capitolo ventisei.

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Flash back
Da dentro la cavera sento il suono delle trombe e il mio cuore si blocca.
Mi affaccio fuori dalla grotta e alzo lo sguardo al cielo.
Eccola. Più bella che mai. Mi soffermo su tutti i particolari: i capelli, le sopraciglia, le labbra, il naso. E più la guardo più penso che sia perfetta. Abbasso lo sguardo e leggo il suo nome scritto nel cielo: Clove Kenwell. Continuo ad ammirarla finché il suo volto non scompare e mi sento risprofondare nel buio. L'unica cosa che mi impedisce di farlo sono i suoi fratelli. Quella foto ha dato la conferma, la conferma del fatto che lei non starà più con me.
Fine flash back
É circa mezzogiorno ma gli strateghi fanno arrivare prima il buio: avranno fretta di chiudere. Comunque sia mi preparo e mi metto una corazza che mi hanno mandato gli sponsor sotto la maglia. Siamo ormai solo in tre e inventeranno un modo per farci avvicinare. Infatti ho ragione. Inizio a sentire degli strani rumori e dopo pochi secondi appare uno strano animale. Alto circa 50 centimetri, pelo scuro, ringhia. É a circa 10-15 metri da me. Per un secondo rimango fermo, immobilizzato dalla paura. Ed é quando inizia a corrermi incontri che scappo via. Non so perché, forse dai suoi denti aguzzi che digrigna appena mi ha visto, ma sono sicuro non voglia prendere il té con me.
Esco dal bosco e mi precipito alla cornucopia. Davanti a me ci sono i ragazzi del 12 e la ragazza mi tira adosso una freccia ma grazie alla corazza non mi colpisce. Quando arrivo vicino a loro li butto di lato e salgo sopra la cornucopia e mi arrampico il più in alto possibile. Ho i crampi e il fiatone perciò quando salgono anche gli altri non ho il tempo di pensare a loro. Dopo poco sono riuscito a riprendermi e strappo il ragazzo da vicino la ragazza. Lei mi punta l'arco alla testa così dico
«Uccidimi e lui viene giù con me» infatti la vedo perplessa. Sa che ho ragione. Lui mi graffia il dorso della mano con cui lo tengo in pugno. Ma... Adesso che ci penso... Non é un graffio. Mi guardo la mano e vedo una x segnata con il suo sangue e in meno di un secondo lei scaglia la freccia, io urlo dal dolore e cado giù.
L'unica cosa che riesco a pensare mentre gli ibridi mi torturano é il dolore. Prima di morire vedo un'ibrido. Ma é diverso. E poi realizzo: ha gli occhi uguali a Clove. Almeno prima di morire il mio ultimo pensiero é stato per lei. Ti amo Clove, arrivo.

Please, Stay With MeWhere stories live. Discover now