Quiddich

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Sabato la ronda andò senza particolari imprevisti, anzi filò tutto liscio.
Due giorni dopo si sarebbe tenuta la prima partita annuale di Quiddich, Grifondoro vs Serpeverde.
L'emozione si faceva già sentire, i colori delle due Case erano esposti in tutta la scuola.
Ancora non lo sapeva, ma quella partita avrebbe lasciato il segno in Lily.

***

Il vento freddo di inizio Ottobre sfiorava non troppo delicatamente le guance di Lily, di Marlene e di Alice.
Camminavano felici, ridendo per le stupide battute di Marlene.
Nonostante gli ammonimenti di Lily, la ragazza non aveva la minima intenzione di lasciarsi sfuggire Sirius.
-Non mi interessa se poi dovrai vedere più spesso James!
-Oh, Marlene sei incorregibile!- esclamò Alice, coprendosi ancora di più con la sciarpa.
-Marlene, io non lo sopporto proprio!- Lily sbuffò.
-Menzogne! Mi hai detto che ti ha chiamato "Lily" e non Evans! Questo è un enorme passo avanti!- sorrise Marlene.
-Non è un passo avanti.- ribattè Alice- Piuttosto, James sta cercando di conquistarla. Semmai è un passo avanti per James, non per Lily.
-E allora? Sempre un passo avanti è.
Lily rise, mentre si metteva a sedere sugli spalti.
Dopo poco le due squadre entrarono in campo.
James era il capitano, e in quel momento fronteggiava il capitano avversario.
In mezzo, Madama Bumb stava facendo volteggiare in aria una monetina per chi avesse dovuto avere il possesso palla per primo.
La sorte volle che i Serpeverde iniziassero.
Dopo qualche istante, Madama Bumb fischiò.
E la partita ebbe inizio.

***

Serpeverde li stava stracciando.
James, una volta finita la partita, avrebbe dovuto rivedere la formazione in difesa e in attacco.
Erano ormai due ore che le due squadre si fronteggiavano, ma il boccino non aveva la minima voglia di farsi prendere.
Quel piccolo bastardo oggi si sentiva particolarmente spiritoso...
Volò vicino a Frank, che faceva le guardie alle porte, schivando un bolide.
E poi lo vide.
Era solo un bagliore dorato, ma quello stesso bagliore gli era fin troppo famigliare.
Si lanciò al suo inseguimento, passando in mezzo a due giocatori con la divisa da Serpeverde.
Sentì dietro di sé gli occhi di Lucius Malfoy, anche lui cercatore.
Evidentemente lo aveva visto anche lui.
Continuarono a volare, James sempre in testa.
Il ragazzo Grifondoro riuscì ad avvicinarsi di più, dopo dieci minuti di un inseguimento serrato.
Allungò la mano, ma era ancora troppo distante.
Accelerò ancora, la mano sempre protesa.
Chiuse gli occhi per un attimo e quando sentì il metallo freddo fra le sue dita e due piccole ali che si agitavano, esultò e sorrise.
Un urlo di gioia si innalzò dalle tribune colorate con i colori del Grifondoro, mentre i Serpeverde erano rimasti ammutoliti.
James atterrò e in quel momento fu assalito dai suoi compagni di squadra.
Sirius gli saltò al collo, un altro sulla schiena.
In meno di due secondi, si ritrovò a terra, con almeno quattro persone sul suo stomaco. Sugli spalti, Lily sorrideva, applaudendo.
Pian piano, scesero, e molte persone si riversarono in campo. Lily fece appena in tempo a scorgere Marlene che si lanciava addosso a Sirius, baciandolo.
Anche Alice era andata via e dato che Lily non riusciva a vedere Frank, immaginò che si fossero rintanati da qualche parte.
Sospirò, poi si diresse verso il Castello.
Era quasi arrivata, quando qualcuno la raggiunse.
Si voltò, notando James con il fiatone accanto a lei.
-Tu non dovresti essere nello spogliatoio?- domandò la ragazza.
-Mi sono sbrigato, volevo accompagnarti al Castello.
-Dici sul serio?
-Certo.
Lily sbuffò:-Ancora con quella storia della scommessa con Sirius? Non mi innamorerò mai di te. Vuoi capirlo o no?- disse, mentre si fermava, incrociando le braccia e osservando il ragazzo.
-Sai, Lily... Non è per quello. Davvero. Il fatto è che tu mi piaci. Parecchio. E non farei mai nulla in grado di ferirti. Non avrei mai scommesso con Sirius, se non mi fossi piaciuta.
Non voglio spezzarti il cuore.
Le accarezzò una guancia, guardandola nei suoi occhi verdi con i suoi color nocciola.
Lily si perse in essi, ma solo per un attimo.
Avrebbe avuto tempo per potercisi perdere, anche se ancora non lo sapeva.
In realtà era rimasta colpita dalle sue parole.
Non si sarebbe mai aspettata di piacere a James Potter, nonostante le parole di Remus.
La scoperta dei suoi sentimenti era, in un certo senso, una piacevole sorpresa.
Ma non lo avrebbe mai ammesso a sé stessa.
James si avvicinò a lei, dandole un delicato bacio sulla guancia, prima di tornare indietro alla ricerca dei suoi amici.
La reazione, anche se non si poteva proprio definire con quel termine, di Lily gli aveva fatto nascere qualche speranza.
Aveva letto nel suo sguardo un qualcosa che lo faceva ben sperare.
Forse, un giorno, Lily Evans sarebbe potuta essere sua.

***

Lily non amava le feste.
Il baccano, il disordine... Non facevano per lei.
Ecco perché quella sera non si fermò troppo in Sala Comune per i festeggiamenti della vittoria sui Serpeverde, ma salì nel suo dormitorio.
Si spogliò rapidamente, indossando il pigiama.
Ma quando osservò meglio il suo letto, notò un pacchettino.
Lo prese in mano, prendendo il biglietto che vi era stato attaccato:

"Non mentivo, prima.
Penso che tu lo sappia, non ti mentirei mai.
Sei troppo preziosa per me.

James"

Lily riconobbe la sua calligrafia, un po' sbilenca.
Sorrise, involontariamente.
Quando se ne accorse, si maledì per quella reazione.
Lei odiava James, non poteva sorridere per lui.
Non poteva sorridere per un biglietto in cui le ribadiva che gli piaceva.
Non poteva, perché forse anche a lei stava iniziando a piacere James.
Forse.
Aprì il bigliettino, scartando la carta senza troppe cerimonie.
Sul un letto di tessuto bianco, spiccava in bella vista un boccino d'oro.

Oltre le apparenzeWhere stories live. Discover now