capitolo ventuno.

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Mi sveglio, é ancora presto. Il sole si sta appena alzando ma Cato é già in piedi che prepara la colazione.
«Cosa c'é da mangiare?» chiedo affamata
«Non ho trovato molto nelle macerie così sono andato a cercare qualcosa nelle vicinanze e ho ucciso uno scoiattolo»
«Non mi lamento» mi siedo accanto a lui e inizio a mangiare
«Dov'é Marvel?» chiedo non vedendolo
«Ah lui é andato un pò in giro per i boschi. Voleva cercare qualcosa da mangiare ma é fuori da un ora e mezza circa.» mi spiega
«Non sei preoccupato?»
«Io e Marvel abbiamo legato molto. Sappiamo entrambi che dobbiamo morire e non voglio essere io ad ucciderlo»
«Come dovete? Tu puoi vincere. Sei il più forte» dico abbassando la voce
«No. Insomma si, sono il più forte ma non vincerò io»
Sono confusa. É il momento di tirare fuori la conversazione che hanno avuto lui é Marvel
«Senti Cato... Qualche giorno fa vi ho sentiti parlare. Tu dicevi che avevi un piano e dirmi i tuoi sentimenti li sarebbe andato contro. Qual'é questo piano? Perché non puoi dirmi quello che provi?» sono tutta rossa, sto andando a fuoco
«Mi hai spiato?» si gira verso di me
«Beh... Si. Ma non cambiare discorso» dico prendendo coraggio
«Clove la questione non ti riguarda.» mi dice secco
«E come mai io ho il presentimento che mi riguardi?» mi alzo e lo guardo dall'alto in basso
«Non ne ho idea» si alza anche lui. Adesso mi sento piccola. Lui fa per andarsene ma sono stanca del suo comportamento
«No. Adesso tu mi stai a sentire. Perché non vuoi dirmi cosa provi per me?» dico schietta
«Perché io... io... Non so cosa provo»
«Stai mentendo»
«E tu come lo sai?»
«Lo vedo. Dalla tua espressione, da come eviti il mio sguardo, da come ti strofini le mani sui pantaloni. Ti conosco. So che stai mentendo. Ma perché lo fai? Se non provi niente per me dimmelo.»
Lui sta per dire qualcosa quando un cannone spara. Dolo alcuni minuti ne sentiamo un'altro.
«Pensi sia...?»
«Dobbiamo scoprirlo»
Ed ecco che ci ritroviamo nel bosco. Alla ricerca di Marvel. Perché ogni volta che io e Cato stiamo affrontando un'argomento serio succede qualcosa? Stava per dirmi tutto!
Ci mettiamo un paio d'ore ad arrivare nel punto in cui troviamo il corpo di Marvel. Mi metto una mano alla bocca e gli occhi diventano lucidi. La prima cosa che vedo é la freccia conficcata nel suo petto, verso il cuore. Poi mi giro e vedo la ragazzina, Rue. Anche lei é morta ma dalla freccia capisco che non é stata lei ad ucciderlo.
Cato é in ginocchio vicino al corpo senza vita del suo migliore amico. Non piange, il suo viso non ha un espressione precisa. Guarda solo gli occhi vuoti e senza anima di Marvel. Si sta contenendo, per me.
Li metto una mano sulla spalla e mi siedo
«Puoi sfogarti, se vuoi. Se arriverà qualcuno lo faccio fuori io. Tu sfogati» dico ma lui non parla. Si avvicina a me e mi abbraccia. Lo stringo più forte che posso, so che non sta passando un bel momento. Restiamo lì circa un'ora
«Cato» dico. Lui alza lo sguardo perso nei suoi pensieri e mi guarda
«É ora che andiamo. Lo devono portare via» so che non é bello da dire ma sta cominciando a puzzare ed é pieno di mosche.
Quando ritorniamo Cato non ha ancora aperto bocca. Mentre prima era sconvolto adesso medita vendetta perché anche lui ha visto la freccia, anche lui sa che é stata la ragazza del 12.

Please, Stay With MeWhere stories live. Discover now