-Chase:
Ma... mi hai attaccato!

-Te lo sei meritato.

Ignorai il suo seguente messaggio, pieno di insulti.

//

Lunedì, quando entrai a scuola, mi accorsi che nessuno dei amici era presente. Sicuramente erano ancora mezzi sbronzi dalla festa di sabato. Per tutta la domenica non si erano fatti vivi. Avevo aspettato un messaggio di Calum, per sapere se gli sarebbe piaciuto andare al cinema. Nessuna risposta.
Nessuno dei ragazzi era online da sabato pomeriggio. Avevo lasciato loro un paio di messaggi, ma non avevo insistito più di tanto.
Ognuno di loro aveva dei tipi diversi di sbronza: David era lo sbronzo passivo, quello che stava seduto tranquillo, come se fosse tutto a posto; Chase era lo sbronzo attivo, quello che ballava come un cerebroleso e diceva ogni cazzata; Calum era lo sbronzo iper-attivo, saltava, urlava e cantava senza problemi; Maia era la sbronza chiacchierona, quella che raccontava migliaia di cose e Grace era la sbronza emotiva, le dicevi una cosa con un tono strano e lei reagiva senza motivo.

Entrai a scuola, sentendomi estremamente solo.
Notai che anche il corridoio era particolarmente vuoto, rispetto agli altri giorni. A quanto pare in tanti avevano partecipato a quella festa.

Raggiunsi il mio armadietto e ci misi la giacca. Mi caddero alcuni fogli a terra e, sospirando, mi abbassai per raccoglierli.
Chiusi l'anta, tenendo lo zaino con la mano libera. Mi girai di scatto, quasi urtando qualcuno.
"Oh scusami, non... Laura!" Esclamai, appena riuscii a riconoscere la persona davanti a me. Lei mi scoccò un sorriso, raggiante.
Oggi eravamo vestiti quasi abbinati. Lei aveva dei blue jeans skinny, con una maglia bianca con sopra del pizzo nero. Aveva delle zeppe nere ai piedi, che la slanciavano notevolmente. Aveva i capelli sciolti che le ricadevano sul petto, mentre contro di esso premeva alcuni libri.
Io, invece, avevo dei blue jeans, con una maglia nera e le mie solite Converse nere ai piedi.
"Ciao Ross, come va?" Mi domandò lei, iniziando a camminare lungo i corridoi, insieme a me.
Mentre camminavamo tenevamo lo sguardo puntato verso l'altro, sorridendoci.
"Tutto bene, tu?"
"Benissimo!"

Camminammo lungo quella sottospecie di labirinto, diretti verso l'aula di matematica.
Sentivo il ciarlare degli altri studenti, i tacchi di Laura che creavano un suono simile ad un "click-click" sul pavimento freddo.

Entrammo in classe e prendemmo posto ad un banco in seconda fila, insieme.
Laura aprì subito il libro di testo, io feci lo stesso.
Non ero mai stato poi tanto attento in classe, ma avevo delle C e qualche B, quindi si poteva dire che non è che facessi neanche schifo.

L'insegnante di matematica fece l'appello, poi iniziò a segnare delle regole alla lavagna.
"Mi raccomando ragazzi, prendete appunti!"
Osservai quell'insieme di lettere e numeri, senza capirci nulla. Non ero neanche tanto veloce a scrivere. Avevo una scrittura un po' disordinata e sporcavo il foglio con l'inchiostro.
Laura, diversamente da me, era veloce a scrivere e la sua calligrafia era una delle più eleganti che avessi mai visto. A differenza di molte altre ragazze, lei scriveva in corsivo. Adoravo come passava la penna sul foglio, velocemente; ma con delicatezza. Mi piacevano i movimenti che faceva il suo polso. Adoravo la forma che deva alle lettere R e L quando erano in maiuscolo - per nessuna ragione che mi riguardasse personalmente... -.

A fine lezione ero totalmente rimasto indietro con gli appunti, troppo concentrato a guardare Laura di sottecchi, mentre scriveva.

Uscimmo dalla classe, insieme.
"Che hai ora?" Le chiesi. Sperai di riuscire ad accompagnarla in classe.
Lei si spostò una ciocca di capelli, pensandoci.
"Ho psicologia... ci vediamo più tardi a letteratura?"
"Ti accompagno in classe, dai." Dissi. Lei mi ringraziò, arrossendo appena.

"Maia e Grace sabato mi avevano invitata ad una festa." Disse la ragazza al mio fianco, alzando lo sguardo per incontrare il mio. Mi fissò con dolcezza.
"Ah..."
"Ma Chase ha disdetto l'invito. Ha detto che tu lo hai minacciato di ucciderlo, se mi avesse portata."
Dopo la sua frase fui io ad arrossire.
Lista delle cose da fare: strozzare Chase e seppellirlo in un parco.
"È stata una cosa molto carina, da parte tua. Inizialmente avevo accettato, ma quando ho saputo chi avesse organizzato la festa non immagini quanto ti sia grata di aver detto così a Chase."
"Sì, Raynold è un emerito idiota."
"Lo so." Disse, con una smorfia.
Ridacchiai, alla vista della sua espressione. Sentendo la mia risata, lei alzò la testa e mi sorrise appena.
"Sono arrivata." Indicò la classe con un cenno. "A dopo!" Si fiondò nell'aula, prendendo posto in prima fila.

Io avevo un'ora buca, quindi continuai a girare per la scuola, senza una meta.

~Angolo autrice:

Ciao lamacorni belli :3

Damn, sono stanchissima e domani ho una verifica... HELP ME, PLS.

Coooomunque, cosa mi raccontate di bello?
Io sono rimasta contenta al massimo dal concerto di sabato :3 è stato stupendo.
MOMENTO RACCONTO:
Sono andata là con una mia amica e ci siamo messe in fila sulle 16:30, insieme ad una ragazza simpaticissima che avevo conosciuto su twittah c:
A parte il fatto che pioveva, quindi damn, c'hanno fatte entrare alle 19. CAPITE?! IL TUTTO SOTTO LA PIOGGIA. ERAVAMO IN TRE CON UN OMBRELLO.
Per il resto è stato tutto bellissimo. Le due band che aprivano mi sono piaciute ed i pierce the veil sono stati asdfghjkl *^* yay! :3

Okay, okay, scusate AHAHAHAH

Anywayyyy...

Domanda: vorreste andare in vacanza da qualche parte, in questo periodo? →
Io onestamente ho bisogno di una vacanza E BASTA.

Votate e commentate ;)~

Ellingtons-wife







Don't Forget Me Now || A Raura Fanfic.Where stories live. Discover now