Scommessa

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Lily si stupiva sempre di come la Sala Grande apparisse ogni volta più grande.
Il soffitto incantato conferiva alla stanza un'idea di immensità.
Nell'aria si sentiva odore di... magia.
Hogwarts. Casa.
Sorrise, mentre si accomodava al tavolo dei Grifondoro accanto a Marlene.
Poco più in là scorse Alice, che rideva vicino a Frank.
I professori erano sempre gli stessi, con la loro aria contrita.
Una risata forte le giunse alle orecchie, e voltandosi riuscì a scorgere James che batteva in cinque a Sirius, chissà per quale assurdità.
Si accorse del suo sguardo, le fece l'occhiolino indicando i piccoli ragazzini del primo anno che avrebbero dovuto scortare alla Torre di Grifondoro.
Gli fece la linguaccia, voltandosi poi verso Marlene.
-Allora... esattamente quante sere a settimane dovrai far la ronda con Potter?
-Due. Perché?
-Così... Non trovi che Sirius sia, non so, cambiato?
Lily lo osservò. Era cresciuto, indubbiamente, e sembrava che i suoi occhi castani fossero più profondi.
-Forse.
-Sembra più... interessante.
Lily deglutì:- Non ti metterai con Sirius Black.
-E perché mai? So che ha una cotta per me dal primo anno e...
-No, Marlene. È fuori discussione. Se ti metti con Black poi costringerai me e Potter a vederci, più del necessario.
E, sinceramente, mi basta già vederlo due sere a settimana, alle lezioni e a volte in Sala Comune.
Marlene non fece in tempo a replicare, perché la McGranitt aveva posto in mezzo alla Sala il Cappello Parlante.
Immediatamente esso iniziò a strimpellare la sua filastrocca e, una volta terminata, la professoressa di Trasfigurazione iniziò a chiamare uno per uno i ragazzi del primo anno.
Il cappello iniziò immediatamente ad urlare "Tassorosso!", "Grifondoro!", "Corvonero!", "Serpeverde!" e solo quando anche l'ultimo alunno fu assegnato alla sua Casata, Silente diede il via al banchetto.
Ringraziando il cielo, Marlene non proseguì il discorso, ma Lily sapeva di non averla passata liscia.
La sua amica era determinata, questa era un'amara verità.
A metà della cena, Alice le raggiunse. -Oh! Chi si rivede!- la salutò Lily.
Marlene le sorrise.
-Ragazze scusatemi, ma Frank non la smetteva più di parlarmi e...
-Certo, ti crediamo sulla parola.- rise Lily.
Scorse al tavolo dei Serpeverde Lucius Malfoy alzarsi e chiamare a sé i ragazzi del primo anno.
Lily fece altrettanto, cercando di attirare l'attenzione di James:- Potter! È ora!
Ma lui aveva altro da fare con i suoi amici, e l'ennesima risata fece andare su tutte le furie Lily.
Contò fino a dieci, per tre volte, ma James era ancora lì.
Decise di passare alle maniere forti:- IN NOME DI MERLINO E DI GODRIC GRIFONDORO, HAI INTENZIONE DI ALZARTI DA QUELLA MALEDETTISSIMA SEDIA?!
L'intera Sala Grande ammutolì.
Lumacorno guardava la ragazza, non sapendo se sgridarla o lodarla.
La sua alunna migliore...
Silente sorrideva, divertito davanti all'espressione di James.
Quest'ultimo si alzò, senza fiatare.
Per una volta era rimasto senza parole. E questo per merito dell'indomabile Lily Evans.
Lily fece un segno ai ragazzi che avrebbero dovuto seguirli e nel più assoluto silenzio lasciarono la Sala Grande.
James stette in silenzio fino a quando non arrivarono davanti alla prima rampa di scale.
Si voltò verso i ragazzi Grifondoro e illustrò:- Ragazzi miei, ricordatevi che alle scale piace cambiare. Perciò fate sempre ben attenzione a dove mettete i piedi e a dove dovete andare per evitare ritardi spiacevoli e punizioni altrettanto non consigliabili.
Detto ciò, proseguirono verso la Torre di Grifondoro.
Lily non notò lo strano agitarsi delle figure nei quadri.
Indicavano lei e James, sussurrando pettegolezzi e, come spesso fanno le persone, arricchendo la faccenda con particolari inesistenti.
James e Lily non lo sapevano, ma da lì a qualche giorno sarebbero diventati una leggenda.
Anni dopo, i ragazzi che allora erano del primo anno, sarebbero andati in giro vantandosi di essere stati presenti.
Tutto questo sarebbe destinato a durare fino alla loro tragica morte, quella sera di Halloween.
Ma tutto il resto, come si usa dire, è storia.
Ebbene, quando finalmente giunsero davanti al Ritratto della Signora Grassa, Lily disse:- Questa è l'entrata dei dormitori. Per poter accedervi dovete dire alla Signora Grassa la parola d'ordine che, per ragioni di sicurezza, cambierà ogni tre settimane.
Quindi momentaneamente è "Mandragora".
Tenetela bene a mente, e non rivelate a nessuno né la parola d'ordine né l'ubicazione del dormitorio.
James disse la parola d'ordine, la Signora Grassa si spostò rivelando l'accesso alla Sala Comune.
Lily si sedette immediatamente su una poltroncina, accanto al camino spento.
James rimase in piedi, scrutandola.
Certo, era sempre rimasto affascinato da Lily Evans.
Così brava, eccelleva in tutto.
Così piccola, ma con grinta e determinazione da vendere.
Quella sera lo aveva stupito. E James Potter non si stupiva con poco.
Lily si accorse del suo sguardo:- Ancora non mi capacito che Silente possa averti scelto come Caposcuola.
James sorrise:- Beh, a quanto pare è rimasto affascinato dal mio fascino...
-Affascinante e fascino? Non mi sembra che siano parole che ti rappresentino.
-Credi davvero? - il ragazzo si stava progressivamente avvicinando a lei.
-No, non lo credo. Ne sono sicura.- ribattè Lily.
-Facciamo una scommessa?
-No, non mi piacciono le scommesse.
James la guardò, interdetto:- Evans, non puoi sempre darmi contro.
-Io non scommetto. Trovati qualcun altro con cui farlo, ma io...
In quel momento fecero la loro comparsa Sirius, Remus e Peter nella Sala Comune.
James sorrise, prendendo da una parte Sirius e portandolo vicino a Lily:-Amico, scommettiamo che entrò la fine dell'anno Lily Evans cadrà ai miei piedi?
Sirius ci pensò su un attimo:- Se vinco, voglio la Nimbus 985 che ti hanno regalato per la promozione.
-Affare fatto!- disse James, poi si strinsero la mano.
Il ragazzo si rivolse allora a Lily:-Evans preparati, perché entro la fine dell'anno sarai mia.
Lily si alzò, ridendogli in faccia.
Non sarebbe mai stata sua.
Merlino solo sapeva quanto si sbagliasse.

Oltre le apparenzeWhere stories live. Discover now