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Il campo da Quiddich sembrava immenso con gli spalti vuoti.
James si fermò al centro di esso, sollevandosi leggermente sulla sua scopa:- Allora, Lily, hai sempre sofferto di vertigini?
-Sì- sospirò lei.
-Sali sulla tua scopa, Lily. Alzati in volo finché non ti dà fastidio.
Lily eseguì i suoi ordini, sollevandosi per circa sette metri, prima di iniziare a sentire le vertigini.
Chiuse gli occhi, ma pian piano iniziò a perdere quota.
-James...-mormorò, e l'istante dopo sentì la sua mano stretta in quella del ragazzo.
Riaprì gli occhi, sorridendo.

***

-Allora? Sono o non sono stato un bravo insegnante? - chiese James, dopo essere entrato dal buco del ritratto.
-James, non mi è passata la paura.
-Sì, ma siamo riusciti ad arrivare a dodici metri, prima che tu ti sentissi male.
È un traguardo.
-Se lo dici tu.- Lily alzò gli occhi al cielo.
-Bene, Lily.
Ora che siamo d'accordo su qualcosa, stavo pensando che potremo uscire insieme.
La ragazza cominciò a ridere.
-Sei così dannatamente sfacciato.
-Lo so, lo so. Ma non mi hai ancora risposto, mia cara Lily.
-James...
-Secondo me dovresti darci una possibilità.
Saremo perfetti insieme, e qualcosa mi dice che lo sai anche tu.
Lily ci pensò su qualche istante, mentre James continuava a parlare:- Sono già due settimane che penso a cosa potremo fare. E non ho intenzione di dirtelo, perché sarà una sorpresa. E uso l'indicativo, che è il tempo della certezza, perché tu uscirai con me.
La ragazza rise, poi diede un bacio sulla guancia di James, sussurrando:- Uscirò con te, Potter.

***

-NON CI CREDO!- urlò Marlene, non appena Lily le disse la novità.
-Lo sapevo, lo sapevo! Ti piace vero?!
Lily scosse la testa, ma senza convinzione. Non poteva ignorare quel sentimento tanto puro che le stava crescendo dentro il petto, che le faceva battere più forte il cuore quando lui era vicino a lei, o quando lo guardava di soppiatto e lui se ne accorgeva.
Il suo cuore batteva fortissimo ogni volta che lo sentiva ridere, anche se era dall'altra parte della stanza, ogni volta che lo incontrava nei corridoi e lui le faceva l'occhiolino.
Era ormai diventata una consuetudine per James salutarla la mattina in Sala Grande con un delicato bacio sulla guancia, mentre Lily stava facendo colazione. Le sue guance diventavano talmente scarlatte da non riuscire più a distinguerle dai suoi capelli rossi.
I suoi occhi verdi brillavano di più, e Marlene non era la sola ad averlo notato.
Anche James era cambiato, e ad accorgersi per primi di ciò furono Remus e Sirius.
Il ragazzo spesso si perdeva nei suoi pensieri, e un sorriso involontario gli illuminava il volto.
Più di una volta era stato redarguito dagli insegnanti per la sua mancata concentrazione.
E lui non riusciva a capire come facessero a non comprenderlo.
Non si erano mai persi nei meandri della mente pensando alla persona amata?
E già, perché James era sicuro di amarla.
Se lo sentiva, nel petto, il sentimento che provava nei suoi confronti. Senza dubbi. Il suo non poteva non essere amore. Era la sua unica certezza.

Oltre le apparenzeWhere stories live. Discover now