermò dicendo <<Rose...è inutile fingere di voler continuare una storia priva d'amore. È una storia basata sul sesso. E io odio le storie basate sul sesso. Quindi Ho deciso che sia meglio smetterla qui. Ti auguro il meglio nella tua vita, ma sicuramente io non sono quello che cerchi>> e dopo averle dato un bacio a stampo, per salutarla, se ne andò lasciandola da sola.

Io e Chris invece ce la stiamo cavando. Nostra zia Jenna ha lasciato il suo lavoro e la sua famiglia e la città, per venire a vivere con noi.

I miei due cugini Benji e Austin verranno a vivere qui tra una settimana.

Sono due ragazzi bellissimi, Benji ha la mia stessa età e Austin ne ha 19. Abbiamo passato insieme l'infanzia e tutte le feste; ci sono molto legata.

Mi alzo dal letto e prendo dall'armadio dei vestiti pesanti, dato che manca una sola settimana all'inverno e comincia a far freddo. Dopo essermi preparata, saluto Jenna per poi uscire.

Prendo la mia moto dal garage e parto.

Mi è mancata la sensazione del vento a contatto con la mia pelle. Mi è mancato questo senso di libertà. Siamo solo io e lei; lei ed io.

Appena scendo dalla moto mi sento fissata, ci dovrei essere abituata ma oggi è differente. Mi da fastidio.

<<Demi...qualche domanda per il giornalino scolastico? >> chiede Clarissa sbarrandomi la strada.

<<va bene ma sbrigati>>

<<Perché hai picchiato violentemente Rose?>

<<perché mi ha stancata. Deve imparare a non mettersi contro di me>> rispondo vagamente. Non vado certo nei dettagli.

FATALITY 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora